Il lato oscuro dell’intelligenza artificiale. Come ChatGPT utilizza acqua ed elettricità

Violetta Silvestri

25 Giugno 2025 - 06:32

Quanto consuma l’intelligenza artificiale? Acqua ed energia sono risorse preziose per ChatGPT, ma anche per l’ambiente. Quante ne spreca l’IA?

Il lato oscuro dell’intelligenza artificiale. Come ChatGPT utilizza acqua ed elettricità

ChatGPT è stato lanciato nel 2022 e in tre anni il suo utilizzo è ormai diffuso in quasi tutti gli ambiti della vita quotidiana, facendo parlare di rivoluzione e sollevando diversi dubbi sul suo potenziale. Uno di questi riguarda il consumo energetico: quanta acqua ed elettricità serve per avviare le ricerche dell’intelligenza artificiale?

Diversi report scientifici mostrano che ogni volta che apriamo una applicazione per una chat veloce sprechiamo circa 0,5 litri d’acqua ogni 10-50 richieste. Forbes sostiene che ChatGPT consumi quotidianamente più di mezzo milione di kilowatt di elettricità, una quantità enorme, considerando che gestisce duecento milioni di richieste.

È questo il lato oscuro del potente mezzo di ricerca? Parole come “Per favore” o “Grazie” possono causare gravi danni e il CEO di OpenAI, Sam Altman, una volta ha scherzato dicendo che potrebbero costare decine di milioni di dollari solo per la sua digitazione. Ecco quante risorse servono davvero per avviare ChatGPT.

Quanta elettricità e acqua serve a ChatGPT? La risposta può stupire

L’analista tecnologico Dylan Patel ha affermato che il funzionamento di ChatGPT costa circa 585.000 euro al giorno. È importante comprendere che l’intelligenza artificiale sta ormai diventando parte del nostro stile di vita, quindi anche i costi per la tutela ambientale sono destinati a crescere in fretta.

Ogni volta che si richiede a ChatGPT di generare un’immagine, una spiegazione o un’e-mail, i server dell’azienda ospitante eseguono migliaia di calcoli per elaborare il tutto. Questo processo consuma enormi quantità di energia. Per evitare il surriscaldamento dei server, spesso vengono utilizzati sistemi idraulici per assorbire il calore e trasportarlo alle torri di raffreddamento per farlo evaporare.

Secondo un recente studio del Washington Post e dell’Università della California, utilizzare il modello ChatGPT-4 di OpenAI per generare un’email di 100 parole richiede più di una bottiglia d’acqua Evian (519 millilitri).

E il prompting rappresenta anche un enorme dispendio di energia per la rete elettrica nazionale. L’elettricità utilizzata per generare quell’email di 100 parole equivale ad alimentare 14 lampadine a LED per un’ora (0,14 kilowattora (kWh)).

L’elettricità e l’acqua potabile che potrebbero essere utilizzate per l’approvvigionamento idrico vengono invece utilizzate per questa tecnologia. Secondo Forbes, entro il 2050, si prevede che due terzi della popolazione mondiale soffriranno di carenze idriche che influenzeranno tutti gli aspetti della vita delle persone, e utilizziamo parte di quest’acqua potabile pulita per evitare che i server di dati dell’intelligenza artificiale si blocchino.

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