Imu 2023, chi non paga: tutte le esenzioni per la tassa sulla casa

Patrizia Del Pidio

6 Aprile 2023 - 14:52

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Per il 2023 chi è che non è tenuto a pagare l’IMU? In vista dell’avvicinarsi della scadenza della prima rata della tassa sulla casa facciamo il punto.

Imu 2023, chi non paga: tutte le esenzioni per la tassa sulla casa

Anche se alla scadenza dell’Imu 2023 manca ancora qualche mese, è sempre bene arrivare preparati al pagamento e sapere in anticipo se si può essere destinatari di qualsivoglia esenzione. L’Imu 2023 vede fissata la scadenza della prima rata il 16 giugno.Un appuntamento per il quale appare utile riepilogare le esenzioni previste.

Avere un quadro chiaro di chi paga e quali sono le misure adottate è quindi fondamentale.

Imu 2023: Esenzione per anziani ospitati in strutture

Anche per l’anno 2023 è prevista l’esenzione Imu per gli anziani ospitati in strutture.

Per ottenere l’esenzione, devono verificarsi determinate condizioni, in particolare che l’anziano proprietario dell’immobile, si trovi ricoverato in modo permanente o in lunga degenza presso una casa di riposo.

Inoltre è condizione imprescindibile che l’immobile non sia stato concesso in locazione a terzi soggetti. In questo secondo caso l’immobile sarebbe produttivo di reddito e quindi non esente da Imu.

A questo proposito, bisogna comunque prestare attenzione: l’esenzione per gli anziani non è automatica, ma si tratta di una possibilità offerta ai Comuni. Spetta quindi a questi, con proprio regolamento, applicare o meno tale esenzione Imu 2023. La delibera deve essere presente sul sito del proprio Comune.

Tale esenzione viene estesa anche ai proprietari di immobili disabili che sono ricoverati in reparti di lunga degenza, oppure in modo permanente presso un centro di cura.

Le persone disabili che vogliono richiedere questa esenzione devono dimostrare che la loro residenza non si trova nell’immobile per il quale viene richiesta l’esenzione Imu. Anche in questo caso, l’immobile non deve risultare in locazione a terzi.

Imu 2023, nella finanziaria 2022 previste misure sperimentali

La legge finanziaria 2022 prevede un bonus in via sperimentale per gli anni 2022 e 2023 in favore di coloro che decidono di trasferire la propria attività in comuni delle aree interne, con meno di 500 abitanti e a rischio spopolamento.

Il contributo viene riconosciuto non solo a chi trasferisce un’attività già esistente in questi comuni, ma anche in favore degli imprenditori che decidono di stabilire in essi una nuova attività o proseguirvi l’esercizio già in essere. Il fondo messo a disposizione è di 10 milioni di euro.

Imu 2023, esenzione per pensionati esteri

Per il 2023 è prevista un’esenzione parziale dell’imposta dovuta dai pensionati residenti all’estero.

L’agevolazione prevedeva la riduzione a metà dell’importo dovuto, misura che si applicava ai soggetti non residenti, titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale:

  • sull’unica unità immobiliare posseduta in Italia;
  • non locata o data in comodato d’uso.

Esenzione eventi sismici

L’esenzione Imu è stata estesa ai territori interessati da eventi sismici; si tratta di un’ulteriore estensione rispetto a quelle già praticate negli anni precedenti e contenuta nella legge di conversione del decreto Sostegni Ter.

L’esonero è valido fino alla ricostruzione o dichiarazione di agibilità dei fabbricati situati in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. La legge di conversione del decreto Sostegni Ter rinnova la sospensione del pagamenti Imu anche per i territori colpiti dagli eventi sismici degli anni 2016 e 2017.
In particolare, non si paga né l’acconto, né il saldo in scadenza il 16 dicembre 2023:

  • nei comuni di Lombardia e Veneto interessati dagli eventi sismici dei giorni 20 e 29 maggio 2012;
  • nei comuni dell’Emilia-Romagna interessati dalla proroga dello stato d’emergenza, fino alla definitiva ricostruzione e agibilità;
  • nel caso dei fabbricati distrutti o oggetto di ordinanze di sgombero situati in zone del Centro Italia colpite dagli eventi verificatisi dal 24 agosto 2016. L’esonero spetta fino alla ricostruzione o agibilità, e in ogni caso fino a fine anno.

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