ETF idrogeno: quali scegliere per investire e perché

Claudia Cervi

1 Agosto 2023 - 19:10

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Gli ETF idrogeno permettono di investire su una fonte di energia pulita e senza emissioni di carbonio. In questa guida scoprirai cosa sono e quali scegliere.

ETF idrogeno: quali scegliere per investire e perché

L’idrogeno diventerà cruciale per affrontare i cambiamenti climatici e preservare l’ecosistema. Investire in ETF idrogeno rappresenta dunque un’opportunità unica per cavalcare il trend dell’energia green.

Con istituzioni e aziende concentrate sulla produzione e lo stoccaggio di energia pulita, l’idrogeno si prospetta infatti l’elemento chiave della rivoluzione verde. L’investimento in ETF idrogeno può avere un impatto significativo sulla mobilità eco-friendly e sulla lotta contro il cambiamento climatico.

In questa guida vedremo quali sono i migliori ETF per l’idrogeno e come sceglierli.

Cosa sono gli ETF sull’idrogeno

Gli ETF sull’idrogeno, noti anche come Exchange-Traded Fund (Fondi negoziati in borsa), sono strumenti finanziari innovativi che permettono agli investitori di partecipare al mercato dell’idrogeno, un settore in rapida crescita nell’ambito delle energie rinnovabili e sostenibili (green economy). Questi fondi sono progettati per tracciare l’andamento di un indice o di un gruppo di aziende coinvolte nella produzione, utilizzo e sviluppo dell’idrogeno come vettore energetico.

Gli ETF sull’idrogeno offrono un modo efficiente e diversificato per investire nel settore in crescita dell’energia sostenibile, senza la necessità di acquistare singole azioni.

Con un solo acquisto, gli investitori possono ottenere una quota di diverse società coinvolte nella filiera dell’idrogeno, riducendo il rischio associato a un singolo titolo.

L’idrogeno, un combustibile pulito con diverse applicazioni, ha diverse fonti di estrazione e impatti ambientali variabili. Ci sono 5 tipi di idrogeno: verde (da elettrolisi con rinnovabili), viola (da elettrolisi nucleare), blu (da idrocarburi fossili), grigio (dal metano) e nero (dal petrolio). Le prime quattro tipologie sono le più promettenti e potrebbero guidare un nuovo trend nell’industria e nell’economia.

Attualmente, l’idrogeno è costoso e non competitivo con i combustibili fossili, ma la riduzione dei costi potrebbe renderlo una valida alternativa sostenibile.

Quali ETF idrogeno scegliere

Ecco alcuni parametri da considerare nella scelta del miglior ETF Idrogeno su Borsa Italiana:

  • Composizione del fondo: assicurarsi che includa aziende solide e ben posizionate nel settore dell’idrogeno.
  • Indice di riferimento: comprendere il mercato che l’ETF replica.
  • Dimensioni del fondo: preferire ETF con patrimonio superiore ai 50 milioni di euro per maggiore liquidità e costi ridotti.
  • Rendimento/rischio a 1 anno e a 3 anni: valutare il comportamento passato e potenziale futuro dell’ETF.
  • Percentuale di rendimento a un anno: conoscere il guadagno dell’ETF nell’ultimo anno.
  • Volatilità: valutare la stabilità dell’ETF.
  • Costi (TER): considerare l’impatto dei costi sui rendimenti a lungo termine.
  • Numero di partecipazioni: maggiore diversificazione con un numero elevato di partecipazioni.

Vediamo ora una panoramica di alcune opzioni interessanti per chi è alla ricerca dei migliori ETF idrogeno:

1) VanEck Vectors Hydrogen Economy ETF

  • Replica l’indice MVIS Global Hydrogen Economy, investendo nelle principali aziende globali dell’industria dell’idrogeno.
  • Distribuzione geografica degli asset: Stati Uniti (38,71%), Regno Unito (18,14%), Canada (10,15%), Francia (9,02%), Giappone (8,14%), e altri.
  • Top 5 titoli: Plug Power (10,45%), Ballard Power Systems (8,89%), Nikola Corp (8,32%), Mitsubishi Chemical Holdings (8,14%), Air Liquide (8,03%).
  • Patrimonio gestito: 44 milioni di euro.

