Alitalia, sbloccati partner internazionali: cosa accade

Ludovica Ranaldi

13/02/2019

13/02/2019 - 22:09

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Dopo i rumors della giornata arrivano notizie definitive su Alitalia e la possibilità di avviare le trattative con Delta Air Lines ed EasyJet da parte delle Ferrovie dello Stato.

Alitalia, sbloccati partner internazionali: cosa accade

Si è concluso il Consiglio di Amministrazione delle Ferrovie dello Stato riunitosi a Palazzo Chigi per discutere sul futuro di Alitalia. In particolare nell’incontro bisognava stabilire quale partner internazionale fosse idoneo per l’opera di salvataggio e avviare le trattative.

I tempi stringono, entro marzo 2019 è necessario trovare un accordo. Questo perché le perdite sono enormi, circa 2 milioni di euro al giorno.

Alitalia, chi sono i partner industriali

C’è stata molta attesa sull’esito delle Ferrovie delle Stato Italiane. Dopo i rumors, l’operazione salvataggio di Alitalia sembra vicina anche ancora aleggia qualche dubbio.

Si è concluso il Consiglio di Amministrazione FS a Palazzo Chigi che ha visto la partecipazione del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, del Vicepresidente Luigi Di Maio e del Ministro dell’Economia Giovanni Tria. L’obiettivo della riunione era quella di scegliere il partner internazionale per dare forma al Piano della nuova Alitalia.

Tra le compagnie aree che si erano dimostrate interessate a entrare nel business c’erano Delta Air Lines ed EasyJet, mentre un punto interrogativo aleggiava su Lufthansa.

Durante l’incontro le Ferrovie dello Stato hanno dato il via libera per avviare le trattative con le sopracitate compagnie aeree fatta eccezione per Lufthansa che mira a una realtà snellita con 3 mila tagli nel personale. Una situazione non accettabile per Alitalia i cui dipendenti sono stati dimezzati in ben due occasioni fino ad arrivare a circa 11.500 addetti.

Tuttavia è stato posto un freno. Infatti una nota della Presidenza del Consiglio afferma:

si è convenuta la disponibilità del governo di partecipare alla costituzione della nuova Alitalia, tramite il Mef, a condizione della sostenibilità del piano industriale e in conformità con la normativa europea

La conferma della trattativa arriva anche da EasyJet ricordando l’interesse manifestato nell’ottobre 2018 per un’Alitalia ristrutturata.

Urgente accordo: troppe perdite

Dopo giorni di incertezze il governo ha dato il via libera per entrare nel salvataggio di Alitalia, ma soprattutto ha stabilito che Delta Air Lines ed EasyJet saranno i partner industriali.

Dunque si sono iniziati a delineare gli elementi per il Piano di nuova Alitalia, ma ora è il momento di spingere per trovare un accordo definitivo perché sono state stimate perdite enormi. La deadline è stata fissata a marzo 2019.

Il sentire comune è che meno si aspetta, meno saranno le uscite e maggiore sarà il potere contrattuale del governo.

Solo in questo trimestre le perdite di Alitalia sono stati di circa 2 milioni di euro al giorno, senza considerare che l’anno scorso la cifra è ammontata a circa 500 milioni di euro. Il docente di Economia dei Trasporti alla Bicocca, Andrea Giuricin, aggiunge che ci vorranno 2 miliardi di euro per rilanciare a dovere la nota compagnia aerea:

più passa il tempo, inferiore è il potere contrattuale del governo, si sono persi due anni e si è bruciato il prestito ponte

Nel frattempo è molto atteso l’incontro di domani al Mise tra i sindacati e Luigi Di Maio soprattutto per trattare della problematica degli esuberi. Il leader Cgil, Maurizio Landini, auspica che si riesca ad avere risposte pratiche e precise sulla tipologia di accordo che si intende firmare e quali sono le progettualità.

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