Iva Zanicchi, il nuovo romanzo: «dedicato a mio fratello, scomparso a causa del Covid»

Laura Bozzi

8 Agosto 2022 - 15:58

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In esclusiva a Money.it, la cantante, che è in giro per l’Italia con il suo Gargana Tour, ci racconta come è nata la sua ultima fatica letteraria

Iva Zanicchi, il nuovo romanzo: «dedicato a mio fratello, scomparso a causa del Covid»

Un libro appena uscito, un tour che la porterà in giro per l’Italia e, a settembre, un salto (anzi, più di uno!) sulla pista di Ballando con le stelle.

Iva Zanicchi, 82 anni compiuti a gennaio, non sembra ancora intenzionata ad andare in pensione. Anzi: «Più mi dicono che una cosa non dovrei farla per via della mia età, più io mi metto in gioco per dimostrare che si sbagliano!».

Ti riferisci forse a Ballando con le stelle? In effetti, a sentire chi ti ha preceduto, non dev’essere proprio una passeggiata.

«Tutti mi spaventano, infatti! Mi dicono: “Iva, ma sei matta?”. Anche Fausto e mia figlia hanno cercato di dissuadermi. Invece io sono prontissima.

Certo, non potrò allenarmi undici ore in sala prove come hanno fatto altri concorrenti, altrimenti ora della fine mi devono raccogliere con il cucchiaino, anzi con la pala! Ma ci sarò. La speranza è solo che mi diano un bravissimo e soprattutto bellissimo ballerino. E spero anche di dimagrire un po’».

In attesa di vederti a Ballando, sarai in giro per l’Italia a presentare il tuo ultimo libro, che si intitola Un altro giorno verrà.

«Sì, si tratta del mio quarto libro. Scrivere per me è un’esigenza, un impulso. In particolare, questo romanzo è nato mentre ero ricoverata in ospedale per colpa del Covid. Visto che, anche per via dell’ossigeno, non potevo leggere né scrivere, ho cominciato a pensare, aiutata soprattutto dalla mia fervida immaginazione.

Ed è così che è nato il personaggio di Lorenzo, un bambino di due anni che rimane orfano in modo tragico. Un bambino che ha un rapporto molto speciale con la natura e gli animali, tanto è vero che ha un nibbio bellissimo che lo segue ovunque.

Protagonisti del romanzo sono però i componenti di una intera famiglia.

«Sì. È una saga familiare che attraversa tutto il secolo. Si parte dal capostipite, un uomo molto intelligente ma semplice, che fa il pastore, per arrivare proprio a Lorenzo, che dopo essersi allontanato dal paesino tosco-emiliano per volare a New York, alla fine ritorna alle sue origini, a testimoniare quanto sia importante il legame con la propria terra, le proprie radici. Nel mezzo ci sono amori, paure, speranze e sofferenze non solo dei protagonisti, ma di un Paese intero».

In libreria In libreria Un altro giorno verrà, edito da Rizzoli, è il nuovo libro di Iva Zanicchi

A proposito di legami con la terra, tu sei ancora legatissima alla tua Ligonchio.

«Assolutamente sì. Ancora oggi, nonostante siano più di 50 anni che vivo in Brianza, dove mi trovo benissimo, sento forte il legame con le mie origini e appena posso infatti torno a casa. Non passa giorno senza che io pensi al mio paesello, anche perché è ancora così vivo il ricordo di mia mamma, di mio fratello, della mia infanzia...».

Proprio a tuo fratello hai dedicato il libro.

«Sì, l’ho dedicato a mio fratello Antonio, che purtroppo è scomparso a causa del Covid. Quando mi sono ammalata, anche lui e mia sorella sono stati ricoverati in ospedale. Ma Antonio purtroppo non ce l’ha fatta.

Era un uomo straordinario, un artista, dipingeva, scriveva poesie. Per noi è stato tremendo, soprattutto perché, come è capitato a migliaia di famiglie, non abbiamo potuto vederlo né in ospedale, né dopo. Tutte le morti sono tragiche e crudeli, ma non poter dire addio a un tuo caro è qualcosa di straziante, che non ti aiuta a elaborare il lutto».

Se la scrittura è un’esigenza, la musica resta il tuo grande amore. E infatti ti aspettano molte date in giro per l’Italia per il tuo Gargana Tour.

«Io non potrei vivere senza musica. E sono felicissima di tornare a cantare dal vivo perché mi piace stare in mezzo alla gente. È bellissimo per chi fa questo mestiere scambiare emozioni col proprio pubblico. Dopo due anni complicati, ritrovarsi e fare festa è meraviglioso ed emozionante. Un modo perfetto per festeggiare “in famiglia” questi miei primi sessant’anni di carriera».

Ma cosa significa gargana?

«Gargana, che è anche il titolo del mio ultimo disco, che contiene il brano che ho cantato a Sanremo, è una parola dialettale. Quando ero piccola le amiche di mia mamma dicevano spesso “questa bambina ha una gran gargana”, ossia una grande voce, potente. Ecco perché ho scelto questa parola».

In tour In tour Ad agosto Iva Zanicchi è in giro per l'Italia con il suo Gargana Tour

Nella tua lunga carriera sei stata anche in politica, ricoprendo il ruolo di parlamentare al Parlamento europeo. Vista l’attuale situazione di incertezza che stiamo vivendo, con la caduta del governo Draghi e le elezioni imminenti, che cosa diresti ai nostri politici?

«Di farsi innanzitutto un esame di coscienza. Poi devono smetterla di andare in televisione a dire che loro agiscono per il bene degli italiani, non ce la facciamo più! Anche perché poi i fatti li smentiscono. Prima fai, poi lo dici.»

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