Ex Ilva: le novità dal vertice tra governo e ArcelorMittal

Violetta Silvestri

23 Novembre 2019 - 00:20

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Ex Ilva: le novità dal vertice governo-ArcelorMittal. Cosa è stato deciso nell’atteso incontro?

Ex Ilva: le novità dal vertice tra governo e ArcelorMittal

Novità ex Ilva: si è appena concluso il vertice tra il governo e ArcelorMittal durato più di tre ore.

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli hanno incontrato i vertici aziendali indiani.

La notizia annunciata dalle dirette parole di Conte è che c’è una disponibilità da parte della multinazionale ad avviare una interlocuzione per stabilire un percorso condiviso per Taranto.

Nelle prossime settimane, dunque, si parlerà di come attuare concretamente un piano industriale. Il lungo vertice di questo pomeriggio - inoltrato fino a sera - è servito per mettere insieme le due parti in lotta sul futuro dell’acciaieria pugliese e scongiurare la chiusura.

Per l’ex Ilva, quindi, si apre una nuova fase. Ciò che è stato deciso dall’incontro governo-ArcelorMittal, infatti, è di proseguire con le trattative.

Ex Ilva: il vertice governo-ArcelorMittal apre ad un piano industriale

L’apertura per rilanciare l’acciaieria c’è. Questa è la più importante novità che emerge dal confronto di oggi sull’Ilva. Come affermato in conferenza stampa da Conte:

“L’obiettivo di questo percorso è arrivare a un nuovo piano industriale che assicuri il massimo impegno nel risanamento ambientale.Sono stato molto chiaro con loro, a questo punto ci vuole un piano di transizione anche energetica.”

Stando alle parole del Presidente del Consiglio, quindi, uno dei temi centrali, la questione inquinamento e ambiente, è stata affrontata.

Per poter concretizzare un progetto innovativo e continuare a produrre acciaio, il governo ha messo sul tavolo il proprio impegno anche con un coinvolgimento pubblico. La possibilità che lo Stato entri nel piano di rilancio industriale è stata compresa tra le opzioni per il salvataggio.

Il nodo occupazione

Per quanto riguarda la spinosa e delicata questione degli esuberi e dei lavoratori, l’esecutivo ha insistito sulla necessità di garantire al massimo il livello occupazionale.

L’auspicio è che su questo punto l’accordo arrivi in fretta. Al fine di facilitare ArcelorMittal in tale obiettivo fondamentale, c’è intesa sulla richiesta di dilazione per rinviare l’udienza del 27 novembre.

La multinazionale indiana, però, dovrà assicurare la continuità produttiva degli impianti.

Dalla sua parte il governo ha dato la massima disponibilità a sostenere un piano di rilancio occupandosi dei lavoratori “anche con misure sociali, se necessarie, in accordo con i sindacati.”

La questione scudo penale

Incalzato dai giornalisti, Conte ha chiarito che durante il vertice non è stata affrontata la questione dello scudo penale.

La priorità, infatti, resta la definizione di un piano industriale sostenibile e avanzato per tecnologia ed energie pulite. Secondo quanto evidenziato dal Presidente del Consiglio, la considerazione di Taranto come comunità di cittadini che attendono risposte è al primo posto nelle trattative con ArcelorMittal.

La vicenda dell’ex Ilva rappresenta ormai per il governo, e per tutto il Paese, un impegno verso un’intera cittadina. Conte spera di poter trasformare Taranto nel polo siderurgico più all’avanguardia d’Europa.

Intanto, i negoziati per risolvere il caso Ilva continueranno e, stando alle parole in conferenza stampa, saranno lunghi e complessi.

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