La lista dei prodotti da comprare entro fine anno per evitare la stangata nel 2026

Laura Pellegrini

29 Ottobre 2025 - 06:53

La Legge di Bilancio 2026 prevede una serie di aumenti su alcuni prodotti di consumo: meglio acquistarli in anticipo per evitare la stangata di inizio anno.

La lista dei prodotti da comprare entro fine anno per evitare la stangata nel 2026

A partire dal 1° gennaio 2026 potremmo pagare di più per una serie di beni e servizi il cui prezzo è aumento, non a causa dell’inflazione, ma come effetto di norme inserite nella Legge di Bilancio 2026. Infatti, mentre l’inflazione è stimata tra 1,5% e l’1,8% nel 2026, il governo ha fissato numerosi aumenti su carburanti, sigarette, bollette e nuove regole per ottenere le detrazioni su alcuni bonus casa.

In altre parole, potrebbe essere più conveniente effettuare acquisti oggi anziché dal 1° gennaio: ecco la lista dei prodotti da acquistare prima della fine dell’anno per evitare la stangata.

5 prodotti da comprare entro fine anno

Ci sono almeno 5 prodotti da acquistare entro fine anno per evitare la stangata 2026: oltre agli aumenti di prezzo già fissati nella Manovra 2026, ci sono anche delle agevolazioni che andranno a scadere al 31 dicembre o che verranno ridimensionate fino ad essere meno convenienti per i consumatori. Meglio sfruttare questo momento per effettuare gli ultimi acquisti necessari.

1. Sigarette, aumenta il prezzo dei pacchetti nel 2026

La Legge di Bilancio ha confermato l’aumento del prezzo delle sigarette dal 1° gennaio 2026: per i fumatori i pacchetti potrebbero costare fino a 14-15 centesimi in più dal prossimo anno. Sono previsti aumenti anche sul tabacco trinciato, che verrà a costare circa 79 centesimi in più per ogni bustina da 30 grammi.

I pacchetti che risultano tra i più venduti oggi, ovvero quelli che si collocano nella fascia tra 5,30 e 5,50 euro, potrebbero arrivare a costare tra 5,70 e 5,90 euro entro il 2028.

Bisogna ricordare che l’aumento dipende anche dalle scelte dei venditori e dalle marche di sigarette. Per evitare la stangata, comunque, è meglio acquistare questi prodotti prima della fine dell’anno.

2. Diesel in aumento: meglio fare il pieno entro fine anno

Aumenti in arrivo anche sul gasolio: a partire dal 1° gennaio, con l’allineamento delle accise sui carburanti, il diesel costerà di più mentre la benzina sarà più conveniente. Gli automobilisti che intendono evitare il salasso di inizio anno, dovrebbero fare il pieno alle proprie vetture entro fine anno, nella speranza che si possano poi rivedere i prezzi alla pompa.

Considerando i prezzi attuali dei carburanti al distributore, se l’allineamento previsto dalla manovra entrasse in vigore oggi, la benzina verrebbe a costare 1,64 euro/litro, mentre il gasolio salirebbe a 1,68 euro/litro.

3. Bollette telefoniche verso l’aumento

Novità e rincari in arrivo anche sulle bollette telefoniche: in questo caso non si tratta di norme inserire nella Manovra, ma di un emendamento presentato da Forza Italia dal Dl Concorrenza: la proposta prevede l’allineamento dei rincari delle tariffe telefoniche all’inflazione, con aumenti automatici per i consumatori.

Se la norma venisse approvata, gli aumenti andrebbero di pari passo con l’inflazione e non costituirebbero una modifica unilaterale del contratto: perciò il consumatore non avrebbe più diritto al recesso gratuito.

Lo scorso anno, invece, Agcom aveva approvato una clausola che prevedeva aumenti indicizzati sulle bollette ma con regole rigide, con una finestra temporale fissa (ovvero non prima dei 12 mesi dalla sottoscrizione del contratto con l’operatore) e con l’obbligo di seguire eventuali cali dell’indice.

4. Bonus casa, mobili e dispositivi ad alta efficienza energetica

Oltre agli aumenti dei prezzi e dei servizi ai cittadini, dal 1° gennaio 2026 cambiano anche i bonus casa e le detrazioni spettanti per lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico degli immobili. Per i cittadini potrebbe essere più conveniente prevedere lavori in casa entro la fine dell’anno.

Infatti, la Manovra 2026 ha prorogato il bonus ristrutturazione, l’Ecobonus e il Sismabonus con uno schema a due aliquote diverse:

  • al 50% per la prima casa;
  • al 36% per la seconda casa.

Anche il bonus mobili è stato confermato per tutto il 2026, con una detrazione al 50% su una spesa massima di 5.000 euro. Per ottenerlo, però, i lavori devono essere cominciati nel 2025.

Addio, invece, al Superbonus, che dal 2026 sarà disponibile solo per i territori del Centro Italia colpiti dal sisma, ma unicamente per i progetti presentati prima del 30 marzo 2024.

5. Acquisto prima casa: questo è l’anno migliore

Nonostante le agevolazioni sul mutuo prima casa siano state confermate anche per il prossimo anno, molti analisti ritengono che il 2025 sia l’anno migliore per acquistare un immobile: il mercato dei mutui segna una ripresa robusta e i tassi stanno scendendo.

Nel primo semestre 2025 i mutui sono tornati ai livelli pre-crisi dei tassi, sostenuti da una crescita economica moderata, dal calo dell’inflazione e da migliori condizioni del mercato del lavoro. Le coppie che hanno già avviato una trattativa potrebbero quindi ricevere belle sorprese.

Nel 2026 si prevedono condizioni di mutuo potenzialmente favorevoli, grazie a una possibile discesa dell’inflazione e a un assestamento dei tassi di interesse. Tuttavia, è probabile che i tassi del mutuo fisso si stabilizzino o salgano leggermente, mentre quelli del variabile potrebbero diminuire in modo più marcato, offrendo un potenziale risparmio.

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