Italia: l’inflazione conferma le attese degli analisti a maggio ma i dati della rilevazione ISTAT sono contrastati.
L’inflazione dell’Italia frena a maggio, come si può osservare sul nostro Calendario Economico e secondo quanto appena riportato dal report ISTAT.
Rispetto ad aprile l’inflazione italiana è scesa dello 0,2%, esattamente come previsto dalla maggior parte degli analisti e proprio come già osservato nella precedente rilevazione.
Rispetto a maggio 2016, invece, l’inflazione è salita dell’1,4% confermando ancora una volta sia le attese che il dato precedente, ma segnando una frenata rispetto al dato su base annua di aprile (+1,9%). Di seguito i dettagli del report ISTAT in sintesi:
- Inflazione mensile: -0,2%
- Inflazione annua: +1,4%
- IAPC mensile: -0,1%
- IAPC annuo: +1,6%
Italia: inflazione armonizzata sorprende
Per quanto riguarda l’inflazione armonizzata dell’Italia, invece, il report ISTAT ha messo in luce una flessione mensile dello 0,1% che ha sorpreso il consensus a -0,2%. Il dato ha confermato il calo osservato nella precedente rilevazione.
Su base annua, infine, l’inflazione, o meglio l’indice armonizzato dei prezzi al consumo italiano ha registrato un +1,6% che non si discosta dal dato ISTAT precedente ma dalle previsioni a +1,5%.
Inflazione Italia frena: l’ISTAT spiega perché
Che cosa ha determinato il rallentamento dell’inflazione nel mese di maggio? A porre un freno all’indice su base mensile sono stati soprattutto i prezzi dei servizi relativi ai trasporti, scesi del 2,2% a causa di fattori stagionali.
Su base annua, invece, a pesare maggiormente sulla crescita dell’inflazione sono stati i prezzi dei beni a +1,6% e dei servizi a +1,4%. Ad aprile erano entrambi aumentati dell’1,8%. Dopo essere stato nullo ad aprile, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni è sceso a -0,2%.
Attenzione anche all’inflazione acquisita per il 2017, assestatasi a +1,2% per l’indice generale e a +0,6% per la componente di fondo. In focus anche i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona che sono cresciuti dello 0,1% su base mensile e dell’1,6% su base annua, mentre ad aprile erano cresciuti dell’1,8%.
Infine, a determinare il rallentamento dell’inflazione italiana sono stati anche i prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto che nonostante siano aumentati dello 0,1% su base mensile e dell’1,8% su base annua, hanno mostrato una frenata rispetto al +2,2% di aprile.
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