Grilli in polvere nella dieta mediterranea: cosa ha deciso l’Europa

Giorgia Bonamoneta

4 Gennaio 2023 - 23:02

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Non mancano le critiche per l’ok dall’Europa per la vendita di prodotti a base di polvere di grillo. Ecco cosa troveremo nei supermercati.

Grilli in polvere nella dieta mediterranea: cosa ha deciso l’Europa

L’Europa ha dato il via libera al commercio dei grilli in polvere. È il terzo insetto approvato in Europa, dopo le tarme della farina e la locusta migratoria. L’ingresso degli insetti nell’alimentazione quotidiana in Italia è ancora poco apprezzata. Secondo un’indagine condotta da Coldiretti il 54% degli italiani è contrario agli insetti in tavola, mentre cresce il numero dei favorevoli (16%). Da convince rimane ancora il 24% della popolazione italiana che si dice indifferente.

Il grillo in polvere era già arrivato in Italia sotto forma diversi tipi di snack, tanto che la commissione europea aveva chiesto nel 2020 all’Autorità europea per la sicurezza alimentare di effettuare una valutazione. Lo scorso 23 marzo l’Efsa ha dichiarato la polvere di grilli sicura.

Non mancano le critiche al prodotto, non soltanto per quanto riguarda l’insetto in sé, ma anche come critica alla dieta italiana. Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera iIaliana ha commentato aspramente la decisione definendolo un gioco in malafede promuoverli (n.d.r. gli insetti) per una dieta sostenibile in alternativa la nostra.

L’Europa dice sì ai grilli in polvere: il terzo insetto approvato

Il 3 gennaio 2023 i grilli in polvere entrano ufficialmente nell’alimentazione europea e quindi anche italiana. In seguito alla richiesta di analisi della sicurezza dei grilli in polvere come alimento, la commissione scientifica ha dato l’ok. Nel testo si legge che l’autorità concluso che il grillo domestico in polvere parzialmente sgrassato è sicuro nelle condizioni d’uso.

La notizia giunge in Italia correlata dalla proposta di utilizzare grilli sulle tavole per un’alimentazione più sostenibile. Questo aspetto ha incontrato diverse critiche, come quella del consigliere delegato di Filiera Italiana. Secondo Scordamaglia promuoverli come “dieta sostenibile” in alternativa a quella italiana è un gioco in malafede. Il presidenti di Filiera Italiana ha aggiunto:

Nessuna riserva, ci mancherebbe altro, per chi voglia assaggiare cibi esotici, lontani dalla nostra cultura, sbagliato e diseducativo, però, presentarli come alimenti sostenibili da scegliere in alternativa alla nostra dieta perché meno impattanti sull’ambiente.

La definisce un’affermazione falsa, perché la dieta italiana ha un basso impatto ambientale. Il discorso di Scordamaglia è piuttosto critico e in conclusione si scontra contro i cibi sintetici o definiti esotici lontani dalla nostra cultura, esaltando invece la qualità, la sicurezza e la sostenibilità dei prodotti italiani.

Va detto che, anche se di basso impatto ambientale rispetto alla produzione francese o di altri paesi, l’alimentazione mediterranea impatta di più di un’alimentazione a base insetti, così come di un’alimentazione vegetariana o vegana. In ogni caso l’una non è un’alternativa all’altra, anzi la farina di grillo potrebbe essere introdotta nella dieta mediterranea come un qualsiasi altro tipo di ingrediente.

Come sarà usata la polvere di grillo? La lista dei cibi

Con l’ok della commissione la polvere di grillo potrebbe essere utilizzata all’interno di ricette per pane, cracker, barrette, biscotti e altri prodotti da forno, ma anche in pasta ripiena, salse e prodotti a base legumi. Si potrebbe trovare il grillo, con chiare dichiarazioni sulla confezione, in pizze, prodotti simili alla carne, polveri per zuppe e bevande simili alla birra.

Infine con la polvere di grillo potrebbe essere possibile anche ricreare dolciumi e altri snack come patatine e quindi soddisfare un ampio mercato.

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