La Disability card è un documento riconosciuto a invalidi civili che permette di avere sconti e agevolazioni. Chi può richiederla e come si presenta domanda? Vediamo beneficiari e nuove convenzioni.
La disability card, o Carta Europea della Disabilità, è un documento di identità riconosciuto agli invalidi civili che a causa di deficit fisico, psichico o intellettivo, per una menomazione o per deficit di vista o udito, hanno perduto parte della capacità lavorativa. Il documento in questione permette ai titolari di attestare la propria condizione di invalidità senza dover mostrare verbali o documentazione medica cartacea per accedere a servizi e beni, sia pubblici che privati, con tariffe agevolate o gratuitamente. In questo modo si agevola il disabile non solo nella sua vita quotidiana, ma gli permette di avere benefici e supporti nel riconoscimento dei diritti spettanti.
La carta può essere richiesta tramite una semplice procedura online da parte del cittadino; una volta presentata domanda il documento viene inviato direttamente a casa tramite spedizione. Vediamo, nei prossimi paragrafi come fare richiesta della Disability card, nonché quali sono le agevolazioni previsti per i possessori di questo nuovo documento.
Cos’è la disability card?
Come anticipato la Disability card è quel documento d’identità rilasciato a coloro che hanno un’invalidità riconosciuta. Nel dettaglio, per farne richiesta è necessario che la percentuale d’invalidità accertata dall’apposita commissione sia compresa tra il 67% e il 100%.
Simile alla nuova carta d’identità elettronica, la nuova carta disabilità presenta un QR Code contenente tutti i propri dati personali, compresi quelli afferenti alla propria condizione d’invalidità. Niente verbale INPS, quindi, da portare con sé ogni volta.
Sulla tessera vi è poi anche la foto del soggetto interessato, e di conseguenza la Disability card funziona anche da documento d’identità.
Nella disability card sono presenti i dati personali del diversamente abile quali:
- una fototessera del titolare;
- nome;
- cognome;
- data di nascita;
- numero seriale del documento;
- data di scadenza del documento;
- in caso il titolare necessiti di un accompagnatore apposita indicazione al riguardo;
- QR code che indica le informazioni sull’esistenza della condizione di disabilità e della validità della card;
- scritta «Eu Disability Card» in Braille.
Con la disability card l’invalido può avere accesso gratuito o a prezzo ridotto ai trasporti pubblici, agli eventi e i luoghi culturali, ma anche per quel che riguarda il tempo libero e non solo sul territorio italiano, ma anche in altri Paesi dell’Unione Europea.
A cosa serve la disability card
Qual è l’obiettivo di questo nuovo documento d’identità? Di fatto viene resa più semplice e immediata la dimostrazione della propria disabilità, con un occhio poi alla tutela della privacy. Grazie alla “carta disabilità”, o “Disability card”, quindi, non sarà più necessario portare con sé un faldone di documenti - le persone con disabilità o i loro familiari sanno bene a cosa mi riferisco - per dimostrare la loro condizione d’invalidità, in quanto basterà una semplice tesserina rigida - simile alla carta d’identità elettronica - da avere sempre con sé.
La card nasce da un progetto scaturito dalla collaborazione di Fish e della Fand per rispondere alle esigenze dei diversamente abili non solo sul piano assistenziale, ma anche per quel che riguarda il futuro, visto che si tratta di un progetto che va sviluppato nel tempo. Per ora permette una mobilità maggiore agli invalidi visto che consente l’accesso anche alle zone a traffico limitato senza bisogno di richiedere i permessi.
Attualmente è l’Inps che gestisce la card e il rilascio della stessa è legato a una procedura semplice e immediata.
Chi può richiedere la disability card?
