La giornata dei mercati in 5 punti: cosa può scuotere le Borse oggi

Violetta Silvestri

28/03/2023

28/03/2023 - 08:45

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Come sarà la giornata dei mercati? 5 punti da osservare per capire cosa potrebbe scuotere o spingere al rialzo le Borse. In focus Europa, Cina, Usa e diverse turbolenze politiche ed economiche.

La giornata dei mercati in 5 punti: cosa può scuotere le Borse oggi

Il mondo finanziario continua a oscillare tra fiducia nel mantenimento di una certa stabilità e incertezza su come banche centrali, istituti di credito e dati macro delle grandi potenze possano davvero mantenere un equilibrio.

Mentre gli investitori si concentrano su obbligazioni, azioni bancarie, effetto dei tassi di interesse ancora elevati e scommesse sui primi tagli al costo del denaro, Borse e previsioni economiche potrebbero crollare sotto il peso degli eventi geopolitici non rassicuranti.

La giornata dei marcati di oggi sotto la lente: ci sono almeno TOT punti da osservare.

1.Criptovalute: giro di vite su Binance

Lunedì gli Stati Uniti hanno fatto la loro mossa più energica per reprimere l’exchange di criptovalute Binance Holdings e il suo amministratore delegato Changpeng Zhao.

La Commodity Futures Trading Commission ha affermato presso il tribunale federale di Chicago che Binance e il suo CEO, noto come CZ, hanno regolarmente violato le regole sui derivati ​​americani mentre l’azienda cresceva fino a diventare la più grande piattaforma di trading del mondo. Binance avrebbe dovuto registrarsi con l’agenzia anni fa e continua a violare le regole della CFTC, secondo il regolatore.

2. Prezzi stellari in Regno Unito

La giornata di scambi inizia con un dato poco rassicurante sull’inflazione: i prezzi nei negozi del Regno Unito sono aumentati al tasso più alto mai registrato questo mese, segno che la crisi del costo della vita è tutt’altro che finita.

Il British Retail Consortium ha affermato che l’inflazione dei prezzi nei negozi è aumentata all’8,9%, un nuovo picco confrontato con il +8,4% di febbraio. I prezzi dei prodotti alimentari hanno raggiunto il 15%. I dati arrivano mentre l’inflazione nel Regno Unito è aumentata inaspettatamente a febbraio per la prima volta in quattro mesi, guidata proprio dai prezzi di cibi e bevande.

3. Proteste in Israele: è tregua?

Dopo una giornata di scioperi e proteste di dimensioni epocali, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che slitterà l’approvazione della riforma studiata per rivoluzionare il peso dell’Alta corte. Mentre decine di migliaia di manifestanti sono rimasti nelle strade lunedì notte, Netanyahu ha detto che cercherà colloqui con gli oppositori per raggiungere un compromesso su quanto potere l’Alta corte può avere sulla legislatura.

4. La Cina in azione per controllare le Big statali

La principale agenzia anti-corruzione cinese ispezionerà alcune delle più grandi e importanti imprese statali del paese, tra cui China Investment Corp. e PetroChina, nel suo primo grande monitoraggio sotto la nuova leadership del Partito Comunista.

La Commissione centrale per l’ispezione disciplinare effettuerà controlli su più di 30 società, ha affermato l’agenzia lunedì in tarda serata. Ha nominato diverse grandi aziende statali tra cui China Petroleum & Chemical Corp. o Sinopec, China Everbright Group e China Development Bank.

5. Europa davvero solida?

La scommessa maggiore degli investitori in questi giorni è sulla reale stabilità delle banche europee. Il rally di sollievo delle azioni asiatiche potrebbe estendersi all’Europa, dove le azioni bancarie sono aumentate lunedì.

L’asset manager Amundi afferma che i timori di recessione sono i principali colpevoli del crollo negli Usa dei titoli bancari, ma gli istituti europei non sono gravati da attività deboli che porrebbero sfide ai livelli di capitale o di liquidità: “La maggior parte delle banche europee dispone di capitali e liquidità abbondanti per sostenere l’economia reale: ci aspettiamo che rimangano aperte e continuino a concedere prestiti a clienti affidabili”.

Intanto, però, l’Europa fa i conti con proteste, malumori, disagi economici e politici. Oltre le manifestazioni di piazza anche violente in Francia contro la riforma delle pensioni, anche la Germania è scossa.

Lunedì milioni di persone hanno scioperato e gli aeroporti e le stazioni degli autobus e dei treni di tutto il paese si sono fermati durante uno dei più grandi scioperi degli ultimi decenni nella più grande economia europea. L’aumento dell’inflazione sta infatti alimentando richieste di rialzi salariali. Proprio quello che eme la Bce.

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