Fattura elettronica: regole e modalità di delega agli intermediari

Anna Maria D’Andrea

14 Giugno 2018 - 16:00

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Delega per la fattura elettronica ad intermediari: l’Agenzia delle Entrate con provvedimento del 13 giugno 2018 fissa regole e modalità per autorizzare commercialisti, CAF e altri soggetti abilitati.

Fattura elettronica: regole e modalità di delega agli intermediari

Fattura elettronica con delega anche a più intermediari: l’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento del 13 giugno 2018, fornisce istruzioni, regole e modalità per i titolari di partita IVA che intendono delegare l’uso dei servizi ai professionisti.

Le modalità da utilizzare saranno quelle ordinarie: si potrà delegare gli intermediari utilizzando i servizi Entratel o Fisconline ovvero consegnando l’apposito modulo cartaceo presso gli uffici delle Entrate. La durata di ciascuna delega sarà di massimo quattro anni.

Si chiude il cerchio delle istruzioni necessarie per dare avvio alla fattura elettronica che a partire dal 1° luglio 2018 interesserà il settore dei carburanti mentre dal 2019 sarà estesa a tutti i rapporti tra privati.

Il provvedimento pubblicato dall’Agenzia delle Entrate dispone che i soggetti ai quali sarà possibile delegare l’uso dei servizi connessi al processo di fatturazione elettronica sono soltanto quelli incaricati alla trasmissione delle dichiarazioni fiscali (art. 3, comma 3 del DPR 322/1998). Si tratta, ad esempio, di consulenti del lavoro, CAF, commercialisti o ragionieri.

Sarà possibile autorizzare anche più intermediari mentre per la fare e inviare le fatture elettroniche tramite SdI, così come per la conservazione delle stesse, sarà possibile delegare anche soggetti diversi da quelli sopra indicati.

Fattura elettronica: come delegare gli intermediari

I soggetti obbligati all’emissione della fattura elettronica potranno delegare gli intermediari all’uso dei servizi di consultazione e acquisizione nonché a quelli di registrazione dell’indirizzo telematico secondo le regole individuate dal provvedimento del 30 aprile 2018.

Per il conferimento della delega agli intermediari autorizzati all’uso dei servizi di fatturazione elettronica, i cedenti/prestatori o cessionari/committenti potranno avvalersi della modalità telematica, accedendo alla propria area riservata Entratel/Fisconline ovvero presentare il modulo cartaceo presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate.

Sarà possibile indicare la durata della delega; in caso contrario, la durata massima prevista è pari a quattro anni. Nelle stesse modalità sopra indicate l’Agenzia delle Entrate ricorda che è in ogni momento possibile inviare la revoca all’uso dei servizi di fattura elettronica.

Per ulteriori dettagli si allega di seguito il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate pubblicato il 13 giugno 2018:

Agenzia delle Entrate - provvedimento 13 giugno 2018
Scarica istruzioni e modalità di delega agli intermediari per l’uso dei servizi di fatturazione elettronica

Delega fattura elettronica anche a più intermediari

Il provvedimento pubblicato dall’Agenzia delle Entrate il 13 giugno 2018 chiarisce che sarà possibile delegare anche più intermediari all’uso dei servizi di “Consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici”.

Si tratta di tutti i servizi collegati al complesso processo di fatturazione elettronica: ricerca, consultazione, acquisizione di tutte le fatture emesse e ricevute tramite SdI, la “Registrazione dell’indirizzo telematico”, la “Consultazione dei dati rilevanti ai fini IVA” trasmessi con la comunicazione del cosiddetto “nuovo spesometro”, ovvero trasmessi con la comunicazione dei dati delle fatture transfrontaliere e la generazione del QR-code, il codice a barre che consente di acquisire in automatico le infomazioni anagrafiche IVA e l’indirizzo del contribuente.

Sarà inoltre possibile delegare separatamente uno o più intermediari al solo servizio di registrazione dell’indirizzo telematico o a quello di consultazione delle fatture elettroniche.

Quanto invece al QR-code, potrà essere generato anche all’interno del cassetto fiscale.

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