Guerra Israele-Iran, il grande spavento: cosa è successo a Esfahan

Alessandro Cipolla

19 Aprile 2024 - 16:14

Guerra Israele-Iran: questa mattina c’è stato un attacco israeliano vicino la città iraniana di Esfahan, ma al momento Teheran non ha intenzione di rispondere allontanando così il rischio di un’escalation.

Guerra Israele-Iran, il grande spavento: cosa è successo a Esfahan

Guerra Israele-Iran: è arrivata la tanto temuta risposta dello Stato ebraico al bombardamento subito la scorsa settimana, ma fortunatamente al momento non sembrerebbero esserci rischi di un’escalation bellica.

Alle ore 4.30 di questa mattina Israele ha colpito una base militare poco lontano da Esfahan, in Iran. Durante il raid non sarebbero stati colpiti impianti nucleari, con tutti i siti che sarebbero al sicuro come confermato anche dall’Aiea.

Nei giorni scorsi l’Iran ha dichiarato che avrebbe risposto - anche usando armi mai viste prima - a qualsiasi attacco compiuto da Israele nel proprio territorio, con gli Stati Uniti che sarebbero stati avvertiti da Tel Aviv prima dell’avvio dell’operazione, ma Washington però non avrebbe “approvato la risposta”.

Da qui i timori di una guerra tra Iran e Israele, con Teheran che ha fatto sapere che al momento non risponderà all’attacco subito perché prima vuole capire bene cosa sia successo, con l’esercito israeliano che finora non ha rivendicato la responsabilità dell’operazione.

Guerra Israele-Iran: cosa è successo a Esfahan

Questa mattina siamo andati a un passo da una guerra tra Iran e Israele, con un conflitto del genere che portebbe infiammare non solo il Medio Oriente, ma il mondo intero.

L’attacco in Iran al momento sembrerebbe essere una sorta di sciarada, con la risposta di Israele che si sarebbe limitata al lancio di tre droni - tutti intercettati - verso la base militare di Esfahan che non ha subito danno.

Un’azione più simbolica che bellica che ancora non è stata ammessa dalle forze israeliane, con anche Teheran che sembrerebbe essere cauta in attesa di capire bene cosa realmente sia successo questa notte.

Per Adnkronos questo sarebbe il motivo per cui Israele avrebbe scelto di colpire proprio la zona della base di Esfahan: “Importanti siti nucleari, una grande base aerea e fabbriche associate alla produzione di droni e di altro equipaggiamento militare: è per la presenza di tutte queste strutture che Israele nella notte avrebbe colpito la città. Nell’area di Zedenjan, a sudest della città, si trovano i siti per la conversione dell’uranio, che invece viene arricchito negli impianti di Natanz, nella stessa provincia”.

Come riporta il Corriere della Sera, a Esfahan “i generali iraniani hanno costruito quello che è chiamato bunker fine del mondo, un quartier generale superprotetto da cui dirigere la guerra”.

Per il Jerusalem Post, Israele non si assumerà la responsabilità dell’attacco per ragioni strategiche con anche l’Iran che sta cercando di sminuire l’accaduto il tutto per non provocare una pericolosa escalation.

Non è stato chiarito quale sia il Paese straniero da cui è stato generato l’incidente - si legge in una nota di Teheran -. Non abbiamo ricevuto alcun attacco esterno e non abbiamo in programma ritorsioni da attuare con urgenza”.

Paradossalmente questo attacco così potrebbe aver allontanato lo spettro di una guerra tra Israele e Iran, con entrambi i Paesi che hanno dimostrato al nemico di poter colpire nel loro territorio senza ulteriore spargimento di sangue.

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