La Cina crolla: torna l’incubo Covid

Violetta Silvestri

11 Luglio 2022 - 08:34

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Lunedì nero per i mercati in Asia: Cina e Hong Kong affondano, travolte di nuovo dalla paura della diffusione dei contagi, con il rischio che il Covid torni a chiudere le potenti economie asiatiche.

La Cina crolla: torna l’incubo Covid

Mercati sotto stress, a testimonianza delle indicazioni assai incerte che provengono dall’economia globale.

La maggior parte delle azioni asiatiche scambia in profondo rosso, insieme ai futures azionari statunitensi e il dollaro balza ulteriormente, poiché il rischio di altre frenate a causa del Covid in Cina ha esacerbato le preoccupazioni generali sulle prospettive mondiali.

Sotto osservazione c’è soprattutto Shanghai, con la probabilità di un nuovo lockdown. Intanto, gli investitori globali rimangono concentrati sul potenziale aumento aggressivo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, dopo che il rapporto sull’occupazione del Paese di giugno è stato più forte del previsto. Crescono, quindi, le aspettative che la banca potrebbe ritenere giustificata una politica monetaria più restrittiva per raffreddare l’economia.

La Cina guida il crollo asiatico, tra paura Covid e non solo

Le azioni cinesi hanno portato i mercati asiatici al ribasso, poiché le riacutizzazioni del Covid-19 e l’emergere della sottovariante del coronavirus BA.5 Omicron hanno sollevato preoccupazioni per le rinnovate chiusure nella seconda economia più grande del mondo.

L’ampio sell-off è stato innescato da rinnovati timori su possibili e probabili di blocchi diffusi nel Paese, dove la sottovariante altamente contagiosa del coronavirus è emersa in diverse città nonostante la sua politica zero-Covid.

Shanghai ha ordinato ulteriori cicli di test obbligatori dopo aver scoperto il primo caso di BA.5 Omicron e il centro del gioco d’azzardo di Macao ha chiuso quasi tutte le attività, inclusi i casinò, mentre Guangzhou ha ordinato il test di oltre 6 milioni di residenti.

Non solo, secondo Reuters, la Cina ha imposto sanzioni a diverse società, tra cui i giganti della tecnologia Alibaba e Tencent, per non aver rispettato le norme antimonopolio sulla divulgazione delle transazioni. Le azioni quotate a Hong Kong di dei due giganti tech sono crollate rispettivamente del 6,45% (Alibaba) e del 3,18% (Tencent).

In questo clima generale, il dragone non sorride. È probabile che i dati provenienti dalla Cina venerdì confermino che la seconda economia più grande del mondo si è contratta bruscamente nel secondo trimestre a causa del blocco del coronavirus.

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