In Francia vogliono vietare la bandiera italiana (e tante altre)

Ilena D’Errico

30 Settembre 2025 - 20:22

La Francia vuole vietare moltissime bandiere, compresa quella italiana. Ecco perché.

In Francia vogliono vietare la bandiera italiana (e tante altre)

Globalizzazione è la parola del secolo, seguita da inclusione, integrazione e intercultura. Un contesto che paradossalmente favorisce, almeno in alcuni contesti, una spinta patriottica fondata su timori di vario genere. Si va dalla tutela dell’identità alla capacità di dirigere il Paese, che portano sempre più nazioni ad adottare misure controcorrente nel tentativo di preservare i simboli istituzionali. Ad oggi sono ancora le bandiere l’emblema principale di ogni Stato, issate per celebrare la patria ma anche per evidenziare i rapporti diplomatici e la situazione politica. Così, alcuni Paesi stanno cominciando ad applicare delle restrizioni anche per le bandiere esposte negli edifici istituzionali o comunque pubblici, complice un contesto internazionale a dir poco delicato. La Danimarca ha già deciso quali bandiere sono ammesse e quali invece vietate, dando un nuovo esempio in Europa. Adesso anche la Francia vuole vietare molte bandiere, compresa quella italiana, per difendere il tricolore parigino. Al momento si tratta soltanto di una proposta, ma si può ben immaginare che caos ha scatenato nel Paese, destinato soltanto a crescere ora che la notizia si sparge anche nel resto dell’Unione europea.

La Francia vuole vietare le bandiere straniere

La senatrice Sylviane Noël ha avanzato un disegno di legge volto a vietare l’esposizione delle bandiere straniere in tutti gli edifici pubblici. Secondo questa proposta, l’unica bandiera nazionale ammessa sarà quella francese. Presumibilmente, saranno mantenute le bandiere dell’Unione europea e della Nato, senza eccezioni per quelle estere. Si tratta di un’iniziativa piuttosto forte ed è decisamente presto per provare a capire che percorso prenderà. Non si sa nemmeno quando il testo del disegno di legge sarà esaminato, perciò non resta che monitorare l’andamento. La proposta, comunque, non lascia spazio a dubbi sull’effettiva ragione che ha spinto in questa direzione:

La bandiera tricolore appartiene a tutti i francesi. Non è né una bandiera di parte né un simbolo congiunturale. Incarna l’unità repubblicana e il legame indissolubile tra lo Stato e i cittadini. In un momento in cui alcuni stanno cercando di strumentalizzare i frontoni dei municipi, è nostra responsabilità ricordare che questi luoghi devono rimanere spazi neutri, unificanti che rispettino la Costituzione.

Nel testo viene fatto così un esplicito riferimento alla strumentalizzazione dell’immagine degli edifici pubblici, richiamando nient’affatto velatamente la recente controversia sulla bandiera palestinese.

Il vero motivo dietro al divieto

Bisogna sapere che il 23 settembre ben 86 municipi francesi hanno deciso di issare la bandiera palestinese celebrando il riconoscimento dello Stato mediorientale, causando un forte trambusto nel Paese. Non tutta la Francia ha appoggiato questa scelta, tanto che persino parte della politica ha provato a bloccarla. È stato persino chiesto ai prefetti di vietare l’esposizione del vessillo palestinese per preservare la neutralità del servizio pubblico e rispettare la competenza esclusiva dello Stato in politica estera, ma anche evitare di compromettere l’ordine pubblico. Il prefetto dell’Isère, Catherine Séguin, ha effettivamente ottenuto la rimozione della bandiera palestinese, minacciando il sindaco di un contenzioso legale. Questo è l’accaduto anche se nessuna norma francese vieta esplicitamente l’esposizione di bandiere straniere, né tanto meno impone in via unica il tricolore francese. Il vuoto normativo sui vessilli fuori dagli edifici pubblici ha lasciato però spazio a netti contrasti giurisprudenziali, lasciando la materia nel caos. Un disordine che potrebbe essere colmato dal nuovo disegno di legge, che si propone di:

sancire nel codice generale delle autorità locali l’obbligo uniforme di apporre in modo permanente la bandiera tricolore sul frontone dei municipi e di vietare categoricamente la presenza di qualsiasi altra bandiera, ad eccezione della bandiera europea.

Il dibattito sulla bandiera palestinese ha evidentemente spostato l’attenzione sul tema, che comunque negli ultimi tempi è di grande interesse per molti Stati. Se non direttamente sulla bandiera, i contrasti relativi all’identità nazionale e al patriottismo sono sono all’ordine del giorno, anche a causa delle paure generate dalle tensioni globali.

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