La più grande azienda al mondo smonta la bolla AI. “State esagerando”

P. F.

25 Novembre 2025 - 10:12

La bolla AI non esiste. Ne è certo Jensen Huang, CEO di Nvidia, secondo cui l’attuale boom di investimenti nell’intelligenza artificiale è sostenuto da una domanda solida e in continua crescita.

La più grande azienda al mondo smonta la bolla AI. “State esagerando”

Da oltre un anno e mezzo il mercato si interroga su una possibile bolla dell’intelligenza artificiale. Nvidia, oggi la più grande azienda al mondo per capitalizzazione di mercato, sembrava aver messo a tacere la questione con i risultati esplosivi pubblicati questa settimana. Ma, almeno per ora, non è bastato a convincere tutti.

L’azienda ha registrato ricavi e utili in crescita di oltre il 60% su base annua, superando le aspettative di Wall Street. “Le vendite sono fuori scala”, ha dichiarato il CEO Jensen Huang. Per il quarto trimestre Nvidia prevede ricavi intorno ai 65 miliardi di dollari, un’altra stima superiore alle previsioni degli analisti.

Secondo Huang, questi numeri - insieme alla crescita degli altri grandi player dell’AI e agli investimenti da miliardi di dollari nelle infrastrutture informatiche - dimostrano che parlare di bolla è prematuro, se non fuorviante.

La versione di Nvidia: la bolla non c’è

Il CEO di Nvidia è stato chiaro: “Si parla molto di una bolla dell’AI. Dal nostro punto di vista vediamo qualcosa di molto diverso”. Il colosso statunitense dei chip sostiene che il boom di investimenti non sia frutto di speculazione, ma di una domanda concreta e crescente.

La CFO Colette Kress stima che la spesa globale per infrastrutture di intelligenza artificiale raggiungerà i 3.000-4.000 miliardi di dollari l’anno entro la fine del decennio. Già nel 2025, le Big Tech hanno messo sul piatto circa 400 miliardi solo per non restare indietro.

Questa dinamica si inserisce in un contesto in cui, indipendentemente dall’AI, Nvidia resta il primo fornitore dell’hardware che alimenta una quantità enorme di software “tradizionali”. La transizione dai processori CPU alle GPU sta avanzando, perché le GPU sono sempre più usate anche nelle elaborazioni scientifiche e ingegneristiche grazie alla loro capacità di gestire grandi quantità di calcoli in parallelo.

L’ecosistema si rafforza. L’esempio di Meta, Anthropic e Salesforce

Per sostenere la sua tesi, Nvidia cita anche i progressi dei partner: Meta vede più tempo trascorso su Facebook, Instagram e Threads grazie ai sistemi di raccomandazione AI, Anthropic si aspetta 7 miliardi di ricavi annuali e Salesforce dichiara di aver aumentato del 30% l’efficienza dei suoi team grazie al coding assistito dall’intelligenza artificiale.

Anche diversi analisti concordano. Secondo Wedbush, ci troviamo nel terzo anno di una “costruzione decennale” da cui nascerà la quarta rivoluzione industriale. Morningstar non vede segnali di rallentamento all’orizzonte e considera i timori sulla bolla come un’occasione per comprare titoli.

Perché il mercato resta scettico

Eppure, nonostante i risultati da record, la reazione del mercato è stata tiepida. Il titolo Nvidia ha inizialmente registrato un breve rialzo per poi tornare in rosso, chiudendo la settimana con un calo dell’1%. Un dato che suggerisce una certa prudenza da parte degli investitori.

La principale incognita riguarda la sostenibilità di questi livelli di spesa. Le Big Tech continueranno davvero a investire centinaia di miliardi l’anno? Il tema è diventato ancora più delicato dopo le recenti dichiarazioni della CFO di OpenAI, Sarah Friar, che ha suggerito un intervento pubblico per sostenere il debito accumulato dalle aziende impegnate a costruire infrastrutture AI.

A preoccupare il mercato, inoltre, è il rapporto di Nvidia con clienti strategici ma non profittevoli come OpenAI e Anthropic: se una parte dell’ecosistema dovesse crollare, gli effetti a catena potrebbero essere significativi.

Secondo alcuni analisti, l’ultimo report di Nvidia non ha dissipato del tutto le incertezze, ma le ha solo rinviate al prossimo trimestre. Serve convincere un pubblico più ampio - investitori, politici, aziende e partner dell’ecosistema AI - per dimostrare che il settore è destinato a un boom e non a un imminente crollo. Per fare ciò, Nvidia dovrà continuare a portare risultati trimestre dopo trimestre.

Iscriviti a Money.it