Focus sulle banche italiane nel prossimo appuntamento de «Il lunedì del Mago»

Mattia Prando

02/07/2019

03/07/2019 - 09:20

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Tony Cioli Puviani animerà il prossimo webinar di live trading con Vontobel, trasmesso gratuitamente sul canale YouTube di Money.it. Abbiamo chiesto al protagonista del seminario online di anticipare uno degli argomenti che verranno trattati

Focus sulle banche italiane nel prossimo appuntamento de «Il lunedì del Mago»

Dopo il successo dei webinar precedenti, il prossimo lunedì 8 giugno si terrà il consueto appuntamento de “Il lunedì del Mago”. Protagonista il trader Tony Cioli Puviani, che si cimenterà nell’operatività live con i certificati di Vontobel.

L’evento gratuito verrà trasmesso in diretta sul canale YouTube di Money.it dalle ore 11:00. Per partecipare, basterà cliccare su questo link.

Abbiamo intervistato il protagonista del webinar per avere un’anticipazione sui temi che verranno trattati nel corso del seminario online.

Oltre all’operatività live con i certificati Vontobel, quale sarà uno degli argomenti trattati nel webinar?

Le Borse mondiali hanno aperto il secondo semestre 2019 all’insegna dell’euforia, grazie alla tregua sul fronte commerciale tra Usa e Cina stipulata nel corso del G-20 di Osaka. Questi rialzi hanno portato il principale listino statunitense, l’S&P 500, a segnare nuovi massimi storici a 2.978 punti. In questo quadro, il Dax ha segnato i nuovi top dell’anno, a 12.619,6797 punti.
L’Italia invece rimane indietro, e sarà questo uno dei punti che andrò ad approfondire lunedì prossimo. Anche se non si considerasse l’impatto sul FTSE Mib del flusso cedolare, pari a circa 600 punti, il paniere milanese non sarebbe stato in grado di aggiornare i suoi top annuali. La situazione appare ancora più strana se si considera il fatto che le tensioni tra UE e il Governo Conte, relativamente alla procedura di infrazione, stanno diminuendo.
È da rilevare inoltre come vi sia un rally del future sul BTp a 10 anni, che sposta i rendimenti del titolo di Stato ben al di sotto del 2%. Malgrado la contestuale forza del Bund, lo spread tra la carta italiana e quella tedesca è sceso fino a 220 punti base. Rimango dunque perplesso sull’evoluzione del nostro listino, che appare non comprato.

Qual è il motivo di questa fiacchezza del FTSE Mib?

Appare chiaro come sia il comparto bancario a zavorrare il nostro listino. Il protrarsi a tempo indeterminato di tutte le Banche centrali, crea l’aspettativa di un’ormai remota normalizzazione dei tassi. Gli istituti bancari del Belpaese, pur favoriti dall’apprezzamento degli asset detenuti in portafoglio (come i bond governativi italiani) lasciano molte perplessità su quello che è il loro core business, ossia l’intermediazione del credito. Il contesto attuale dei tassi a 0 (se non negativi), dà alla speculazione l’idea che queste banche non abbiano la possibilità di creare degli utili importanti dalla loro gestione caratteristica. Per il FTSE Mib, che è considerato un listino banco-centrico, le prospettive non sono positive: qualora gli eventi che per ora sembrano essere favorevoli dovessero diventare avversi, si potrebbe assistere ad un sell-off di una certa importanza, con l’indice che potrebbe portarsi fino a quota 21.000 punti.

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