IT Wallet: cos’è e come funziona il portafoglio digitale

Niccolò Ellena - Money.it Guide

31/01/2024

02/02/2024 - 15:38

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Il 2024 è l’anno dell’IT Wallet, il portafoglio digitale elettronico italiano, un nuovo passo verso la transizione dal cartaceo al digitale.

IT Wallet: cos’è e come funziona il portafoglio digitale

È arrivato anche il Italia il portafoglio elettronico digitale: si chiama IT Wallet e nel 2024, tra periodo di test e lancio delle prime versioni, sarà progressivamente rilasciato per tutti i cittadini. L’ok definitivo è arrivato dal provvedimento del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio.

Un portafoglio virtuale sicuro e completamente digitale, che permette di raccogliere al suo interno i documenti più importanti, per portarli facilmente con sé direttamente nel proprio smartphone. Un’autentica rivoluzione messa in atto grazie ai fondi stanziati nel piano per la digitalizzazione dei dati personali e della pubblica amministrazione (circa 1,7 miliardi di euro) e che pone il nostro Paese in linea con il progetto europeo del wallet continentale, al quale si punta entro il 2026.

Ma cos’è e come funziona l’IT Wallet? Quali documenti potrà contenere? SPID e CIE andranno in pensione? Cerchiamo di fare un quadro puntuale della situazione, al netto di eventuali modifiche e aggiornamenti che verranno comunicati in corso d’opera.

Cos’è l’IT Wallet, il portafoglio digitale italiano

Il mondo sta abbracciando sempre più la digitalizzazione, e l’Italia sta facendo la sua mossa con l’introduzione dell’IT Wallet, il portafoglio digitale elettronico in linea con le normative europee, che segna un importante step verso l’abbandono della carta e il passaggio definitivo alla via telematica. Un modo nuovo, rivoluzionario, per conservare e digitalizzare i propri documenti e, al tempo stesso, comunicare con la pubblica amministrazione, con la possibilità di avere sempre a portata di smartphone quello che, solitamente, si ha nel portafoglio fisico personale.

Con la fine del 2023 era arrivato l’annuncio; dal 31 gennaio 2024, invece, con il provvedimento del CdM, l’IT Wallet è realtà. Questa novità rappresenta, di fatto, un grande passo avanti nella transizione digitale del Paese; ma, nonostante l’annuncio, sono ancora molti i cittadini che non hanno ben chiaro cosa sia il wallet.

L’IT Wallet è un portafoglio digitale che rappresenta l’ultimo step della gestione documentale e dei servizi online. Uno strumento che permetterà ai cittadini di digitalizzare i documenti più importanti - ad esempio la patente di guida e la tessera sanitaria - conservarli nel proprio smartphone e portarli facilmente con sé, lasciando a casa la loro equivalente fisica.

Dal punto di vista dell’utente, si tratta di una soluzione per semplificare la propria vita quotidiana, fornendo, al tempo stesso, un accesso facile e sicuro a documenti importanti e servizi digitali. L’evoluzione più diretta dello SPID e della CIE, la carta d’identità elettronica, che saranno, in sostanza, le vie d’accesso necessarie per il portafoglio digitale. Non andranno in pensione, quindi, ma saranno parte integrante del progetto IT Wallet, come vedremo più avanti.

Come funziona l’IT Wallet: i requisiti necessari

Per accedere e utilizzare l’IT Wallet, è necessario soddisfare determinati requisiti. Come qualsiasi altro wallet, anche il portafoglio digitale italiano prevede dei passaggi necessari per poter usufruire di tutte le funzioni più importanti, come caricare e scaricare i documenti e comunicare con la pubblica amministrazione.

Secondo l’On. Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e capo del dipartimento per la trasformazione digitale, il sistema prevede due soluzioni di portafoglio digitale: una pubblica e una privata, entrambe aventi i medesimi standard tecnologici, al fine di garantire l’interoperabilità e fornire le stesse garanzie ai cittadini.

È ancora presto per sapere con precisione come funzionerà e cosa conterrà l’IT Wallet nella sua versione definitiva, prevista per giugno 2024. Possiamo, però, intanto ricordare quali sono i requisiti necessari per l’accesso e l’uso e come funziona il portafoglio digitale nella sua conformazione ordinaria.

  • Il servizio è dedicato a tutti i cittadini italiani maggiorenni.
  • Gli utenti devono possedere uno smartphone o, comunque, dispositivi compatibili, come i tablet, e avere accesso a una connessione internet affidabile. Queste basi assicurano un’esperienza utente sicura e senza intoppi.
  • Poi è necessario scaricare e installare l’App IO, l’applicazione dei servizi pubblici creata nell’aprile 2020. L’IT Wallet è contenuto al suo interno.
  • Una volta installata l’app, bisogna accedervi tramite Spid (Sistema pubblico di identità digitale) o Cie (Carta di identità elettronica).

Una volta eseguito l’accesso, bisognerà seguire le istruzioni relative al portafoglio elettronico digitale e, progressivamente nel corso del 2024, sarà possibile fare upload o download sia dei propri documenti personali che delle comunicazioni amministrative, con la possibilità di firmare e inviare modulistica e file direttamente dall’app.

