Gasolio agricolo, ok al rinnovo del credito d’imposta

Caterina Gastaldi

1 Settembre 2022 - 17:30

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Il rinnovo per il credito d’imposta del gasolio agricolo è stato ufficializzato lo scorso agosto: ecco cosa prevede.

Gasolio agricolo, ok al rinnovo del credito d’imposta

Con il rinnovo del credito d’imposta per il terzo trimestre del 2022 riguardante il gasolio agricolo previsto dal decreto “Aiuti Bis”, è stato prorogato il credito del valore del 20% sull’acquisto di gasolio per alimentare i trattori e altri macchinari simili necessari per il lavoro nei campi, stalle, oltre che per le barche da pesca. Questa manovra straordinaria ha lo scopo di aiutare i professionisti del settore in un periodo particolarmente complicato.

Il credito può essere utilizzato solo in modalità di compensazione, come previsto ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, e sarà utilizzabile entro la fine di quest’anno. Di seguito quindi tutte le informazioni relative al rinnovo, scadenze, e modalità di utilizzo.

Credito d’imposta per carburanti, chi può richiederlo

Il credito d’imposta, dal valore del 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante effettuato durante il terzo trimestre di quest’anno entro i limiti stabiliti per gli aiuti di Stato, è una misura straordinaria riservata alle imprese esercenti che si occupano del settore agricolo e della pesca. Nello specifico è riconosciuto per il gasolio utilizzato:

  • dai mezzi impiegati nelle attività di agricoltura, come possono essere i trattori;
  • dai mezzi per le attività di pesca, quindi le barche impiegate a questo scopo.

Questa manovra, a livello nazionale, ha due scopi: evitare l’aumento eccessivo dei costi riguardanti i prodotti delle due attività in questione, e sostenere l’agricoltura e la pesca) in un periodo di particolare delicatezza, essendo state colpite sia dai rincari conseguenti la guerra mossa all’Ucraina dalla Russia, sia gli effetti sempre più aggressivi e distruttivi del cambiamento climatico e la conseguente siccità.

Il contributo straordinario non concorre né alla formazione del reddito d’impresa, né della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive, ed è inoltre cumulabile con altre agevolazioni simili (quindi che abbiano in oggetto i medesimi costi). Questo è possibile solo ed esclusivamente a patto che il cumulo delle agevolazioni non porti a un superamento dei costi sostenuti.

Come si utilizza

Il credito d’imposta è utilizzabile solo in modalità di compensazione, attraverso la compilazione del modello F24 con tutti i dati richiesti. Sarà anche necessario avere con sé le fatture di acquisto, così da poter comprovare l’onere sostenuto e quindi il valore del credito d’imposta spettante.

Per poter richiedere il credito e utilizzarlo, il modello F24 dovrà essere compilato in ogni sua parte e presentato solo ed esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Qualsiasi altra modalità non verrà accettata. La compilazione prevede l’utilizzo dell’apposito codice tributo istituito.

Il modello F24 dovrà essere compilato nella seguente modalità:

  • nel campo “anno di riferimento”, bisognerà inserire l’anno in cui è stata sostenuta la spesa, ovvero il 2022, in modalità AAAA, quindi per intero;
  • il codice tributo dovrà essere esposto nella sezione “erario”, all’interno della colonna «importi a credito compensati» per poter recuperare l’importo;
  • nel caso in cui il contribuente procedesse con il riversamento dell’agevolazione, come nei casi di errori di calcolo per eccesso nel momento della compensazione, il codice tributo dovrà essere inserito nel campo «importi a debito versati».

Le scadenze

Il credito d’imposta relativo all’acquisto di carburanti agricoli e impiegati nella pesca potrà essere utilizzato solo entro la fine di quest’anno. Superato il 31 dicembre 2022 quindi non si potrà più utilizzare e presentare il modello F24 per richiederlo.

Questa stessa scadenza è valida anche per il precedente credito d’imposta. Sarà quindi importante ricordarsi di richiederlo entro questo termine, così da poter rientrare in parte delle spese.

È anche ammessa la cessione del credito d’imposta a terzi, ma solo ed esclusivamente per intero. Non si potrà quindi scegliere di concedere una parte del proprio credito d’imposta a più realtà differenti, bisognerà scegliere un unico beneficiario.

Differenze tra gasolio agricolo e normale

Di per sé non esiste una differenza sostanziale nella composizione del gasolio utilizzato in agricoltura (e quindi agricolo) con quello normalmente acquistato per uso quotidiano dagli automobilisti.

La differenza, infatti, è nel prezzo. Siccome al settore agricolo sono riservate alcune agevolazioni fiscali, sono previste accise più basse per i carburanti utilizzati a questo scopo.

Questa scelta è legata alla necessità di abbassare i costi di produzione, potendo quindi non solo sostenere il settore in questione, ma anche contenendo i prezzi dei prodotti ed evitando un innalzamento della spesa per i futuri acquirenti. Il prezzo più basso dei carburanti agricoli, a differenza del credito d’imposta, è una misura ordinaria, quindi non è prevista una scadenza.

Chiaramente, nel momento in cui questo venisse acquistato come «carburante per scopi agricoli», per poi venire utilizzato in altri modi, si potrà incorrere in sanzioni, ed è anche punibile con un periodo di reclusione che può andare da un minimo di sei mesi, fino a un massimo di tre anni.

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