Inflazione a doppia cifra in Regno Unito: il rialzo più alto da 40 anni

Violetta Silvestri

17/08/2022

17/08/2022 - 10:51

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L’inflazione del Regno Unito raggiunge un nuovo record e aumenta a doppia cifra. La crisi economica si aggrava e le prospettive sono cupe per la nazione, mentre la BoE stima la recessione.

Inflazione a doppia cifra in Regno Unito: il rialzo più alto da 40 anni

L’inflazione nel Regno Unito è salita a un altro massimo da 40 anni a luglio, con un aumento a doppia cifra che aggrava la già delicata situazione economica del Paese.

I dati hanno evidenziato ancora di più il difficile compito che la Banca d’Inghilterra deve affrontare per ridurre l’inflazione, ora che si è diffusa su ampi settori, dall’energia ad altri beni e servizi.

L’Ufficio di statistica nazionale ha dichiarato che l’aumento di luglio è dovuto principalmente al costo più elevato del cibo del mese scorso. Con la lotta per la leadership conservatrice della nazione, le cifre attireranno ulteriore attenzione sul declino del tenore di vita affrontato dalle famiglie in tutto il Regno Unito.

In questo contesto, gli economisti stanno diventando sempre più pessimisti riguardo al Paese, con il rischio di una recessione ora considerato molto più probabile a causa delle crescenti pressioni sui costi. La BoE la prevede all’inizio del quarto trimestre, con durata fino alla prima parte del 2024.

Inflazione record a +10,1% in Regno Unito: è allerta

L’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 10,1% a luglio rispetto all’anno precedente, dopo un balzo del 9,4% del mese prima, ha affermato mercoledì l’Ufficio per le statistiche nazionali. La lettura è stata più alta del previsto sia dalla BoE che dagli economisti del settore privato.

L’aumento dei prezzi dei generi alimentari ha fornito il contributo maggiore al rialzo storico del mese, indicando che le pressioni inflazionistiche si stanno estendendo al di là dell’energia. La sterlina è salita brevemente al massimo della giornata di $1,2143 dopo il rilascio, prima di ridurre i guadagni.

L’inflazione core, che esclude energia, cibo, alcol e tabacco, si è attestata al 6,2% nell’anno fino a luglio 2022, salendo dal 5,8% di giugno e superando le proiezioni del 5,9%.

“I prezzi degli alimenti sono aumentati notevolmente, in particolare i prodotti da forno, latticini, carne e verdure, il che si è riflesso anche in un aumento dei prezzi da asporto”, ha affermato Grant Fitzner, capo economista dell’ONS. “Anche l’aumento dei prezzi di altri articoli di base, come cibo per animali domestici, rotoli di carta igienica, spazzolini da denti e deodoranti, ha spinto l’inflazione a luglio”, ha aggiunto.

La BoE prevede che l’inflazione supererà il 13% in ottobre e il governatore Andrew Bailey ha segnalato che è pronto ad aumentare ulteriormente i tassi di interesse. Gli investitori stanno scontando un altro rialzo di 50 punti base a settembre.

La crisi è già qui: il Regno Unito trema

Intanto, anche i prezzi alla produzione sono aumentati dell’1,6% sul mese e del 17,1% rispetto all’anno precedente, il più grande balzo annuale dal 1977.

I salari reali corretti per l’inflazione sono scesi del 3% in tre mesi a giugno, il ritmo più forte dall’inizio dei record nel 2001, secondo i dati ufficiali pubblicati martedì. L’occupazione è aumentata di 160.000 unità nel secondo trimestre, il 46% in meno rispetto ai tre mesi fino a maggio, e le offerte di lavoro sono diminuite per la prima volta da agosto 2020.

“La crisi del costo della vita è ora molto reale sia per le famiglie che per le imprese, quindi deve esserci un modo concreto per sostenere i gruppi vulnerabili con bollette energetiche più elevate”, ha affermato Alpesh Paleja, capo economista presso la Confederation of British Industry.

Dan Howe, capo dei fondi di investimento di Janus Henderson. “I consumatori sono già alle prese con l’aumento dei costi energetici e l’aumento dei prezzi delle famiglie, il tutto aggravato dalla mancanza di un’azione decisa a livello politico. Tra i discorsi su scioperi e blackout energetici, non c’è dubbio che decisioni difficili attendono le famiglie britanniche.”

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