Forex, tutto come previsto prima dell’inflazione americana

David Pascucci

14 Febbraio 2023 - 12:14

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Oggi l’inflazione americana in uscita alle 14:30, per il momento i mercati si muovono come previsto.

Forex, tutto come previsto prima dell’inflazione americana

I mercati attendono i dati provenienti dagli Usa con l’inflazione, il market mover per eccellenza dei mercati da più di un anno a questa parte. Il dato è previsto in calo di uno 0,3%, dal 6,5% del dato precedente al 6,2%, quindi un dato al ribasso così come quello atteso per domani per l’inflazione in UK, prevista in calo anch’essa dello 0,3% dal 10,5% al 10,2%.

Nel frattempo i mercati si stanno muovendo come previsto ieri, ossia con un EurUsd che nel frattempo è tornato sopra 1,0750 proprio stamani e GbpUsd che si è riportato con forza sopra area 1,21. In pratica i movimenti preparatori si sono esauditi perfettamente almeno per il momento e non escludiamo il raggiungimento dei target di movimento su base settimanale già dalla giornata di oggi, quando durante l’uscita dei dati sull’inflazione vedremo quasi sicuramente un aumento della volatilità utile a portare i mercati su livelli interessanti.

Per il momento quindi vediamo dei mercati che si stanno preparando a movimenti importanti ma, allo stesso tempo, dobbiamo fare degli appunti circa l’andamento di questa inflazione che al momento sembra stentare a scendere come dovrebbe. Vediamo insieme cosa si dice rispetto a questi dati per poi analizzare i livelli tecnici sui vari mercati.

Inflazione che scende poco? Tassi ancora in aumento?

Si palesano i timori circa un ribasso di piccola entità sull’inflazione Usa, un pericolo che alcuni operatori avevano già messo in conto durante l’ultimo rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed. In pratica alcuni operatori professionali hanno parlato di un’inflazione che potrebbe addirittura salire di nuovo nel corso dei prossimi mesi, questo perché abbiamo un mercato del lavoro ancora tonico dovuto alla nuova liquidità immessa nel sistema finanziario nel periodo post-pandemia, pertanto abbiamo un’inflazione che potrebbe stabilizzarsi su livelli ancora di molto superiori ai target previsti dalle banche centrali.

Questa situazione metterebbe in difficoltà le banche centrali che si troverebbero costrette ad aumentare di nuovo i tassi di interesse al fine di portare l’economia a un rallentamento utile ad abbassare l’inflazione. Consideriamo il fatto che negli ultimi mesi abbiamo visto dei cali dell’inflazione americana del ritmo di mezzo punto percentuale al mese mentre già da questo mese vediamo un rallentamento allo 0,3%, cosa inusuale considerando che sull’economia adesso gravano dei tassi molto alti.

Vedendo anche le aspettative di rialzo dei tassi di interesse del CME, possiamo notare come nell’ultima settimana abbiamo visto un aumento delle probabilità di vedere un aumento dei tassi dello 0,5% nel corso della prossima riunione di politica monetaria. Le banche centrali si ritroveranno quindi ad affrontare questo problema, un problema che già è palese negli Uk dove l’inflazione rimane molto alta e ben al di sopra del 10% oramai da diverso tempo. Questi tassi alti, prima o poi, dovranno avere un’incidenza importante nel lungo periodo, pertanto le banche centrali alzeranno i tassi fino a che non vedranno una diminuzione consistente dell’inflazione.

Questo porta, come detto in articoli passati, a un aumento del tasso di disoccupazione, un aumento che per il momento non vediamo e che sarebbe comunque in linea con le regole base di macroeconomia della curva di Phillips che appunto prevede un aumento del tasso di disoccupazione al diminuire dell’inflazione. In merito a ciò i mercati non stanno osservando solamente l’inflazione, bensì stanno mettendo in relazione inflazione, tassi di interesse e disoccupazione.

Situazione tecnica

Sul Forex vediamo EurUsd e GbpUsd che sembrano essere carichi al rialzo per la giornata di oggi, pertanto sarà probabile vedere ulteriori allunghi al rialzo proprio di questi cambi. EurUsd potrebbe riportarsi verso 1,08 mentre GbpUsd potrebbe tentare l’allungo verso 1,2250. UsdJpy, come detto ieri, potrebbe tentare l’allungo ribassista verso i 131. I mercati azionari spingono ancora al rialzo con un Nasdaq che sembra voler tornare verso i 12750 e oltre mentre i mercati europei continuano una forsennata corsa al rialzo.

Attenzione però alle dinamiche settimanale dei singoli indici, in quanto sul Ftse Mib troviamo un’eccezione statistica rappresentata da ben 6 candele consecutive al rialzo che potrebbero dare un leggero stop a questa salita veramente forte, soprattutto se consideriamo che ci troviamo su dei livelli molto importanti nel lungo periodo che fanno capo ai massimi visti tra fine 2021 e inizio 2022, livelli dai quali è partito il movimento ribassista che ha dato vita ai minimi visti qualche mese fa.

EurUsd grafico daily EurUsd grafico daily Grafico giornaliero di EurUsd con area 1,08 evidenziata come possibile target di movimento rialzista attuale

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