Dal caro-lettino ai panini da 12 euro, ma anche piacevoli sorprese. Il resoconto di 2 giorni nel capoluogo partenopeo
Ferragosto, sono a Napoli nella mia città. E’ il secondo anno di seguito che faccio questa scelta: la città vuota si apprezza meglio, soprattutto per chi come me lavora a Milano. Sono partito ad inizio settimana dopo aver messo poche cose in valigia e chiuso casa. Ho avuto parecchi dubbi se portare con me gli strumenti ritenuti indispensabili per le nostre vite attuali: computer e cellulare.
Alla fine con rammarico li ho caricati nello zaino. Mentre chiudevo la cerniera, istintivamente ho pensato a qualche giorno prima, quando ho dovuto compilare a mano un modulo per la richiesta di una nuova carta di credito. Avevo difficoltà già ad impugnare la penna. Ho riletto le cose che avevo scritto, la calligrafia era oscena. Lettere di dimensioni diverse, con le consonanti irriconoscibili e le vocali soffocate o enormemente panciute. Sembrava la scrittura di un neonato alle prime armi. Sono rimasto basito, poi le richieste del cassiere mi hanno ridestato. Questo è il resoconto dei primi due giorni passati nella mia città natale.
Primo giorno: arrivo a Napoli
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