Incentivi auto 2022: cosa succede per le benzina e diesel?

Marco Lasala

12 Aprile 2022 - 15:34

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Gli incentivi auto 2022 sono stati approvati dal governo italiano, l’obiettivo è favorire la transizione energetica, tuttavia anche le classiche motorizzazioni benzina e diesel possono beneficiarne.

Gli incentivi auto 2022 sono stati finalmente approvati dal Governo Italiano, dopo il crollo delle immatricolazioni a marzo 2022, con un mercato che è sceso di oltre il 25%, finalmente arriva una boccata di ossigeno per il settore automotive, se le grandi favorite sono le elettriche, bisogna fare chiarezza sulle tradizionali vetture con motore endotermico.

Gli incentivi auto 2022 coinvolgono anche le auto con motore benzina e diesel?

La risposta è affermativa, perché due sono i fattori nonché limiti che consentono a un veicolo di nuova produzione, benzina o diesel, di rientrare negli incentivi:

  • emissioni di CO2: fino a 135 g/km;
  • prezzo di listino (IVA esclusa): fino a 35.000 euro per le automobili con emissioni comprese tra i 61 e i 135 g/km.

Anche se oramai tutte le case automobilistiche hanno in listino modelli full electric, c’è ancora qualche marchio tradizionalista: Alfa Romeo ad esempio per la Giulia e Stelvio non prevede motorizzazioni ibride, al contrario di quanto avviene con la nuova Tonale, SUV compatto disponibile unicamente con propulsori MHEV e PHEV, che rientra negli ecoincentivi.

Cosa prevedono gli incentivi auto 2022 per le motorizzazioni benzina e diesel

Si parla di mild hybrid quando un propulsore, che sia benzina o diesel, viene affiancato in genere da un’unità elettrica con un piccolo pacco batteria, situazione in cui il classico alternatore è sostituito da una starter/generator più efficiente, che consente anche di “aiutare” il motore e conseguentemente abbattere le emissioni.

Una situazione tipica dove le alimentazioni ibride consentono un notevole abbattimento delle emissioni è quando ad esempio il pilota chiede al motore piena potenza e coppia, in questo caso, l’elettrificazione consente di avere un boost di potenza e coppia a tutto vantaggio dei consumi, che vengono pressoché dimezzati.

Se la prima fascia degli ecobonus riguarda “emissioni” tipiche di un’auto elettrica e la seconda riguarda per lo più veicoli con alimentazione ibrida plug-in, l’ultima, prevede il coinvolgimento non solo di auto ibride leggere, ma anche di vetture endotermiche con motore benzina e diesel:

  • 0 - 20 g/km;
  • 21 - 60 g/km;
  • 61 - 135 g/km (benzina e diesel).

Le emissioni da 61 a 135 grammi di CO2 per chilometro sono tipiche di motorizzazioni endotermiche che puntano sull’efficienza, la strada più utilizzata dalle case automobilistiche in questo caso, prevede l’utilizzo di propulsori a tre e quattro cilindri, l’impiego di turbocompressori e cubature ridotte, in genere difficilmente un diesel supera i 2-3 litri, mentre le unità benzina ha cilindrata in genere da 1 a 1.5 litri.

Dunque la normativa parla chiaro, per le auto con emissioni comprese tra i 61 e i 135 g/km (veicoli ibridi, benzina e diesel) il contributo statale è di 2.000 euro ed è erogato unicamente in presenza di un veicolo da rottamare a condizione che abbia una classe di omologazione inferiore a Euro 5 e che sia in possesso dell’acquirente da oltre un anno.

