Flat tax per i super ricchi stranieri a patto che investano in Btp

Patrizia Del Pidio

11 Settembre 2025 - 08:42

Si sta pensando di porre dei paletti nell’applicazione della flat tax per i Paperoni esteri che si trasferiscono in Italia e limitarla solo a chi investe. Vediamo la proprosta.

Flat tax per i super ricchi stranieri a patto che investano in Btp

Tassazione agevolata per gli stranieri che si trasferiscono in Italia, ma la norma potrebbe subire delle variazioni. Nella prossima Legge di Bilancio potrebbe essere inserita un’ipotesi che limiti la tassazione agevolata solo ai super ricchi stranieri che investano nell’economia italiana.

La proposta è stata anticipata dal capogruppo della Lega in commissione Finanza, Giulio Centemero che ha annunciato che si è in procinto di lavorare a correttivi per il regime fiscale dei Paperoni esteri che si trasferiscono in Italia.

Che tasse pagano attualmente i super ricchi che si trasferiscono?

Attualmente per i Paperoni che si trasferiscono in Italia pagano una tassa forfettaria di 200.000 euro sui redditi prodotti all’estero. Se si vuole estendere l’agevolazione anche a familiari è previsto il versamento di ulteriori 25.000 euro per ogni familiare.

Il problema principale che è emerso dalla norma è che non porta un reale beneficio economico al Fisco italiano. Nel nostro Paese è in vigore dal 2017 la cosiddetta norma «CR7», quella che ha permesso a Cristiano Ronaldo di passare alla Juventus e trasferirsi in Italia pagando una flat tax sui redditi prodotti all’estero (allora il forfait da versare era fissato a 100.000 euro).

Nel 2025, grazie alla modifica apportata dalla Legge di Bilancio 2025 la tassa piatta da versare è passata a 200.000 euro. Il regime agevolato è destinato a chi non è stato residente in Italia per almeno nove degli ultimi dieci anni e si applica solo sui redditi provenienti dall’estero.

Nonostante nel 2025 la tassa è stata raddoppiata, per i Paperoni esteri il nostro Paese rimane estremamente conveniente dal punto di vista fiscale, visto che la flat tax è applicata per 15 anni. Il sistema si applica a interessi di obbligazioni, dividenti da partecipazioni azionarie, successioni e donazioni.

L’Italia, però, non ha mai previsto condizioni per l’applicazione dell’agevolazione, se non quella di trasferire la propria residenza. Questo ha fatto in modo che la misura servisse soltanto a garantire presenze «illustri» nel territorio nazionale senza una reale convenienza.

Il vincolo dell’investimento

Tra il 2018 e il 2023 si sono trasferiti in Italia 4.500 soggetti con reddito altissimo. La corsa al nostro Paese non si è arrestata neanche nell’ultimo biennio e solo quest’anno la stima parla di altri 3.600 Paperoni che si trasferiranno portando con sè un patrimonio di circa 21 miliardi di dollari.

Rimodulare la flat tax appare ora indispensabile. Pagare soltanto 200.000 euro sui redditi provenienti dall’estero ha attirato e continua ad attirare super ricchi (basti pensare che l’Italia rappresenta la terza meta per chi fugge dal fisco del proprio Paese di origine).

La proposta ora avanzata, però, vincolerebbe l’applicazione della tassa piatta solo a chi effettua investimenti entro una soglia stabilita nell’economia reale del Paese: azioni in società con sede in Italia, quote di organismi di investimento collettivo, startup, fondazioni, associazioni o Btp.

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