Alla fine ieri un rimbalzo c’è stato, ma la situazione tecnica non presenta ancora conferme.
Ieri, il primo segno di una possibile ripresa del mercato. Una condizione sicuramente necessaria ma allo stesso tempo non sufficiente per quello che dovrebbe essere un rimbalzo. Come detto ieri, servono alcuni giorni e la giornata di domani potrebbe essere cruciale per vedere una conferma di quell’ipotetico rimbalzo che sembra così assurdo per la maggior parte degli operatori, soprattutto se andiamo a considerare la dinamica macroeconomica assolutamente non propensa a un rialzo nel lunghissimo periodo.
Per molti siamo molto lontani da una ripresa, logicamente siamo assolutamente d’accordo, ma a livello tecnico è ragionevole ipotizzare un movimento che darebbe respiro al mercato e che allo stesso tempo non andrebbe a influire su quella che è la principale dinamica ribassista di lungo periodo.
Fed, sentiment degli operatori e situazione attuale di mercato
Dopo la Bce e il suo rialzo dei tassi, è il momento della Fed, la prima banca centrale ad aver dato il via a questo trend rialzista sul mercato dei tassi di interesse, il mercato più redditizio degli ultimi mesi considerando con che facilità le previsioni al rialzo siano così facilmente esaudite dalle banche centrali. Domani alle 20:00 verrà resa pubblica la decisione in merito ai tassi di interesse, tassi visti al rialzo di 75 punti base dalla forchetta dei tassi attuale (2,25-2,50%).
Secondo il CME, la probabilità misurata ascoltando gli operatori specializzati sui futures, è di un rialzo di 75 punti base all’84%, mentre il restante 16% sta pronosticando un aumento dei tassi di un 1% secco, il che sarebbe un rialzo molto forte che andrebbe a incidere in modo molto significativo sulla valuta e in generale sul mercato finanziario globale, dal mercato della liquidità, al creditizio fino all’azionario. L’inflazione continua a spaventare, più che altro il trend ribasso più lento rispetto al consensus, un trend che fa paura visto che l’ultima volta che il dato sull’inflazione si è palesato sul mercato abbiamo visto una vera e propria situazione di panic sell degna dei peggiori crolli di mercato.
Ricordiamo inoltre che l’indomani della Fed sarà il turno della BoE (Bank of England) che dovrà intervenire, stavolta però è previsto un rialzo di 50 punti base da 1,75% a 2,25%. Ovviamente, sarebbe anche il turno della BoJ (Bank of Japan) ma in questo senso non vediamo previsioni circa rialzi dei tassi, quindi il mercato vede quasi come ininfluente quanto verrà deciso dagli asiatici.
leggi anche
Mercati, abbiamo raggiunto i minimi?
La dinamica del mercato valutario
Prendiamo in esame l’andamento di Euro e Sterlina, entrambe ovviamente sulle rispettive majors contro il dollaro (EurUsd e GbpUsd). Su Euro l’area 0,9950 è un vero e proprio supporto che si sta delineando su base settimanale, un supporto fortissimo considerando l’attuale dinamica su base mensile che si configura come estremamente ribassista. Inoltre, il minimo in area 0,9865 è stato toccato e il mercato è praticamente ripartito all’istante, una dinamica di recupero interessante che è da osservare almeno per la giornata di domani, quindi attenzione ai livelli compresi tra 0,9940-0,9960.
Per quanto riguarda la sterlina, pochi giorni fa abbiamo toccato dei minimi storici che non si vedevano dagli anni ’80, area 1,1350. Sterlina deve assolutamente tentare di riprendersi onde evitare una crisi negli Uk dovuta all’inflazione che farà tutto meno che scendere se il tasso di cambio rimane così compresso sui minimi di lungo periodo senza riprendersi a dovere. La situazione tecnica sembra più debole rispetto a euro con area 1,1420 come unico possibile supporto valido su base settimanale. Anche qui bisogna fare attenzione a possibili dinamiche sui minimi ma di base la possibilità di recupero potrebbe essere elevata. In allegato la situazione di sterlina con candele a time frame mensile, ogni candela è un mese di negoziazione.
Azionario e possibile recupero?
Considerando la giornata di ieri, una giornata di recupero da parte dei mercati azionari, potremmo anche aspettarci una giornata di pausa per oggi, se non una giornata in leggera discesa, una discesa che comunque non andrebbe a inficiare in modo significativo il recupero visto ieri. Per quanto riguarda le occasioni di mercato, la dinamica ideale sarebbe quella di vedere nuovi minimi nella giornata di domani per avere l’occasione di vedere un rimbalzo l’indomani della Fed.
Considerando la dinamica settimanale dei mercati, ciò è possibile, quindi non da escludere e la prudenza in questi casi non è mai troppa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti