Del litio se ne parla da tempo, poiché materia prima legata alla transizione energetica. Chi è in vantaggio su questa risorsa? La risposta è la Cina. Cosa significa nella lotta alle materie prime?
Nella guerra per le materie prime, quella per il litio si farà sempre più aspra.
L’oro bianco, così è stato definito, è una risorsa essenziale per la transizione energetica ed elemento cardine per i veicoli elettrici. I giganti dell’automotive, da Stellantis a Tesla, sono in cerca di nuovi accordi e progetti per garantirsi l’approvvigionamento necessario al loro sviluppo.
Intanto, però, la Cina è all’avanguardia quando si tratta di litio e il resto del mondo non è stato abbastanza veloce da rispondere al suo dominio: questa l’opinione del CEO di American Lithium, società di esplorazione e sviluppo con sede in Canada, impegnata nello sviluppo di progetti al litio in tutte le Americhe.
La sua riflessione riportata in un articolo di Cnbc è utile per capire l’eterna battaglia del mondo per accaparrarsi le materie prime per l’evoluzione. Prima era il carbone, poi il petrolio e il gas, ora terre rare e litio: per queste ultime risorse è già partita la guerra di potenza tra le nazioni. E la Cina appare in vantaggio.
La Cina sta vincendo la sfida del litio
Simon Clarke del colosso canadese ha discusso di come la Cina si sia assicurata la sua posizione di forza all’interno del settore: “per decenni, i cinesi hanno sviluppato conoscenze sulla costruzione della tecnologia agli ioni di litio. E noi siamo stati molto lenti a reagire.”
Ha aggiunto che l’ Inflation Reduction Act degli Stati Uniti e una serie di altre misure offrivano il segnale che gli Usa si stavano finalmente svegliando.
La questione del litio non è di poco conto. Oltre al suo utilizzo in telefoni cellulari, computer, tablet e una miriade di altri gadget sinonimo di vita moderna, questo elemento è fondamentale per le batterie che alimentano i veicoli elettrici.
La Cina è certamente una forza dominante all’interno del settore. Con 14.000 tonnellate, la produzione cinese di litio nel 2021 è rimasta invariata rispetto a quella dell’anno precedente. Il 2020 ha visto la fornitura della materia prima del Paese crescere in modo significativo rispetto alle 10.800 tonnellate del 2019.
Il dragone, inoltre, è il più grande consumatore di litio a causa del boom dell’elettronica e delle industrie dei veicoli elettrici. Quasi i tre quarti delle batterie agli ioni di litio del globo sono prodotte in Cina, che controlla la maggior parte degli impianti di lavorazione dell’oro bianco del mondo.
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Questa materia prima sta scuotendo i mercati
Nel suo rapporto World Energy Outlook 2022, l’Agenzia internazionale per l’energia ha affermato che la potenza asiatica rappresenta circa il 60% della fornitura mondiale di prodotti chimici al litio.
Con l’aumento della domanda di litio, le principali economie stanno tentando di sostenere le proprie forniture e ridurre la dipendenza da altre parti del mondo, inclusa la Cina.
La posta in gioco è alta. Nel discorso sullo stato dell’Unione, pronunciato a settembre, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha affermato che “il litio e le terre rare saranno presto più importanti del petrolio e del gas”. Oltre ad affrontare la sicurezza dell’approvvigionamento, von der Leyen ha anche sottolineato l’importanza della lavorazione di questo elemento.
Oggi Pechino controlla l’industria di trasformazione globale e “quasi il 90%... delle terre rare e il 60% del litio vengono lavorati in Cina”, ha ricordato la presidente della Commissione Ue.
Per questo, un certo numero di aziende in Europa sta cercando di sviluppare progetti incentrati sulla sicurezza dell’approvvigionamento. Imerys, gigante dei minerali con sede a Parigi, ad esempio, prevede di sviluppare un progetto di estrazione del litio nel centro della Francia, mentre un impianto descritto come la prima raffineria di litio su larga scala del Regno Unito dovrebbe essere situato nel nord dell’Inghilterra.
Guardando al futuro, le previsioni di Clarke di American Lithium vedono una crescente competizione geopolitica all’interno del settore. C’è in atto un tentativo di strappare parte della catena di fornitura alla Cina. Non è escluso che si cominci a parlare di guerra al litio in un mondo sempre più assetato di dominio economico.
Da evidenziare, che quantità importanti di oro bianco si trovano anche in Australia e in Cile.
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