Elon Musk ha cercato l’appoggio di Mark Zuckerberg per un’offerta da 97,4 miliardi di dollari su OpenAI, ma Meta non ha accettato.
Elon Musk, CEO di Tesla e xAI, ha tentato di coinvolgere Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Meta, in un’offerta congiunta da circa 97,4 miliardi di dollari per acquisire OpenAI, la società che ha sviluppato ChatGPT.
La notizia emerge dalla documentazione giudiziaria inerente alla controversia legale in corso tra Musk e OpenAI, iniziata lo scorso anno quando Musk ha citato l’organizzazione in giudizio opponendosi alla sua trasformazione da no-profit a entità for-profit.
Nonostante, come riporta la stampa internazionale, siano avvenuti colloqui riguardanti i potenziali accordi finanziari o di investimento, né Zuckerberg né Meta hanno firmato la lettera d’intenti per la proposta.
Contestualmente OpenAI ha chiesto al tribunale di ottenere da Meta tutti i documenti pertinenti alle conversazioni con Musk e qualsiasi comunicazione interna che possa aiutare a far luce sul tentativo di acquisizione e sulle motivazioni dietro la proposta.
Elon Musk e la battaglia contro la trasformazione di OpenAI
Elon Musk, co-fondatore originale di OpenAI, si è opposto con forza alla decisione della società di passare a un modello a pagamento, sostenendo che questa mossa tradisse la missione originaria di creare un’intelligenza artificiale generica (AGI) accessibile a tutta l’umanità.
Nel 2023, Musk ha fondato xAI, puntando a sfidare OpenAI, ma all’inizio del 2025 ha lanciato una proposta di acquisizione per fermarne l’espansione e il crescente rapporto con giganti tecnologici come Microsoft e Apple.
OpenAI ha risposto definendo l’offerta di Musk una mossa “fittizia” che ha danneggiato l’azienda non solo sul piano commerciale ma anche reputazionale, se si considerano le campagne denigratorie e le azioni legali.
Il rapporto conflittuale tra Musk e Zuckerberg nel mondo dell’AI
La rilevanza dell’offerta congiunta tra Musk e Zuckerberg assume particolare peso se si considera la storia di rivalità tra i due magnati della tecnologia, culminata in controversie pubbliche e, nel passato, addirittura in provocazioni fisiche. Tuttavia, il tentativo di Musk di avvicinare Zuckerberg per un’alleanza strategica contro OpenAI rivela la volontà di sfruttare questa competizione. Meta sta infatti intensificando i suoi investimenti nell’intelligenza artificiale, assumendo profili di alto rilievo nel settore e accrescendo il suo impegno finanziario per costruire un modello AI competitivo rispetto a GPT-4. Basti pensare all’acquisizione di ScaleAI per 14 miliardi di dollari.
Questa alleanza avrebbe quindi potuto cambiare radicalmente il panorama del settore AI, unendo due potenze tecnologiche contro il principale concorrente, ma Zuckerberg e Meta non hanno accettato la proposta.
Meta chiamata in causa nel processo legale tra Musk e OpenAI
La vicenda è attualmente al centro di un acceso contenzioso legale. OpenAI ha chiesto a un giudice federale di obbligare Meta a fornire documenti e comunicazioni relativi alle trattative con Musk, sostenendo che questo materiale potrebbe aiutare a definire le ragioni e la verità dietro alla proposta di acquisizione.
“Le comunicazioni di Meta con altri offerenti, o le comunicazioni interne, comprese quelle che riflettono le discussioni con Musk o altri offerenti, farebbero luce anche sulle motivazioni dell’offerta”, ha affermato la società.
Dall’altra parte, Meta ha chiesto che le informazioni siano richieste direttamente a Musk e ha contestato la rilevanza delle conversazioni interne sulla ristrutturazione di OpenAI nel contesto della causa giudiziaria.
Nel frattempo, nel processo con giuria previsto per la primavera del 2026, verranno discusse le accuse di Musk contro OpenAI e le contromosse della società, che includono richieste di risarcimento per danni legati alla campagna negativa messa in atto dal miliardario.
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