L’Italia non deve dare aerei da guerra all’Ucraina: i risultati del sondaggio

Alessandro Cipolla

27 Febbraio 2023 - 15:25

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I risultati del sondaggio di Money.it: per il 76% dei rispondenti sarebbe sbagliato se l’Italia fornisse aerei da guerra all’Ucraina come è stato ipotizzato nei giorni scorsi.

L’Italia non deve dare aerei da guerra all’Ucraina: i risultati del sondaggio

L’Italia non deve dare aerei da guerra all’Ucraina. Parlano chiaro i risultati del sondaggio di Money.it lanciato dopo la visita a Kiev di Giorgia Meloni, occasione in cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avrebbe chiesto alla presidente del Consiglio, al momento senza successo, un nuovo salto di qualità per quanto riguarda i nostri aiuti militari.

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Come si può vedere dal sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo stato realizzato a campione, ci sarebbe stato un autentico plebiscito contro quella al momento - val bene ricordarlo - è soltanto una ipotesi.

Il 76% dei rispondenti contrari alla fornitura da parte dell’Italia di aerei da guerra all’Ucraina è un dato schiacciante che può essere letto in diverse maniere: a pesare infatti potrebbe essere stato non solo la paura di una escalation bellica, ma anche un pacifismo di fondo e una latente simpatia nei confronti di Vladimir Putin che da sempre serpeggia tra gli italiani.

Resta il fatto che la guerra va avanti e a breve, dopo aver dato il proprio disco verde alla fornitura di tank, la Nato dovrà decidere se assecondare o meno anche l’ultima richiesta di Zelensky in merito a jet e armi a lungo raggio.

Niente aerei da guerra all’Ucraina

L’esito del sondaggio lanciato da Money.it - al quale hanno risposto oltre 2.300 lettori - ha avuto un esito simile alle altre indagini condotte sul tema negli ultimi tempi, segno di come gli italiani abbiano timore di oltrepassare questa linea rossa per quanto riguarda le forniture militari all’Ucraina.

Se la guerra dovesse mettersi male per Kiev, il passo successivo a quel punto per la Nato sarebbe quello di un invio diretto di soldati al fronte che significherebbe l’inizio di un conflitto mondiale con la Russia.

Giorgia Meloni al momento sembrerebbe essere in mezzo al guado: da un lato c’è la volontà di mostrarsi una ferrea atlantista rispettando gli impegni presi con gli alleati, dall’altro c’è la consapevolezza di dovere fare i conti con la ferma opposizione di Silvio Berlusconi di fronte all’ipotesi di una fornitura dei nostri Tornado o Amx all’Ucraina.

L’Italia come sempre ha fatto dall’inizio della guerra, anche nei prossimi mesi sarà chiamata a fare il suo per il sostegno a Kiev, con La Repubblica che ha scritto di una ipotesi di fornitura di cinque aerei da guerra all’Ucraina: un modo questo per mostrare la nostra buona volontà senza figurare in testa alla classifica dei Paesi più generosi con Zelensky. Del resto, siamo italiani...

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