Il Giappone vuole diventare il re dei chip: patto di ferro tra Tokyo e la taiwanese TSMC

Federico Giuliani

7 Marzo 2024 - 06:53

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Tokyo vuole aumentare la competitività internazionale puntando sulla produzione interna di chip all’avanguardia. Il connubio con TSMC è tecnicamente perfetto.

Il Giappone vuole diventare il re dei chip: patto di ferro tra Tokyo e la taiwanese TSMC

Una scommessa per il futuro che vale 3,2 miliardi di dollari. A tanto, infatti, ammonta il valore dei sussidi che il Giappone ha fornito alla Taiwan Semiconductor Manufacturing Co (TSMC), colosso taiwanese dei semiconduttori, per aprire il suo primo stabilimento nel Paese, precisamente a Kumamoto, nell’isola di Kyushu.

L’impianto, esteso su un’area di circa 45.000 metri quadrati, sarà incaricato di avviare la fabbricazione di chip entro la fine del 2024, in modo tale da consentire all’azienda taiwanese di diversificare le sue catene di approvvigionamento lontano da Taipei, ormai da anni finita al centro delle tensioni internazionali tra Stati Uniti e Cina.

“TSMC è il partner più importante per il Giappone nella realizzazione della trasformazione digitale, e la sua fabbrica di Kumamoto ci fornisce un contributo importante per l’approvvigionamento stabile di chip logici all’avanguardia che sono estremamente essenziali per il futuro delle industrie in Giappone”, ha affermato il ministro nipponico dell’Economia, Ken Saito, durante la cerimonia d’apertura del sito. TSMC prevede di iniziare a spedire chip logici per sensori di fotocamere CMOS e automobili da Kyushu entro la fine di quest’anno attraverso la sua collaborazione con iconiche aziende locali, tra cui Sony Group e Toyota Motor. [...]

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