Ferrero non ha finito, ecco quale grande azienda può comprare

Ilena D’Errico

12 Luglio 2025 - 16:35

Ferrero non arresta la crescita neanche di un millimetro. Ecco quale azienda può comprare a breve.

Ferrero non ha finito, ecco quale grande azienda può comprare

Ferrero non ha finito. Ha appena trovato un accordo per l’acquisizione di Kellogg’s negli Stati Uniti, un acquisto da 3,1 miliardi di dollari, e già è pronta a concludere un’altra maxi-operazione. Il colosso dolciario italiano, alle prese con un massiccio piano di ingrandimento, punta ora al francese Cpk (Carambar poulain krema).

A renderlo noto è Eurazeo, il fondo d’investimento francese pronto a consegnare Cpk a Ferrara Candy, la società americana controllata dal gruppo Ferrero. La conclusione del passaggio è attesa per la fine del 2025, essendo subordinata all’approvazione dell’Antitrust. Si consolida così la strategia di espansione di Ferrero, che si allarga anche in Francia e amplia ulteriormente la propria offerta, sempre più centrale nel mercato globale.

L’inarrestabile crescita di Ferrero

Oggi Ferrero, che vende prodotti in tutto il mondo, porta avanti senza sosta l’espansione in Nord America e in Europa. Un’eccellenza italiana che fattura miliardi e miliardi di euro, partita dal piccolo in provincia di Cuneo, e non accenna a rallentare. Visto che Ferrero ha annunciato il piano di ingrandimento non bisognerebbe stupirsi troppo dei risultati ottenuti, per i quali probabilmente si è solo all’inizio. Un’azienda che ha superato guerra, calamità naturali, lutti e difficoltà non solo resistendo, ma continuando a crescere sempre di più.

Dalla Pasta Gianduja a 600 lire al chilo del dopoguerra ne è stata fatta di strada, ma sempre contando sui valori della famiglia, sulla determinazione, sull’equilibrio tra tradizione e innovazione. Oggi Ferrero vende prodotti, con un catalogo infinito, quasi in ogni parte del globo e con la stessa perseveranza di sempre si estende in ogni dove.

L’espansione internazionale di Ferrero non è certo iniziata oggi, visto che negli ultimi anni si sono susseguite numerose operazioni, con picchi come Nestlé e Delacre. La strategia di fondo è semplice ma funzionale: rafforzare la propria presenza nei mercati internazionali e diversificare il portafoglio prodotti, risollevando al contempo aziende in difficoltà che beneficiano della solidità e delle rosee prospettive del marchio.

Ferrero compra Kellogg’s e pianta i piedi in Nord America

Con l’acquisizione di WK Kellogg, Ferrero aggiunge all’offerta dolciaria anche il settore dei cereali da colazione, con linee iconiche come Corn Flakes, Froot Loops, Rice Krispies e All-Bran. Una vera e propria boccata d’aria fresca per la società, indipendente dal gruppo Kellogg’s dal 2023, messa a dura prova dal debito di mezzo miliardo di euro e dalla diminuzione dei guadagni. L’acquisto di Ferrero, che comprende produzione, marketing e distribuzione dei prodotti, è una vincita per tutti. Gary Pilnick, presidente e amministratore delegato di WK Kellogg Co, ha commentato così l’operazione:

Riteniamo che questa operazione generi il massimo valore per i nostri azionisti e consenta a WK Kellogg Co di scrivere il prossimo capitolo della nostra lunga storia.

Tra le due aziende, difatto, sono molte le similitudini, dalle umili origini alla forte appartenenza locale. Una vera e propria win-win, che rafforza la presenza di Ferrero negli Stati Uniti, in Canada e nei Caraibi.

Alla conquista dell’Europa

Ferrero non si accontenta del Nord America. Nella strategia di espansione c’è anche l’Europa, in cui ha già una posizione del tutto invidiabile. Come anticipato, rientra in quest’ottica l’acquisizione della francese Cpk, a capo di marchi storici come Carambar, le caramelle Krema e il cioccolato Poulain. Caramelle, cioccolato al latte e dolciumi che dovrebbero passare a Ferrero nell’ultimo quadrimestre del 2025. Manca soltanto l’approvazione dell’Antitrust per concludere il passaggio, che vede già l’entusiasmo anche del gruppo francese, nato nel 2017 con l’acquisizione di 14 marchi dal gruppo americano Mondelez e poi ampliato nel 2018 con la fusione con la società Lamy Lutti. Tre stabilimenti produttivi, un laboratorio e oltre 900 dipendenti in Francia che si avvicinano ora a una crescita di respiro globale grazie al passaggio da Eurazeo, che detiene una “larga maggioranza”.

Iscriviti a Money.it

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.