Imposta di successione con calcolo fai da te, cosa rischia chi sbaglia?

Chiara De Angelis

5 Aprile 2023 - 12:09

condividi

Il disegno di legge delega per la riforma fiscale modifica l’imposta di successione. Tra le novità è previsto il calcolo fai da te dell’importo. Ma cosa si rischia?

Imposta di successione con calcolo fai da te, cosa rischia chi sbaglia?

Arrivano importanti novità sulle successioni, soprattutto sull’imposta. Alcuni ritocchi emergono dal disegno di legge delega per la riforma fiscale anche se si tratta di modifiche indicate nel provvedimento in linea generica, i cui effetti, dunque, non sono per il momento prevedibili.

Più chiare sono invece le novità riguardanti l’autoliquidazione dell’imposta di successione, introdotte per semplificare la procedura di calcolo, almeno così si desume dalla carta, anche se i conti da fare non saranno certamente semplici.

In alcune circostanze, soprattutto quando si ricorre al fai da te, il rischio di incorrere in errori fiscali è molto alto.
Ma in questo caso cosa rischia chi sbaglia? Cerchiamo di dare una risposta esauriente al quesito passando in rassegna tutte le novità introdotte dal disegno delega per la riforma fiscale.

Imposta di successione, come si effettua il pagamento

Allo stato attuale esiste una procedura di parziale autoliquidazione dell’imposta di successione. Per essere più chiari, la presentazione della domanda di successione, necessaria per la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate, presuppone il pagamento di una tranche delle imposte previste per l’apertura della procedura ereditaria.

In parole povere, gli eredi sono chiamati a versare:

  • il 2% dell’imposta ipotecaria calcolata sul valore dei beni immobili presenti nell’eredità;
  • la classica imposta catastale dell’1%, da calcolare sempre sul valore dei beni immobiliari ereditati;
  • tanti piccoli tributi sempre legati alla successione: dalla tassa di 32 euro per ogni domanda che accerta la presentazione della successione all’imposta di bollo di 85 euro, dall’imposta di 7,44 euro per quelli che vengono chiamati “diritti di ricerca” da versare sempre in relazione agli immobili compresi nell’eredità per ogni conservatoria dei registri immobiliari per finire alla tassa di 90 euro ipotecaria.
  • una serie di tributi a carattere speciale: la tassa di 18,59 euro per l’esame e della dichiarazione di successione, altre due micro tasse di 3,72 euro e 1,24 euro. La prima da versare per la compilazione di ogni nota di trascrizione, la seconda è sempre legata alla compilazione ma in questo caso della prima pagina di ogni nota di trascrizione.

Imposta di successione, grosse novità sul calcolo fai da te: cosa cambia

Abbiamo visto quali sono ad oggi le tasse che ruota attorno all’imposta di successione. A questo punto andiamo a vedere quali grosse novità sul calcolo fai da te sono previste nella delega in materia fiscale.

Il disegno di legge prevede l’applicazione di un’imposta sostitutiva, molto probabilmente fissa nell’importo, delle imposte catastali e ipotecarie, dell’imposta di bollo, dell’imposta sulle successioni e donazioni e per le conseguenti formalità riguardanti i registri immobiliari e il catasto, nonché dei tributi a carattere “speciale”, delle tasse ipotecarie e per gli atti su cui va pagata l’imposta di registro.
Una novità questa che avrebbe come vantaggio quello di semplificare la modalità di calcolo dell’imposta di successione, anche se non senza rischi.

Imposta di successione, quali sono i rischi del calcolo fai da te

Molti si staranno chiedendo come mai, nonostante la modalità di calcolo semplificata dell’imposta di successione proposta dal disegno di legge delega per la riforma fiscale, si può incorrere in alcuni rischi.

Spesso e volentieri, la semplicità di calcolo in molte procedure fiscali non esenta da pericoli. Ma dove si annida il rischio errore in questo caso? Rimanendo in tema “imposta di successione”, è sullo strumento dell’autoliquidazione che si rischia di incorrere in errore.

Per capire fino in fondo cosa stiamo dicendo è opportuno fare qualche passo indietro nel tempo per rispolverare l’iter attuale della successione.

Una volta eseguiti tutti i pagamenti del caso, gli eredi designati dal defunto sono chiamati a trasmettere all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione di successione. Fatto questo, spetta al Fisco calcolare l’importo complessivo dovuto per l’imposta di successione.

Fino a questo momento nulla di così strano, perché il rischio di errore è praticamente pari allo zero. Il quesito da porsi, in base alle nuove disposizioni pensate dalla legge delega per la riforma fiscale, è il seguente: cosa potrebbe accadere nel caso in cui al contribuente venisse affidata l’intera procedura di calcolo, ovviamente sotto la sua responsabilità?

La risposta è quasi scontata, il rischio di errore aumenterebbe vertiginosamente. E a questo punto viene spontaneo farsi un’altra domanda: se la legge delega per la riforma fiscale dovesse muoversi definitivamente in tale direzione, il calcolo fai da te voluto solo per velocizzare la procedura sarebbe veramente cosa buona e giusta? Quanto ha senso mettere a rischio il calcolo dell’imposta di successione solo per avere un riscontro più immediato?

Vedremo con il tempo come si evolverà la situazione una volta definiti tutti i dettagli del caso.

Iscriviti a Money.it