Le nuove forme di private credit conquistano gli investitori retail con promesse di rendimenti e flessibilità, ma la liquidità parziale espone il sistema a tensioni inattese
Negli ultimi anni, il settore del credito privato ha conosciuto un’espansione impressionante, spinto da fondi come quelli gestiti da Blackstone, Apollo Global Management e altri colossi finanziari.
Quello che fino a poco tempo fa era un mercato dominato da investitori istituzionali e capitali vincolati per anni, si sta trasformando con l’affermarsi dei fondi «evergreen», strumenti perpetui che combinano caratteristiche di lungo periodo con una parziale possibilità di rimborso per gli investitori. Questo fenomeno, sebbene fornisca nuova linfa al sistema, porta con sé rischi strutturali emergenti.
I fondi «evergreen», come il celebre BCRED di Blackstone, consentono ai sottoscrittori di riscattare fino al 5% del valore netto per trimestre, pur mantenendo un impianto di gestione tipicamente illiquido. Questo ha attratto una nuova fascia di investitori – piccoli risparmiatori e professionisti benestanti – che, pur desiderosi di rendimento, non vogliono rinunciare del tutto alla flessibilità. Di conseguenza, dal 2021 a oggi, gli asset gestiti da BCRED sono quasi raddoppiati, superando gli 81 miliardi di dollari, mentre l’intero segmento retail nel debito privato ha raccolto decine di miliardi di nuovi capitali. [...]
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