Febbre emorragica Crimea-Congo, primo caso in Europa: cos’è, sintomi e quanto è pericolosa

Giorgia Bonamoneta

25/07/2022

26/07/2022 - 09:21

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È stato confermato il primo caso dell’anno di febbre emorragica Crimea-Congo in Europa. Ecco cos’è e quali sono i sintomi di questa pericolosa malattia.

Febbre emorragica Crimea-Congo, primo caso in Europa: cos’è, sintomi e quanto è pericolosa

La febbre emorragica è giunta anche in Europa. È stato riscontrato il primo caso di febbre emorragica Crimea-Congo, detta anche Cchf. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito il virus della febbre emorragica come capace di provocare «gravi focolai di febbre emorragica virale con un tasso di mortalità fino al 40%».

Il primo caso in Europa è stato riscontrato in un ospedale in Spagna, dove un uomo di mezza età è stato ricoverato con sintomi tipici del virus, quale il sanguinamento degli occhi. Altri sintomi sono piuttosto comuni come il mal di stomaco, il mal di testa e il vomito, ma è evidente che il sintomo che mette più in allarme è proprio il sanguinamento oculare e da qui la definizione di febbre emorragica. Altri sintomi della febbre emorragica si manifestano, con il progredire del virus, in versione “emorragica” come la comparsa di grandi lividi sul corpo.

La diffusione del virus Cchf è dovuto a un’ampia gamma di animali selvatici e domestici, come bovini, pecore e capre. È però il morso di zecca che inserisce il virus Nairovirus, della famiglia Bunyaviridae, negli animali. Quindi la diffusione del virus può avvenire in due modi: tramite la puntura di zecca e attraverso il contatto con sangue e tessuti di animali infetti durante o dopo la macellazione.

Ecco cosa sappiamo sul primo caso in Europa di febbre emorragica, cos’è la febbre emorragica Crimea-Congo, quali sono i sintomi, oltre il preoccupante sanguinamento degli occhi, ma soprattutto quanto può essere pericolosa.

Che cos’è la febbre emorragica Crimea-Congo: si alza l’attenzione dopo il primo caso in Europa

Ogni anno l’Italia è a rischio di emergenza di virus molto gravi come il West Nile, che dà sintomi neurologici e febbre emorragica, Chikungunya virus e altri. Eppure non si fa abbastanza prevenzione, perché il contagio è ritenuto più basso rispetto a virus aerei come il coronavirus che ha causato la pandemia di Covid-19. I virus sopra citati sono trasportati dalle zanzare, mentre il virus che causa la febbre emorragica della Crimea-Congo è trasmesso dalle zecche.

La febbre emorragica della Crimea-Congo (Cchf) è una malattia endemica in Africa, nei Balcani, nel Medioriente e nei paesi a sud del 50º parallelo Nord. Al momento non esiste un vaccino disponibile e sono limitate anche le cure.

Il caso di febbre emorragica scoperto in Spagna è stato possibile per via della presenza di un sintomo piuttosto evidente, quanto spaventoso: l’emorragia degli occhi. L’uomo di mezza età, che è risultato positivo al virus della febbre emorragica, è stato prima curato in un ospedale di una regione spagnola e poi trasportato altrove, per isolarlo e curarlo.

Quali sono i sintomi della febbre emorragica Crimea-Congo?

L’infezione da virus della febbre emorragica Crimea-Congo avviene non sempre attraverso la puntura di una zecca, e il periodo di incubazione dipende dalla modalità nella quale viene acquisito il virus. Infatti può capitare che il virus si trasmetta attraverso le carni di altri animali durante o dopo la fase di macellazione. Nel caso di morso di zecca, il periodo di incubazione va da 1 a 3 giorni, con un massimo di 9 giorni. Nel caso invece di contatto con sangue e tessuti infetti, il minimo di incubazione sono 5-6 giorni, con un massimo documentato di 13 giorni.

Sempre sul portale dell’Oms si legge che l’esordire dei sintomi è del tutto improvviso. Il primo sintomo della febbre emorragica Crimea-Congo è proprio la febbre, seguito da dolore muscolare, vertigini, dolore al collo, mal di schiena, mal di testa e fotosensibilità alla luce. Accanto a questi sintomi si possono verificare anche nausea, vomito, dolori addominali, mal di gola e sbalzi di umore e confusione. Infine questi sintomi comportamentali possono acuirsi in sonnolenza, depressione e stanchezza.

Si può anche far caso a un dolore generalizzato nella zona destra del corpo dove è localizzato il fegato per via dell’ingrossamento dell’organo. Allo stesso modo possono presentarsi: linfonodi ingrossati, tachicardia ed eruzioni cutanee dovute al sanguinamento della pelle, di bocca e gola. Sintomi questi che dimostrano un aggravarsi della malattia.

Quanto è pericolosa la febbre emorragica?

Dopo la lunga lista dei sintomi presentati nello scorso paragrafo è evidente che la febbre emorragica Crimea-Congo è piuttosto pericolosa. Il tasso di mortalità è di circa il 30-40%. I sintomi più gravi iniziano a manifestarsi dopo il quinto giorno dalla prima febbre, ma i tempi di peggioramento sono piuttosto rapidi e nel giro di due settimane si può andare incontro al decesso.

La cura per la febbre emorragica Crimea-Congo prevede il trattamento attraverso un farmaco antivirale che può essere assunto in forma orale o endovenosa. In caso il farmaco venga assunto in tempo e faccia effetto, i miglioramenti iniziano a mostrarsi intorno al nono-decimo giorno dall’inizio della malattia.

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