Con l’annuncio di IT Wallet, molti hanno iniziato a chiedersi se questo ennesimo strumento per la gestione dell’identità digitale non finirà per sostituire quelli già in circolazione. Come abbiamo potuto capire, però, perlomeno nel primo periodo di vita del portafoglio elettronico digitale, vi sarà una coabitazione tra i vari servizi: l’App Io contiene l’IT Wallet e, stando alle norme attuali, per accedervi è necessario usare lo Spid oppure la Cie.

Quali documenti contiene l’IT Wallet?

Ma cosa contiene di preciso l’IT Wallet? Questo nuovo strumento viene chiamato «portafoglio digitale» e, come tale, dovrebbe rappresentare la forma elettronica del portafoglio cartaceo tradizionale. Quindi, contiene di base una varietà di documenti importanti, tra cui carte di identità, patenti di guida, documenti fiscali e certificati di vario genere.

La prospettiva futura, però, è quella di rendere l’IT Wallet un vero e proprio tramite tra uno smartphone certificato e tutti gli accessi principali con i servizi di assistenza e amministrazione. Quindi, via libera a documenti sanitari, come ricette e prescrizioni, certificazioni digitali e documentazione privata o professionale. Un cambiamento che certifica il fine ultimo della semplificazione delle procedure burocratiche, con la possibilità di avere tutti i documenti essenziali in un’unica piattaforma digitale sicura.

Di seguito, gli step previsti dal piano dei lavori e i documenti che saranno resi disponibili sul portafoglio digitale elettronico italiano:

  • sperimentazione tecnica dell’IT Wallet fino a giugno 2024;
  • il rilascio della prima versione funzionale e utilizzabile in larga scala è prevista tra giugno e settembre 2024. In questa fase, gli utenti potranno caricare documenti certificati con la firma elettronica direttamente sull’App Io;
  • carta d’identità, tessera sanitaria e carta della disabilità saranno disponibili in formato digitale sull’IT Wallet entro ottobre 2024;
  • infine, è prevista un’ulteriore fase (indicativamente tra la fine del 2024 e i primi mesi del 2025) in cui sarà possibile caricare sul portafoglio digitale la patente di guida, la tessera elettorale e il passaporto. Sempre in questo periodo, via libera anche a licenze professionali, titoli di studio e documenti giuridici, che saranno propedeutici ad estensioni successive di natura complementare.

Difatti, è prevista anche una sezione dell’IT Wallet dedicata ai professionisti - probabilmente a pagamento - nella quale sarà possibile caricare i titoli, gli attestati tecnici e le perizie documentate. Con esse, ci sarà la possibilità anche di accedere alle candidature per i bandi pubblici, grazie all’inserimento di documentazioni professionali, curriculum vitae e altri eventuali attestati o atti corredati da firma digitale.

I vantaggi dell’IT Wallet

Questo strumento è fondamentale per l’Italia, in quanto permetterà al Paese di avere così il suo portafoglio per l’identità digitale e di essere conforme al più ampio piano per dare origine al “European Digital Identity Wallet”, il portafoglio digitale europeo, previsto entro il 2026.

Adottare un IT Wallet italiano nonché europeo, quindi, offre una serie di vantaggi significativi e tangibili. Il tutto considerando che i dati saranno scambiati senza intermediari e che i cittadini saranno liberi di condividere le informazioni che ritengono necessarie, dato che vari passaggi saranno comunque facoltativi.

  • Innanzitutto, vi è una maggiore sicurezza grazie alle avanzate tecnologie di crittografia e autenticazione, già messe in atto con Spid e Cie.
  • Inoltre, la gestione centralizzata dei documenti semplifica la vita degli utenti, consentendo loro di accedere rapidamente alle informazioni necessarie.
  • Senza dimenticare che l’IT Wallet promuove la sostenibilità riducendo l’uso di carta e semplificando i processi burocratici, aspetti da tenere in considerazione nel processo di transizione tecnologica e globalizzata.
  • Inoltre, la portabilità del wallet digitale consente un accesso rapido e sicuro ovunque si trovi l’utente, a patto di possedere uno smartphone abilitato e una connessione internet protetta.

Wallet italiano ed europeo: i prossimi step

Oggi, forse, ce ne rendiamo solo parzialmente conto ma l’IT Wallet, nel prossimo futuro, è destinato a diventare un elemento essenziale nella vita delle persone nell’era digitale. Un servizio che, se usato seguendo tutti i requisiti, sia dalla pubblica amministrazione che dai cittadini, è in grado di abbattere barriere burocratiche, far risparmiare tempo, risorse economiche e, perché no, accorciare distanze geografiche. Anche per operazioni che, ancora oggi, richiedono un impegno in presenza.

La roadmap del PNRR in materia di identità digitale è ambiziosa: essa prevede che, entro il 2025, 42,5 milioni di cittadini siano in possesso di questo strumento. L’obiettivo pare non essere così distante, alla luce dei 36,4 milioni che posseggono lo Spid e dei 39,3 milioni che hanno la Cie (Fonte: Sole 24 Ore).

Come abbiamo visto, le basi sono già state gettate. Difatti, a metà 2024 andrà live la prima versione funzionale e utilizzabile, mentre entro fine anno dovrebbe arrivare l’IT Wallet completo di tutti i servizi annunciati.

Stando ai piani, però, entro il 2025 It Wallet diventerà l’unica identità digitale nazionale, inglobando anche Spid e Cie. Il 2026, infine, sarà l’anno del portafoglio digitale europeo, l’ultima frontiera dell’IT Wallet, che sarà così utilizzabile su tutto il suolo continentale.

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