«Mi candido alle elezioni per i diritti in un momento terribile. Meloni? Speriamo non vinca»: l’intervista a Ilaria Cucchi

Giacomo Andreoli

10/08/2022

11/08/2022 - 09:32

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Ilaria Cucchi spiega a Money.it perché ha deciso di candidarsi alle prossime elezioni politiche del 25 settembre con la lista di Sinistra Italiana e Verdi.

«Mi candido alle elezioni per i diritti in un momento terribile. Meloni? Speriamo non vinca»: l’intervista a Ilaria Cucchi

Ho deciso di candidarmi con la sinistra per portare avanti la battaglia dei diritti. Arginare Salvini e Meloni? Non voglio fare politica contro, ma per sensibilizzare tutti e portare avanti delle idee in un’alleanza in cui mi riconosco”. Ilaria Cucchi, dopo anni in cui si parlava di una sua possibile candidatura, ha deciso: si presenterà alle prossime elezioni politiche del 25 settembre con Sinistra Italiana e Verdi.

Sarà presente in un collegio uninominale ancora da stabilire e sarà anche capolista al proporzionale. Cucchi, attivista per i diritti umani e civili, ha condotto per 13 anni la battaglia per conoscere la verità e condannare i colpevoli della morte del fratello Stefano, morto in custodia cautelare il 22 ottobre 2009 a Roma. I vari filoni dell’inchiesta hanno portato a condanne pesanti per diversi esponenti delle forze dell’ordine. Nel 2012 ha fondato l’associazione “Federico Aldovrandi - Le loro voci”, nel 2016 ha fondato l’associazione “Stefano Cucchi” che fa parte della rete a supporto di Amnesty International.

Perché ha deciso di candidarsi per queste elezioni?

Oggi entro in politica, ma in realtà io già la faccio da tempo, quella vera, con la gente e per la gente. Ho deciso di candidarmi perché per me è importante mettere a disposizione l’esperienza e tutto il bagaglio che ho maturato in questi 13 anni di battaglia per mio fratello Stefano. Voglio dare un senso a questo lungo periodo, per dare forza alla sfida dei diritti, di cui sembra non si parli quasi da nessuna parte. Ritengo che sia un ambito fondamentale per il nostro Paese, che non va dimenticato.

Parla dei diritti dei detenuti?

Non solo, dei diritti civili e sociali in generale. Ho sperimentato sulla mia pelle il fatto che i diritti non sono uguali per tutti e sento la forza di questa decisione, che mi ha dato la consapevolezza di non essere sola. Affianco a me ho il mio avvocato e compagno Fabio Anselmo, la persona che mi ha fatto tornare a credere nella giustizia e tantissime persone normali che si sono riconosciute in me. Credo di dovere questo impegno politico a loro, a tutte le persone che in vari ambiti hanno visti violati i loro diritti, ma anche a favore di tutti quegli appartenenti alle forze dell’ordine che fanno egregiamente il loro lavoro.

Quali contenuti e proposte vuole portare in Parlamento?

Ne parlerò più avanti, ma le anticipo che, come immaginerete, mi batterò per rafforzare i diritti soprattutto nella giustizia e nella sanità. Gli ultimi e i primi non devono avere differenze di fronte alla legge, come purtroppo accade oggi in vari casi.

Per diverso tempo è stata corteggiata da Pd e M5s, perché invece ha scelto Sinistra Italiana e Verdi?

Innanzitutto vorrei ringraziare il segretario Nicola Fratoianni per avermi dato questa possibilità: ho scelto loro perché condivido le loro idee e la loro linea per quanto riguarda i temi su cui mi batto da anni. Credo di dovermi mettere in gioco perché è un momento terribile per l’Italia e allora spero di riuscire a dare il mio contributo per renderlo, anche in minima parte, migliore.

Un momento “terribile” per quali motivi?

Direi su tutti gli aspetti, dall’economia alla giustizia, passando per i diritti sociali e civili. Vedo grandi sfilate in televisione, ma pochi fatti. Dobbiamo mettere al centro l’essere umano e il suo benessere. Ho sentito dire che questo del centrosinistra è il campo dei diritti. Chi più di me può riconoscersi in questo tema?

Le piacerebbe guidare una commissione sui temi della giustizia o sulla condizione dei detenuti in Italia?

Direi che è presto per parlarne, vediamo se sarò eletta. Sicuramente farò tutto ciò che è in mio potere per sensibilizzare le persone su quelli che sono diventati, mio malgrado, i miei temi.

Si candiderà per la Camera sia in un collegio uninominale che nella lista di Sinistra Italiana e Verdi?

Sarò in entrambi e come ha spiegato Fratoianni sarò capolista al proporzionale. Ma ancora non so in quale collegio uninominale correrò.

Ritiene questo centrodestra pericoloso? Insomma: scende in campo anche per arginare Salvini e Meloni?

Io non sono nemica di nessuno e non odio nessuno. Voglio fare questo percorso in modo assolutamente costruttivo, sensibilizzando quante più persone possibili, anche figure politiche di altri schieramenti, sull’importanza dei diritti. Non mi candido contro, ma per dare voce a tutti coloro che mi hanno dato forza in questi anni. Sto ricevendo anche ora molti messaggi di congratulazioni, di incoraggiamento e di ringraziamento. Mio malgrado oggi sono un simbolo di giustizia che funziona e la gente ha bisogno di punti di riferimento, perché ce ne sono troppo pochi.

Ma se vincesse il centrodestra a guida Meloni che Italia sarebbe?

(ride) Che domanda! Mi auguro che vinciamo noi al posto loro.

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