Auto diesel che rientrano tra gli incentivi auto 2022 - Top five

  • Fiat 500X
  • Dacia Duster
  • Renault Megane
  • Opel Mokka
  • Jeep Renegade
Fiat 500X

Fiat 500X Multijet

Il crossover torinese è molto apprezzato in Italia, per via della sua notevole abitabilità e per una linea indovinata, la motorizzazione 1.3 Multijet è tra le più gettonate nel nostro paese, un propulsore noto per la sua affidabilità e durata nel tempo. Ha una potenza massima di 95 cavalli per 200 Nm di coppia massima, con emissioni di CO2 pari a 106 g/km e un consumo medio di quattro litri nel ciclo misto, questa versione è venduta a un prezzo di listino di 26.400 euro.

Anche il 1.6 Multijet da 130 cavalli per 320 Nm di coppia massima rientra nei limiti degli ecoincentivi, per questa motorizzazione Fiat dichiara un consumo medio di 4,3 litri per 100 chilometri a fronte di emissioni di CO2 di 115 g/km. In vendita a un prezzo di listino 27.900 euro.

Dacia Duster

Dacia Duster 1.5 Blue dCi

Un SUV robusto, che nei primi tre mesi di quest’anno conferma la sua leadership di mercato, complice un design che piace e contenuti all’altezza delle aspettative, Duster è un’auto che a fronte di un prezzo d’acquisto contenuto offre contenuti interessanti e una tecnologia di chiara derivazione Renault.

La motorizzazione 1.5 Blue dCi da 116 cavalli e 260 Nm di coppia massima rientra negli incentivi, grazie a consumi ridotti (4,2 litri per 100 km) e a emissioni di CO2 pari a 110 g/km. Disponibile sia a trazione anteriore che 4WD, il SUV Dacia ha una capacità di carico di 445 litri. Prezzi a partire da 17.600 euro.

Renault Megane

Renault Megane 1.5 Blue dCi 116 cv

Una cinque porte elegante, equilibrata, offerta con una dotazione pressoché completa e che nella motorizzazione diesel 1.5 Blue dCi da 116 cavalli, rientra nella terza fascia degli incentivi statali per via di emissioni di CO2 pari a 104 g/km e consumi nel ciclo misto di 3,9 litri per 100 km.

Proposta in Italia in diversi allestimenti, capaci di soddisfare ogni esigenza e gusto, la Megane è disponibile anche con cambio automatico doppia frizione a sette rapporti. Anche la configurazione Sporter (station wagon) rientra tra gli incentivi statali, stessa motorizzazione e allestimenti, il prezzo varia di circa 1.500 euro.

Opel Mokka

Opel Mokka

Una generazione che piace quella del SUV della Casa del Fulmine, il suo stile è inconfondibile, merito di un frontale dominato dall’Opel Vizor e di colorazioni appariscenti, complice anche la possibilità di scegliere il tetto a contrasto.

Tra le motorizzazioni diesel della nuova Mokka che rientrano negli incentivi statali figura il quattro cilindri turbo da 1.5 litri capace di sprigionare una potenza di 110 cavalli e una coppia massima di 250 Nm. Opel dichiara per il suo SUV emissioni di CO2 pari a 99 g/km a fronte di consumi nel ciclo misto di 3,8 litri per 100 chilometri. Prezzi a partire dai 25.550 euro al lordo degli incentivi.

Jeep Renegade

Jeep Renegade 1.6 Multijet

Condivide con la Fiat 500X, pianale e motorizzazioni, ma il suo stile è nettamente differente, ha un look che coinvolge perché ricorda lo spirito dell’avventura, la sua robustezza e praticità la rende pressoché utilizzabile a 360 gradi, anche nel fuoristrada più impegnativo, grazie a una trazione anteriore o integrale, estremamente efficace.

La motorizzazione 1.6 Multijet da 130 cavalli per 320 Nm di coppia massima, rientra tra gli incentivi statali, un plus questo non da poco, perché se fino a oggi questa configurazione è stata la più venduta di sempre, usufruendo della rottamazione, l’automobilista italiano potrà risparmiare ulteriori 2.000 euro per arrivare così a un prezzo al netto dei sussidi statali di 26.400 euro.

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