Una volta saldato il debito che ha portato al fermo amministrativo dell’auto, cosa bisogna fare e quanto costa toglierlo? Vediamo perché è importante la data della revoca.
Per i contribuenti debitori che hanno cartelle esattoriali non pagate può essere disposto il fermo amministrativo, un provvedimento che vieta la circolazione del veicolo e che funge da garanzia per il debito.
Prima che scatti il fermo amministrativo, però, è necessario che il contribuente riceva il preavviso di fermo con il quale il contribuente viene quindi avvisato che nel caso in cui non provveda al pagamento entro un determinato termine, sarà applicato il provvedimento cautelare, conosciuto anche come ganasce fiscali o fermo fiscale.
Come abbiamo anticipato con il fermo amministrativo è vietata la circolazione del veicolo, ma il provvedimento comporta anche altri limiti: l’auto non può essere rottamata o esportata e non può essere parcheggiata su pubblica via (il proprietario deve avere cura di mantenere l’auto in spazi privati quali garage, cortili privati, parcheggi privati o depositi). Nel caso in cui siano violati tali limiti sono applicate sanzioni.
I limiti sopra descritti cessano solo al momento della cancellazione del fermo amministrativo, ma molti si chiedono: quanto costa togliere il fermo amministrativo? Ecco la risposta.
Quanto costa togliere il fermo amministrativo?
Per capire quanto costa togliere il fermo amministrativo è necessario prendere in esame due periodi temporali:
- provvedimenti di revoca antecedenti al 31 dicembre 2019;
- provvedimenti di revoca emessi dal 1° gennaio 2020.
La disciplina del fermo amministrativo è cambiata per effetto del decreto legislativo 98 del 2017. Si tratta di una norma che ristabilisce un certo equilibrio tra le parti e prevede che nel momento in cui viene meno il presupposto per l’iscrizione del fermo amministrativo al Pra, la revoca dello stesso avviene d’ufficio.
In questo caso è il concessionario della riscossione a dover comunicare telematicamente al Pra che è necessario togliere il fermo amministrativo, tale norma è entrata in vigore il 1° gennaio 2020, di conseguenza si applica solo agli atti di revoca emessi dopo tale data.
Revoca avvenuta entro il 31 dicembre 2019, quanto costa la cancellazione del fermo amministrativo?
Cosa è necessario fare per togliere il fermo amministrativo auto se la revoca è avvenuta in data precedente al 1° gennaio 2020? In questo caso la procedura è più complessa, ma soprattutto onerosa dal punto di vista economico, anche se ormai, si tratta di casi abbastanza isolati e rari.
La vecchia normativa prevede infatti che la parte interessata debba notificare una richiesta di cancellazione del fermo amministrativo al Pra. L’istanza può essere presentata mediante pec o email direttamente agli uffici territoriali del Pra (gli indirizzi sono disponibili sul sito), rivolgendosi agli uffici Aci o presso un’agenzia di pratiche auto.
Per poter procedere è necessario avere il provvedimento di revoca o sospensione del debito che ha portato all’iscrizione. Questo documento è rilasciato dal concessionario in seguito al pagamento degli importi dovuti o per effetto di una sentenza che dispone che gli importi non sono dovuti. In questo documento sono indicati i dati del veicolo, del debitore e gli importi per i quali si chiede la cancellazione.
Non è più richiesta la presentazione del certificato di proprietà cartaceo o digitale del veicolo.
Per ottenere la cancellazione è inoltre necessario effettuare un versamento di 32 euro di imposta di bollo.
Resta infine, un’ultima cosa da sottolineare, il fermo amministrativo può essere cancellato anche per prescrizione, ma tale istituto si applica nel momento in cui si prescrive il credito che è stato fonte dell’iscrizione. Ad esempio, nel caso di imposte dovute allo Stato la prescrizione si verifica in 10 anni. Non vi è una prescrizione specifica del fermo amministrativo.
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