Automazione e produttività rischiano di scontrarsi con il modello economico su cui si fondano studi legali, revisori e consulenti: è l’inizio della fine per la fatturazione a ore?
Nel cuore del modello di business di molti studi legali, società di revisione e consulenza c’è un principio semplice: il tempo è denaro. Più precisamente, ogni minuto speso da un collaboratore può (e deve) essere fatturato. Ma l’arrivo dell’intelligenza artificiale, in particolare dei cosiddetti “AI agent” autonomi, sta incrinando questo dogma.
Il sistema delle ore fatturabili nasce con Reginald Heber Smith, storico partner dello studio legale Hale and Dorr, attivo tra il 1919 e il 1956. L’idea era geniale nella sua semplicità: tracciare ogni frazione di tempo impiegata dai collaboratori per poi trasformarla in valore economico. Una prassi adottata oggi da grandi nomi della consulenza legale e contabile come Deloitte, dove i timesheet sono la norma.
Oggi, l’82% del lavoro dei partner negli studi legali americani viene ancora addebitato al cliente in base al tempo impiegato, mentre il 65% delle entrate delle società di revisione proviene dallo stesso sistema, secondo dati del Thomson Reuters Institute e dell’Association of International Certified Professional Accountants. [...]
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