Imu 2023, chi non paga: tutte le esenzioni per la tassa sulla casa

Patrizia Del Pidio

30 Novembre 2023 - 13:08

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Non tutti sono tenuti a pagare l’Imu 2023. Vediamo come funzionano le esenzioni della tassa sulla casa e chi ne sono beneficiari.

Imu 2023, chi non paga: tutte le esenzioni per la tassa sulla casa

Si avvicina la scadenza del saldo Imu 2023, che per quest’anno è fissato al 18 dicembre, cadendo il 16 di sabato, infatti, la data ultima per il versamento dell’imposta slitta al lunedì successivo. Non tutti, però, sono tenuti a versare l’imposta visto che la stessa prevede diverse esenzioni.

In vista dell’avvicinarsi della scadenza della data ultima per il versamento del saldo Imu, quindi, facciamo il punto sul quadro delle esenzioni per sapere chi non è tenuto al versamento dell’Imposta Municipale unica.

Esenzione Imu 2023 per abitazione principale

L’abitazione principale o assimilata non è assoggettata al pagamento dell’Imu. L’imposta è dovuta solo se l’immobile rientra nelle categorie catastali che lo classificano come di lusso, ovvero

  • A/1 (abitazioni signorili);
  • A/8 (ville);
  • A/9 (castelli, palazzi di pregi artistici e storici).

In tutti gli altri casi l’immobile non è soggetto al pagamento dell’Imu. Le categorie catastali dell’abitazione principale per cui l’Imu non è dovuta sono:

  • A/2 (abitazione civile);
  • A/3 (abitazione economica);
  • A/4 (abitazione popolare);
  • A/5 (abitazione ultra popolare);
  • A/6 (abitazione rurale);
  • A/7 (villini);
  • A/8 (alloggi tipici dei luoghi).

Prima di procedere è opportuno dare una definizione di abitazione principale per comprendere quali sono gli immobili esenti dal pagamento. L’abitazione principale è rappresentata dall’immobile nel quale il possessore ha residenza anagrafica e dimora abituale.

Pertinenze abitazione principale: spetta esenzione Imu

Oltre che per l’abitazione principale, l’esenzione Imu spetta anche per le pertinenze dell’abitazione principale, ovvero quelle classificate nelle categorie catastali

  • C/2 (magazzini e depositi);
  • C/6 (stalle, scuderie, autorimesse e rimesse);
  • C/7 (tettoie chiuse o aperte).

Per ogni abitazione principale spetta l’esenzione per una pertinenza per ognuna delle categorie catastali sopra elencate. Se si possiedono, quindi, due pertinenze di categorie C/6 e null’altra, spetterà l’esenzione per una sola delle pertinenze, ma se si possiede una pertinenza C/2, una C/6 e una C/7 spetterà l’esenzione per tutte e tre (perché sono una per ogni categorie catastale).

L’esenzione spetta sia se le unità in questione sono iscritte al catasto unitamente all’unità abitativa, sia che siano iscritte autonomamente.

Esenzione Imu 2023 per coniugi con residenza in due immobili differenti

Inizialmente per i coniugi con residenza in due diversi immobili, l’esenzione era contemplata solo nel caso che fossero residenti in immobili collocati in due Comuni differenti. La sentenza della Corte di Cassazione 209 del 2022, però, ha affermato che il diritto all’esenzione spetta anche qualora i coniugi abbiano differente residenza in due immobili situati nello stesso Comune.

La doppia esenzione, contemplata per le coppie di fatto (visto che i due partner che vivono in residenze diverse possono godere dell’esenzione su entrambe) deve essere estesa anche a chi ha costituito unione civile e matrimonio per assicurare alle coppie sposate e a quelle conviventi lo stesso trattamento e, di fatto, le stesse esenzioni.

Imu 2023: Esenzione per anziani ospitati in strutture

Anche per l’anno 2023 è prevista l’esenzione Imu per gli anziani ospitati in strutture.

Per ottenere l’esenzione, devono verificarsi determinate condizioni, in particolare che l’anziano proprietario dell’immobile, si trovi ricoverato in modo permanente o in lunga degenza presso una casa di riposo.

Inoltre è condizione imprescindibile che l’immobile non sia stato concesso in locazione a terzi soggetti. In questo secondo caso l’immobile sarebbe produttivo di reddito e quindi non esente da Imu.

A questo proposito, bisogna comunque prestare attenzione: l’esenzione per gli anziani non è automatica, ma si tratta di una possibilità offerta dai Comuni. Spetta quindi a questi, con proprio regolamento, applicare o meno tale esenzione Imu 2023. La delibera deve essere presente sul sito del proprio Comune.

Tale esenzione viene estesa anche ai proprietari disabili di immobili che sono ricoverati in reparti di lunga degenza, oppure in modo permanente presso un centro di cura.

Le persone disabili che vogliono richiedere questa esenzione devono dimostrare che la loro residenza non si trova nell’immobile per il quale viene richiesta l’esenzione Imu. Anche in questo caso, l’immobile non deve risultare in locazione a terzi.

Imu 2023, nella finanziaria 2022 previste misure sperimentali

La legge finanziaria 2022 prevede un bonus in via sperimentale per gli anni 2022 e 2023 in favore di coloro che decidono di trasferire la propria attività in comuni delle aree interne, con meno di 500 abitanti e a rischio spopolamento.

Il contributo viene riconosciuto non solo a chi trasferisce un’attività già esistente in questi comuni, ma anche in favore degli imprenditori che decidono di stabilire in essi una nuova attività o proseguirvi l’esercizio già in essere. Il fondo messo a disposizione è di 10 milioni di euro.

Imu 2023, esenzione per pensionati esteri

Per il 2023 è prevista un’esenzione parziale dell’imposta dovuta dai pensionati residenti all’estero.

L’agevolazione prevede la riduzione a metà dell’importo dovuto, misura che si applica ai soggetti non residenti, titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale:

  • sull’unica unità immobiliare posseduta in Italia;
  • non locata o data in comodato d’uso.

Esenzione eventi sismici

L’esenzione Imu è stata estesa ai territori interessati da eventi sismici; si tratta di un’ulteriore estensione rispetto a quelle già praticate negli anni precedenti e contenuta nella legge di conversione del decreto Sostegni Ter.

L’esonero è valido fino alla ricostruzione o dichiarazione di agibilità dei fabbricati situati in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. La legge di conversione del decreto Sostegni Ter rinnova la sospensione del pagamenti Imu anche per i territori colpiti dagli eventi sismici degli anni 2016 e 2017.

In particolare, non si paga né l’acconto, né il saldo in scadenza il 18 dicembre 2023:

  • nei comuni di Lombardia e Veneto interessati dagli eventi sismici dei giorni 20 e 29 maggio 2012;
  • nei comuni dell’Emilia-Romagna interessati dalla proroga dello stato d’emergenza, fino alla definitiva ricostruzione e agibilità;
  • nel caso dei fabbricati distrutti o oggetto di ordinanze di sgombero situati in zone del Centro Italia colpite dagli eventi verificatisi dal 24 agosto 2016. L’esonero spetta fino alla ricostruzione o agibilità, e in ogni caso fino a fine anno.

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