L’ora solare quest’anno ha fretta. Arriva il nuovo orario invernale che ci obbliga a spostare indietro le lancette. Ecco la data ufficiale.
Nonostante le continue polemiche, il cambio dell’ora è ufficiale anche quest’anno. Anzi, per il 2025 l’ora solare torna addirittura in anticipo rispetto all’ultimo periodo, anche se nessuna regola è stata cambiata. Molto presto bisognerà spostare le lancette e adattarsi al nuovo orario, che potrebbe causare qualche disagio. Nulla di preoccupante, ma bisogna dare il tempo al nostro corpo di adattarsi a nuovi ritmi, magari adottando qualche accorgimento per preservare il nostro benessere. Prima di tutto, però, bisogna ricordarsi del cambio orario.
Arriva il nuovo orario invernale
Il nuovo orario invernale è alle porte. Il cambio dell’ora dovrà avvenire proprio questa notte, tra il 25 e il 26 ottobre 2025. Come di consueto, quando le lancette toccheranno le ore 03:00 sarà necessario spostarle indietro fino alle 02:00, così che per una notte ci sarà un’ora in più a disposizione. Molti troveranno precoce questo cambio orario rispetto agli anni precedenti, ma è solo perché il calendario degli ultimi tempi ci ha abituato a cambiare l’ora negli ultimissimi giorni di ottobre. In realtà, la regola prevede che si torni all’ora solare l’ultima domenica di ottobre, che quest’anno cade proprio il giorno 26.
Nulla di insolito, quindi, anche se lo spostamento avviene prima di quanto si pensasse, visto che pochi ricordano di questo dettaglio. In realtà, i cambiamenti orari (tanto per il passaggio all’ora legale quanto per il ritorno a quella solare) sono stati disposti così per limitare i disagi alla cittadinanza. Cadendo di domenica, infatti, è più probabile che le persone abbiano possibilità di riposarsi adeguatamente e non subire grandi ripercussioni nelle attività quotidiane. Certo, molti lavorano la domenica oggigiorno, ma il principio resta valido generalmente, in particolar modo per categorie più fragili come bambini e anziani. In ogni caso, per limitare gli effetti del cambio dell’ora sul corpo, per quanto sarebbe preferibile abituarsi gradualmente, è possibile adottare qualche accortezza.
Cosa fare quando cambia l’ora
Alle ore 3:00 le lancette andranno portate indietro di un’ora, tornando alle 2:00. Questo significa che guadagneremo un’ora di sonno, ma farà buio più presto. I dispositivi elettronici si aggiorneranno automaticamente (ma ricordate di intervenire su quelli analogici, come orologi e dispositivi non connessi tra elettrodomestici e auto). A risentirne sarà però il nostro orologio biologico. Nelle prime settimane il corpo dovrà adattarsi e potrebbero comparire sintomi da stress come stanchezza, spossatezza, sonnolenza diurna, difficoltà ad addormentarsi o risvegli precoci, irritabilità, calo di concentrazione ed energia, mal di testa e sbalzi d’umore.
Per affrontare al meglio il passaggio possono essere utili alcune pratiche:
- esporsi alla luce naturale: trascorrere tempo all’aperto nelle ore diurne stimola la vitamina D, migliora l’umore e contrasta gli effetti delle luci artificiali;
- pensieri positivi e nuove idee: dedicarsi ad attività piacevoli, come organizzare un viaggio, offre distrazione costruttiva e motivazione; app e strumenti digitali possono semplificare la pianificazione;
- programmare i pasti: cenare 2-3 ore prima di coricarsi favorisce la digestione e un riposo migliore; ridurre l’uso di dispositivi elettronici in serata rilassa corpo e mente;
- seguire una dieta equilibrata: ricca di vitamine e minerali, povera di grassi e bevande stimolanti, per mantenere energia e benessere nei giorni dopo il cambio d’ora;
- favorire il relax naturale: tisane calde, meditazione, yoga o musica soft riducono lo stress e rendono più serena la transizione.
Addio al cambio dell’ora: il dibattito europeo va avanti
Il dibattito europeo sull’abolizione del cambio d’ora va avanti da anni. Nel 2019 un sondaggio della Commissione Europea rivelò che l’84% dei cittadini era favorevole ad abbandonare il meccanismo. Il Parlamento votò nello stesso anno, ma non si raggiunse un accordo: oggi ogni Stato è libero di decidere se mantenere il passaggio o adottare stabilmente l’ora solare o legale. Un’intesa tra i Paesi membri non è stata trovata e persiste la divisione. Per ora il progetto resta sospeso e anche quest’anno, per la maggior parte dei Paesi, il cambio avverrà a fine ottobre. Per eventuali novità a livello europeo si dovrà attendere il 2026.
Non tutti i Paesi del mondo però applicano lo spostamento delle lancette: solo il 40% lo fa. In Africa, ad esempio, solo l’Egitto cambia l’ora; in Giappone, Nuova Zelanda e in alcune regioni dell’Australia non viene effettuato, così come in Russia. Novità di quest’anno è l’Ucraina, che ha salutato definitivamente il cambio nell’ottobre scorso e ha deciso di adottare l’ora solare permanente.
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