Governo Meloni, oggi si decide: intesa per presidenti Camera e Senato

Alessandro Cipolla

12 Ottobre 2022 - 08:27

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Oggi dovrebbe essere la giornata decisiva per la definizione del governo Meloni: intanto il centrodestra avrebbe raggiunto un accordo per i presidenti di Camera e Senato.

Governo Meloni, oggi si decide: intesa per presidenti Camera e Senato

Per Giorgia Meloni quella di oggi sarà una giornata decisiva per la definizione della sua squadra di governo anche se, come sottolineato ieri dalla leader di Fratelli d’Italia con un pungente tweet di risposta a delle critiche da parte del Pd sul mancato accordo finora per quanto riguarda i ministri, ancora nessun mandato ufficiale le è stato affidato dal presidente Sergio Mattarella visto che le consultazioni inizieranno soltanto dopo l’elezione dei presidenti di Camera e Senato.

Domani infatti sarà il giorno del debutto della nuova legislatura, con il centrodestra che avrebbe trovato un accordo su come gestire l’elezione della seconda e della terza carica più alta dello Stato.

Da quanto si apprende, a Fratelli d’Italia dovrebbe andare la guida del Senato e alla Lega quella della Camera. Con questo scenario appare assai probabile una elezione di Ignazio La Russa a Palazzo Madama e di Riccardo Molinari a Montecitorio.

Ci sono però due incognite. Come riportato da Domani, Riccardo Molinaridovrà comparire davanti ai giudici penali di Torino il 24 novembre per rispondere del reato di aver modificato illecitamente la lista elettorale della Lega, per l’elezione del sindaco di Moncalieri”. Una vicenda che potrebbe compromettere la sua elezione a presidente della Camera.

La seconda invece è che la Lega non avrebbe rinunciato al desiderio di vedere eletto Roberto Calderoli a presidente del Senato. Se così fosse, alla Camera andrebbe un esponente di Fratelli d’Italia.

I grattacapi maggiori per Giorgia Meloni però sono quelli riguardanti i ministri del suo prossimo governo, visto che Matteo Salvini e in particolare Silvio Berlusconi, starebbero avanzando pretese che potrebbero cozzare con l’idea di esecutivo che si è fatta la numero uno di FdI.

Governo Meloni, oggi si decide?

Giorgia Meloni lo ha in qualche modo promesso: entro la giornata di oggi avrebbe delineato quella che sarà la sua squadra di governo ma, al momento, la fumata bianca sarebbe arrivata soltanto per i presidenti di Camera e Senato.

Per quanto riguarda i ministri sarà decisivo il vertice di oggi alla presenza dei tre tenori del centrodestra: Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Un incontro che arriva dopo il faccia a faccia che si è tenuto ieri a Villa Grande tra il leader di Forza Italia e quello della Lega.

I nodi da sciogliere sono sempre i soliti: quale sarà il ruolo di Matteo Salvini, la presenza o meno nel governo della forzista Licia Ronzulli e la scelta del prossimo ministro dell’Economia.

Il toto-ministri

Dopo la serie di rifiuti eccellenti da parte di diversi tecnici, alla fine al Mef potrebbe andare il leghista Giancarlo Giorgetti con Forza Italia che a quel punto otterrebbe gli Esteri dove dovrebbe finire Antonio Tajani.

Silvio Berlusconi però vorrebbe Antonio Tajani allo Sviluppo Economico, con delega alle Telecomunicazioni, oltre a un ministero non solo rappresentativo per Licia Ronzulli: sfumata la Sanità, per l’ex infermiera si potrebbero adesso aprire le porte del Turismo. Giorgia Meloni però sembrerebbe continuare ad avere delle perplessità sulla fedelissima del leader azzurro.

Quanto a Matteo Salvini difficilmente per lui ci sarà un ritorno al Viminale: l’ex ministro si dovrà accontentare più probabilmente delle Infrastrutture, con la Lega che dovrebbe ottenere anche Agricoltura, Pubblica Amministrazione e Disabilità.

Infine c’è l’importante casella della Giustizia. Silvio Berlusconi ha avanzato la candidatura di Elisabetta Casellati, mentre Giorgia Meloni vorrebbe Carlo Nordio come Guardasigilli. Visti i tanti nodi ancora da sciogliere, il sentore è che al centrodestra serviranno ancora diversi giorni prima di arrivare a una fumata bianca sulla squadra di governo.

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