Google inizia a condividere tutti i tuoi messaggi di testo con il tuo datore di lavoro

Alessandro Nuzzo

1 Dicembre 2025 - 19:44

In fase di implementazione la possibilità data ai datori di lavoro di leggere i messaggi inviati dai dispositivi aziendali.

Google inizia a condividere tutti i tuoi messaggi di testo con il tuo datore di lavoro

Negli ultimi giorni si sta riaccendendo il dibattito sulla privacy dopo che sia Microsoft che Google hanno annunciato importanti novità nelle loro tecnologie in grado di modificare il rapporto tra datore di lavoro e dipendenti. Prima ci ha pensato Microsoft, che ha presentato una novità per la sua piattaforma di comunicazione Teams, ora è toccato a Google.

Partendo da Microsoft, è arrivato l’annuncio che da gennaio 2026 i datori di lavoro potranno essere in grado di conoscere l’esatta posizione dei propri dipendenti quando non sono in ufficio. Grazie a una nuova impostazione su Teams, la piattaforma indicherà al datore di lavoro l’esatta posizione del Wi-Fi da cui è connesso il dispositivo del dipendente. L’indicatore di presenza rischia di trasformarsi in una sorta di segnalatore capace di informare i dirigenti su chi è effettivamente in ufficio e chi no. Microsoft ha assicurato che la funzione rimarrà disattivata per impostazione predefinita e che solo gli amministratori potranno attivarla. Nonostante ciò, i timori per la tutela della privacy non si sono affievoliti, alimentando il dibattito sull’uso sempre più invasivo degli strumenti di monitoraggio sul posto di lavoro.

Ora anche Google ha annunciato che è in fase di implementazione sui dispositivi Android una nuova funzione che darà la possibilità ai datori di lavoro di intercettare e scaricare i messaggi che i dipendenti inviano e ricevono sui dispositivi aziendali.

Maggiore controllo sui messaggi inviati dai dispositivi aziendali

Questo significa che i messaggi RCS (Rich Communication Services, un’evoluzione degli SMS che utilizza internet Wi-Fi o dati mobili per l’invio dei messaggi, ndr) o SMS non saranno più privati. Tutto ciò sarà reso possibile grazie all’implementazione di Android RCS Archival sugli smartphone Pixel (prodotti da Google) e altri dispositivi con sistema operativo Android. In questo modo i datori di lavoro potranno intercettare e scaricare le chat RCS sui dispositivi gestiti dall’azienda. Questo nonostante la tanto agognata crittografia end-to-end, che protegge da occhi indiscreti ma non da quelli del proprio capo.

La novità riguarda ovviamente solo i telefoni aziendali, quelli di proprietà dell’azienda affidati ai lavoratori per svolgere la mansione nel migliore dei modi. Google chiarisce che i dipendenti sapranno esattamente quando il datore di lavoro scaricherà, e se lo farà, i messaggi dal proprio dispositivo. «Si tratta di una soluzione affidabile e supportata da Android per l’archiviazione dei messaggi, retrocompatibile anche con SMS e MMS. I dipendenti visualizzeranno una notifica chiara sul proprio dispositivo ogni volta che la funzione di archiviazione è attiva», si legge nell’annuncio di Mountain View.

E così improvvisamente il vantaggio di avere un dispositivo aziendale non è più così tale, dato che i datori di lavoro potranno avere controllo su ciò che un dipendente fa con il cellulare di lavoro. Anche in questo caso le polemiche per la privacy non mancano. Sia la novità proposta da Microsoft che questa di Google sono viste come strumenti di controllo sui dipendenti, anche se i colossi della tecnologia non le considerano tali ma vedono queste funzioni solo come un modo per garantire maggiore trasparenza sull’operato dei lavoratori.

Iscriviti a Money.it