$196 milioni per la startup giapponese alla conquista della Luna

Riccardo Lozzi

5 Agosto 2021 - 10:08

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La startup giapponese Ispace ha raggiunto la cifra totale di 195,5 milioni di dollari di finanziamento. Prevista per il 2022 la prima missione lunare.

$196 milioni per la startup giapponese alla conquista della Luna

La conquista (economica) della Luna è l’obiettivo di Ispace Inc., la startup spaziale con sede a Tokyo che sta pianificando una serie di missioni sul satellite a partire dalla seconda metà del 2022, per poi continuare, secondo il business plan, anche nel 2023 e 2024, aumentando di volta in volta le dimensioni del proprio lander lunare.

L’obiettivo a cui mirano i vertici di Ispace è quello di diventare “il corrispettivo lunare di FedEx Corp.”, così da essere la prima compagnia ad eseguire trasporti di attrezzature scientifiche e, in futuro, prodotti commerciali sulla Luna.

Un’idea che potrebbe sembrare fantascientifica, ma che è riuscita negli anni ad attrarre un totale di circa 195,5 milioni di dollari di investimenti, di cui 46 milioni di dollari annunciati questo 4 agosto nel terzo round di reperimento di fondi esterni.

La cifra è stata messa sul piatto da un totale di 7 investitori internazionali, guidati dalla connazionale Incubate Fund, pronti a scommettere su questo nuovo business spaziale.

$196 milioni per la startup giapponese alla conquista della Luna

Si tratta certamente di un risultato molto importante raggiunto da Ispace fondata circa 11 anni fa, precisamente nel settembre del 2010. La startup spaziale era stata avviata per rispondere al premio Google Lunar X Prize, lanciato nel 2007 da Google e dalla X Prize Foundation.

Per vincere la prima possibilità di finanziamento da parte di una compagnia privata per una missione spaziale, le compagnie partecipanti dovevano presentare il proprio progetto attraverso il quale sarebbe stato possibile atterrare sulla Luna, viaggiare sulla sua superficie per 500 metri e inviare immagini e video in alta definizione sulla Terra.

Tuttavia, nessuno dei partecipanti è stato ritenuto adatto per poter vincere il premio di 20 milioni di dollari messo a disposizione e, nel 2018, il Google Lunar X Prize fu chiuso senza alcun vincitore.

Prima missione sulla Luna di Ispace prevista nel 2022

Nonostante questo iniziale fallimento, il fondatore e CEO di Ispace, Takeshi Hakamada, non ha rinunciato a continuare a sviluppare la sua società in questo ambito, tanto da riuscire a convincere gli investitori a scommettere sulla mission aziendale.

A differenza di quanto realizzato negli scorsi mesi dai miliardari Richard Branson e Jeff Bezos, i quali hanno dato il via a quello che viene definita come l’era del turismo spaziale, l’obiettivo della startup di Tokyo è quello di riuscire a stabilire un servizio di consegna ad alta frequenza sulla Luna.

Specializzandosi in questo ambito, le future missioni spaziali finanziate da Governi e dalle Agenzie internazionali dovranno così rivolgersi alla stessa Ispace per effettuare consegne di materiale specialistico in grado di facilitare le stesse esplorazioni e minimizzare i rischi.

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