La guerra nucleare è davvero più vicina?

Erasmo Venosi

23 Febbraio 2023 - 20:05

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La Russia ha deciso di sospendere, unilateralmente, il trattato New Start: la guerra nucleare è davvero più vicina?

La guerra nucleare è davvero più vicina?

L’annuncio della Russia di sospensione unilaterale, del Trattato New Start ha suscitato preoccupazione nel mondo e, in particolare nella Alleanza Atlantica. Il New Start (Strategic Arms Reductio Treaty ovvero «Trattato di riduzione delle armi strategiche”). Limita le armi nucleari di Russia e Usa ed è stato rinnovato per 5 anni nel febbraio del 2021.

Il Trattato è l’unico vincolo giuridico per le armi nucleari. Trattato che con Trump presidente veniva considerato “Un affare profondamente negativo». Il Trattato New di validità decennale è stato sottoscritto per la prima volta nell’aprile 2010 tra Obama e Medvedev in sostituzione dello Start 1 del 1991. New Start prevede che le due superpotenze limitano le armi nucleari strategiche nei seguenti termini:

  • a) 700 missili fra missili balistici intercontinentali con base a terra (ICBM) o installati su sommergibili (SLBM) e bombardieri pesanti per armamenti nucleari;
  • b) 1.550 testate nucleari su ICBM, SLBM, e bombardieri;
  • c) 800 vettori fra ICBM, SLBM e bombardieri pesanti equipaggiati, di cui 700 operativi.

Zero vincoli del Trattato nella difesa antimissilistica e sulle armi convenzionali a lunga gittata e sulle armi nucleari non strategiche (gittata inferiore ai 5500 Km). Un aspetto importantissimo del New Start è che ogni parte può verificare che la controparte si comporti rispettando le norme del Trattato.

Questo è un punto importantissimo sul quale la Russia si attacca. Infatti, Russia e Usa devono fornire dati, numeri, tipo e ubicazione delle armi sulle quali opera in termini di vincoli il Trattato e compreso eventuali modifiche intervenute. Putin è proprio su tale aspetto che fonda l’annuncio della sospensione del New Start. La Nato secondo il presidente russo è a direzione Usa ed è parte attiva nella guerra in Ucraina pertanto non può effettuare le ispezioni sulle armi atomiche russe previste dal Trattato. Russia e Usa possono effettuare 18 ispezioni annue con un limitatissimo tempo di preavviso. La Russia ha sviluppato nuovissimi vettori (Samat, Vangard veicolo ipersonico intercontinentale, un missile con autonomia energetica nucleare, Poseidon un sottomarino nucleare).

Una corsa preoccupante al riarmo nucleare e per esigenze di obiettività di informazione va richiamato anche il ritiro Usa dal Trattato INF (Intermediate- Range Nuclear Forces) che dal 1988 proibiva di effettuare test e acquistare missili balistici e cruise con gittata compresa tra i 500 e 5500 Km. Evidente e inevitabile che la fine dell’IFN genera effetti sul controllo delle armi e in particolare sul trattato di non proliferazione (NPT).

Gli Usa si sono ritirati anche dal Trattato Open Skies in vigore dal 2002. Trattato che prevedeva voli di osservazione con aerei con la finalità di conseguire stabilità strategica e prevedibilità di azione. Un Trattato che rafforzava la fiducia tra gli Stati firmatari che aprivano il proprio spazio aereo consentendo a questi aerei di sorvolare il territorio per verificare le attività militari. Open Skies copriva quasi tutta l’Europa compreso Russia, Ucraina, Canada e Usa. Le parole di un professore ebreo sulla morte e sul nucleare dovrebbero essere oggetto di grande riflessione: “C’è un significato in Leonida che cade alle Termopili, in Socrate che beve la coppa di cicuta, in Gesù inchiodato alla croce. Non può esserci alcun significato nel massacro degli innocenti, nell’assassinio di sei milioni di ebrei, nella potenziale distruzione nucleare".

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