Quanti contributi versa un lavoratore con contratto di apprendistato? Quali sono le aliquote Inps per datore di lavoro e lavoratore?
Come funzionano i contributi nel contratto di apprendistato e che aliquote devono essere versate? Il contratto di apprendistato è un contratto di lavoro a tempo indeterminato che ha l’obiettivo di garantire al lavoratore un periodo di lavoro finalizzato alla formazione e all’apprendimento del mestiere o della professione.
Il datore di lavoro deve corrispondere all’apprendista la retribuzione di lavoro svolto che sarà ridotta rispetto a quella corrisposta agli altri lavoratori non apprendisti a causa dell’inesperienza. Oltre alla retribuzione l’apprendista deve ricevere anche la formazione necessaria per diventare esperto nel lavoro che sta svolgendo. Per evitare abusi, visto che sono previste diverse agevolazioni retributive e contributive per chi usa questa tipologia contrattuale, il legislatore ha introdotto anche limiti al numero di apprendisti che si possono avere in rapporto ai dipendenti.
Contratto di apprendistato:regole e agevolazioni
La disciplina del contratto di apprendistato è regolata dal Dlgs n. 81/2015 e si articola in tre diverse tipologie:
- apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, (tra 15 e 25 anni di età) il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore, o di primo livello (art. 43);
- apprendistato professionalizzante (tra 18 e 29 anni di età), o di secondo livello (art. 44);
- apprendistato di alta formazione e di ricerca (tra 18 e 29 anni di età), o di terzo livello (art. 45).
Dal 2016 con il contratto di apprendistato di alta formazione e di ricerca è possibile assumere anche i lavoratori OVER 29 beneficiari di mobilità o di trattamenti di disoccupazione, senza limiti di età.
Contributi agevolati per gli apprendisti
La caratteristica più rilevante del contratto di apprendistato è data dai contributi agevolati da versare per gli apprendisti.
In linea generale, il principio base è fissato dall’articolo 1, comma 773, della Legge 296/2006: esso prevede che i datori di lavoro abbiano a loro carico una contribuzione per gli apprendisti pari al 10% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali.
A questa occorre aggiungere la contribuzione a carico del giovane che è pari al 5,84% per cui il totale complessivo dei contributi versati dagli apprendisti è pari al 15,84%.
Per le imprese che occupano un numero di lavoratori pari o inferiore a 9 l’aliquota complessiva a loro carico:
- per il primo anno è ridotta all’1,5%+1,61% (3,11%);
- per il secondo anno è ridotta al 3%+ 1,61% (4,61%);
- per i periodi contributivi maturati dopo il secondo anno l’aliquota torna al 10%+1,61% (11,61%).
L’aliquota contributiva a carico degli apprendisti pari al 5,84% non cambia, ma quella a carico dei datori di lavoro di imprese che impiegano stabilmente più di 9 lavoratori (nel conteggio non si deve tenere conto degli apprendisti già operanti nell’azienda) è pari all’11,61% (10%+1,61%):
Nella seguente tabella riassumiamo le aliquote contributive previste per l’assunzione di apprendisti:
| Aziende fino a 9 dipendenti | aziende oltre 9 dipendenti | apprendista |
|---|---|---|
| 1° anno di contratto (1,50%+1,61%) = 3,11% | 10%+1,61% = 11,61% | 5,84% |
| 2° anno di contratto (3%+1,61%) = 4,61% | 10%+1,61% = 11,61% | 5,84% |
| Anni successivi al secondo (10% +1,61%) = 11,61% | 10%+1,61% = 11,61% | 5,84% |
Contratto di apprendistato: le tutele assicurative obbligatorie
Per cominciare, l’INPS ha chiarito che in tema di contratto di apprendistato la tutela previdenziale e assistenziale e la misura della contribuzione si trovano in continuità con la previgente disciplina.
Per i lavoratori assunti con contratto di apprendistato è dunque prevista l’applicazione delle seguenti tutele assicurative obbligatorie:
- IVS (invalidità, vecchiaia e superstiti);
- assegno per il nucleo familiare;
- assicurazione contro le malattie;
- maternità;
- nuova assicurazione sociale per l’impiego (NASpI);
- assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (INAIL).
Contratto di apprendistato vantaggi confronto
Nel contratto di apprendistato appare indubbio il vantaggio sulla minore aliquota contributiva: nel peggiore dei casi, dopo il secondo anno, sono dovuti contributi pari al 17,45% di cui a carico del lavoratore apprendista il 5,84%.
Nel lavoro dipendente subordinato, sia con contratto a tempo determinato sia indeterminato, l’aliquota contributiva è pari al 33%, di cui il 9,19% è a carico del lavoratore.
Il vantaggio economico, quindi, è sia per il lavoratore che per il datore di lavoro. Per il lavoratore apprendista la quota contributiva da versare è fissa pari al 5,84%, ma per il datore di lavoro che assume un apprendista per il primo anno l’aliquota scende al 3,11%.
Vediamo nella seguente tabella la convenienza del contratto di apprendistato nel versamento dei contributi:
| Anno di assunzione | Aliquota totale da versare per apprendista | Aliquota totale da versare per lavoratore a tempo determinato e indeterminato | quota a carico apprendista | quota a carico lavoratore subordinato | quota a carico dell’azienda per apprendista | quota a carico dell’azienda per lavoratore subordinato |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo | 8,95% | 33% | 5,84% | 9,19% | 3,11% | 23,81% |
| Secondo | 10,45% | 33% | 5,84% | 9,19% | 4,61% | 23,81% |
| Dal terzo in poi | 17,45% | 33% | 5,84% | 9,19% | 11,61% | 23,81% |
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