Gas, il piano del governo per evitare i razionamenti: le nuove regole per salvare il prossimo inverno

Stefano Rizzuti

13 Aprile 2023 - 12:50

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L’inverno appena passato è andato bene sul fronte del gas, ma il governo sa di doversi muoversi subito per evitare eventuali razionamenti nel 2023/2024: cosa verrà fatto, a partire dagli stoccaggi?

Gas, il piano del governo per evitare i razionamenti: le nuove regole per salvare il prossimo inverno

L’inverno appena terminato è andato molto meglio del previsto: le temperature più miti e la conseguente riduzione dei consumi hanno evitato i razionamenti e gli stoccaggi sono rimasti pieni molto più del previsto (oltre la metà, spiega il ministro Pichetto Fratin). Sul fronte del gas l’Italia si è salvata.

A preoccupare, però, è l’inverno 2023/2024, quello che tutti gli esperti hanno sempre ritenuto più complicato. Le cose sono andate meglio del previsto e questo fa ben sperare per il prossimo anno, anche grazie alle riserve di gas oggi a disposizione. Ma il governo sa di dover fare anche altro e di dover programmare sia sul fronte delle forniture che degli stoccaggi.

L’obiettivo è quello di arrivare preparati all’inverno e poter quindi evitare razionamenti o qualsiasi forma di riduzione forzata dei consumi. Anche se resta l’obiettivo Ue già fissato per quest’anno e che ha aiutato a garantire gli stoccaggi pieni alla fine dell’inverno. Cosa ha deciso l’esecutivo in vista dei prossimi mesi?

Il decreto sulle forniture di gas

Vediamo cosa prevede il decreto firmato dal ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, e come cambieranno le forniture in vista del prossimo inverno. Da una parte l’esecutivo vuole allocare in via prioritaria ai clienti civili oltre 7,8 miliardi di metri cubi di gas di spazio da stoccaggio, come riporta Il Sole 24 Ore. Soprattutto nei mesi più freddi, quelli di gennaio e febbraio. A questo si aggiungerebbero 5,4 miliardi di metri cubi che gli operatori dovranno fornire per garantire maggiore flessibilità.

Inoltre si punta alla possibilità di inserire gas in controflusso, ovvero durante la fase di erogazione, e di esercitare in sovrimpressione per aumentare i volumi di gas da movimentare nei depositi.

Gli stoccaggi di gas: bastano per evitare i razionamenti?

La prima rassicurazione sul prossimo inverno arriva dal fronte degli stoccaggi. Il grado di riempimento è intorno al 60%, con oltre 5 miliardi di metri cubi di gas nei depositi. Dati molto più alti rispetto a quelli del 2022. E che fanno guardare con fiducia ai prossimi mesi, quando - con il caldo - sarà possibile riempire nuovamente gli stoccaggi e arrivare all’autunno con un riempimento quanto più possibile vicino al 100%.

Il decreto del ministero dell’Ambiente, inoltre, prevede che le giacenze di gas derivanti dal servizio di riempimento di ultima istanza sono assegnati a Snam e al Gse con condizioni economiche già stabilite dall’Autorità. In caso di emergenze, si prevede il monitoraggio dell’andamento settimanale della capacità di stoccaggio per poter mettere in campo eventuali contromisure e diversificare i servizi.

Snam, inoltre, potrà continuare a predisporre il servizio di collegamento tramite navi spola tra l’impianto di Panigaglia e quelli nel Mediterraneo, a partire da quelli spagnoli. Infine, Snam ha avviato anche la procedura per conferire la capacità residua al rigassificatore di Piombino. Così facendo la speranza è che il gas non manchi e che, grazie agli stoccaggi, non sia necessario ricorrere a una riduzione dei consumi.

I prezzi del gas nei prossimi mesi

Da Snam arrivano anche i livelli fissati dal ministero andando a conferire la capacità di stoccaggio per il nuovo anno termico. I prezzi, a causa della giacenza elevata negli stoccaggi, sono su un livello medio di aggiudicazione di 6 euro al megawattora, ovvero il doppio della tariffa regolata. Questo fa pensare che potrebbero arrivare nuove riduzioni dei prezzi estivi rispetto all’inverno.

Sul prezzo del gas, però, arrivano previsioni contrastanti: alcune sono molto meno positive. Il presidente dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), Stefano Besseghini, in audizione in commissione Finanze alla Camera dice di attendersi quotazioni in rialzo per il terzo e il quarto trimestre. I prezzi del gas salirebbero del 5% e poi del 15%, secondo queste previsioni.

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