Come abbiamo anticipato la richiesta della disability card va presentata all’Inps dai soggetti diversamente abili. Ma quali sono i requisiti per ottenerla? Nello specifico la card spetta a:
- invalidi civili minorenni;
- invalidi civili maggiorenni con percentuale pari o superiore al 67%;
- cittadini con indennità di accompagnamento;
- cittadini con handicap grave ai sensi della Legge 104;
- ciechi;
- sordi;
- invalidi e inabili ai sensi della Legge 222 del 1984;
- invalidi sul lavoro con percentuale pari o superiore al 35%;
- gli invalidi sul lavoro o con diritto all’assegno per l’assistenza personale e continuativa o con menomazioni dell’integrità psicofisica;
- inabili e inabili alle mansioni;
- i cittadini a cui è stato riconosciuto il trattamento di privilegio ordinario e di guerra.
Disability card, come presentare domanda
Per richiedere la disability card è necessario accedere al sito dell’Inps attraverso le proprie credenziali:
Per perfezionare la richiesta è necessario avere a portata di mano, oltre alle credenziali di accesso, una fotografia in formato tessera digitalizzata che è necessario caricare durante la procedura di domanda della disability card.
In alternativa si potrà chiamare il numero verde INPS, oppure rivolgersi a un patronato.
L’Inps, in sede di domanda, verificherà anche il possesso dei requisiti richiesti per il rilascio del documento che, in caso di esito positivo, viene recapitato direttamente all’indirizzo di residenza del richiedente (indicato sulla richiesta).
Che durata ha la card?
La disability card una volta rilasciata, dura per un massimo di 10 anni, per il rinnovo può essere chiesta una verifica dei requisiti. In ogni caso, se viene meno il requisito che ha portato al riconoscimento della card, la stessa cessa la sua validità. Se, ad esempio, dopo visita di revisione la percentuale di invalidità è ridotta, la carta cessa di essere valida.
Le agevolazioni della Disability card
Come abbiamo già accennato la disability card ha lo scopo principale di sostituire tutta la documentazione cartacea e semplifica l’accesso a servizi e agevolazioni per il diversamente abile. Il disabile, inoltre, può entrare gratuitamente o a prezzo ridotto in musei, luoghi di cultura e trasporti pubblici in Italia e negli altri Paesi Ue dove la card è valida. Sono, inoltre, attive numerose convenzioni con Comuni italiani che permettono di avere numerose agevolazioni che illustreremo di seguito.
Convenzioni attive
La card permette ai titolari di fruire di agevolazioni grazie a protocolli di intesa stilati dagli enti locali, le istituzioni, soggetti privati e pubblici con l’ufficio per le politiche a favore dei diversamente abili. Il problema principale è che non tutte le città italiane, ancora, hanno attivato questa tipologia di servizio e per questo motivo, non sempre la disabiliuty card può essere utilizzata per lo scopo per cui è stata pensata.
Quali sono le città italiane che hanno sottoscritto le necessarie convenzioni per il riconoscimento delle agevolazioni riservate ai titolari della disability card?
La lista, citando solo le città più grandi, comprende:
Venezia, ultima città ad aderire in ordine temporale: i possessori della card possono accedere con i loro accompagnatori in tutte le sedi dei musei civici della città gratuitamente;
Ferrara è stata la prima città a stipulare le convenzioni e permette ai titolari della disability card di accedere in modo del tutto gratuito al teatro comunale, a spazi espositivi, alla stadio, ai musei e alle piscine comunali. I titolari della card, inoltre, posso accedere in via prioritaria ai pubblici uffici e alle farmacie comunali;
Alessandria riconosce ai titolari della card e agli accompagnatori l’accesso gratuito in gran parte dei musei, ma sono previste agevolazioni anche per l’uso degli impianti sportivi comunali.
Altre convenzioni, con molti altri Comuni italiani, possono essere consultate sull’apposita pagina istituita dal Ministero per le disabilità.
Il progetto della disability card e le sue finalità
L’intento della card è quello di andare a sostituire tutte le certificazioni cartacee che, per forza di cose, il disabile si doveva portare dietro per vedersi riconoscere i propri diritti. Si tratta, quindi, di una semplificazione burocratica.
Il progetto pilota coinvolge, dal febbraio 2016, otto Paesi, ovvero: Belgio, Estonia, Italia, Romania, Slovenia, Malta, Finlandia e Cipro.
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