2) L&G Hydrogen Economy UCITS ETF

  • Investe esclusivamente in aziende globali del settore idrogeno.
  • Strategia di replica totale dell’indice Solactive Hydrogen Economy.
  • Top 5 titoli: Doorsan Fuel Cell (4,05%), Kolon Industries (4,04%), Cell Impact AB (3,95%), Plug Power (3,89%), Toyota Motor (3,84%).
  • Patrimonio gestito: 389 milioni di euro.

3) iShares Global Clean Energy UCITS ETF

  • Investe nel mercato dell’energia pulita in generale, inclusa l’industria dell’idrogeno.
  • Replica l’indice S&P Global Clean Energy.
  • Top 5 titoli: Orsted (7,59%), Vestas Wind Systems (7,58%), Enphase Energy (6,80%), NextEra Energy (4,28%), Xcel Energy (4,20%).
  • Patrimonio gestito: 1.181 milioni di dollari.

4) L&G Clean Energy UCITS ETF

  • Investe in diverse energie rinnovabili, inclusa l’industria dell’idrogeno.
  • Replica le performance di aziende globali del settore.
  • Top 5 titoli: Ameresco Inc (2,70%), Solarpack Corp (2,53%), Covanta Holding (2,40%), Alfen (2,38%), Hundai Engeneering & Construction (2,36%).
  • Patrimonio gestito: 97 milioni di dollari.

5) Lyxor New Energy (DR) UCITS ETF

  • Replica l’indice World Alternative Energy Index, che include le 40 maggiori società delle energie alternative.
  • Top 5 azioni: Schneider Electric (15,72%), Orsted (9,85%), Carrier Global Corp (6,99%), Vestas Wind Systems (5,89%), STMicroelectronics (5,71%).
  • È quotato su diverse Borse tra cui Borsa Italiana e Euronext Paris.
  • Patrimonio gestito: 1.181 milioni di dollari.

Perché investire negli ETF sull’idrogeno

Questi strumenti finanziari stanno guadagnando sempre più interesse tra gli investitori, poiché l’uso dell’idrogeno si prospetta come una soluzione chiave per affrontare i problemi legati ai cambiamenti climatici e raggiungere una transizione verso un futuro energetico più sostenibile.

Investire in ETF idrogeno offre opportunità promettenti in diversi settori dell’economia grazie alle grandi trasformazioni previste. L’uso dell’idrogeno è già consolidato nell’industria per raffinare il petrolio, produrre ammoniaca e acciaio. La ricerca accelera verso l’utilizzo dell’idrogeno come sostituto del petrolio per alimentare motori di ogni dimensione, spingendo a una crescita significativa nella domanda. Con il potenziale di alimentare veicoli e produrre energia pulita, l’idrogeno potrebbe rivoluzionare l’industria e trasporti.

Alla luce della crescita del 300% della domanda di idrogeno dal 1975 al 2018, si prevede un autentico boom con l’espansione delle tecnologie ad idrogeno in diversi settori economici. Il mercato globale dell’idrogeno verde, valutato a 1 miliardo di dollari nel 2021, si prevede raggiungerà i 72 miliardi di dollari entro il 2030, con un CAGR del 55%.

Gli ETF idrogeno rappresentano un modo per cogliere questa opportunità di investimento nel futuro sostenibile.

Investire in ETF sull’idrogeno offre diversi vantaggi:

  • accesso facile e diversificato al mercato dell’idrogeno,
  • liquidità grazie alle quotazioni su diverse borse,
  • costi di gestione contenuti per gli ETF a gestione passiva.

Tuttavia, ci sono anche svantaggi, come il rischio associato al mercato ancora in fase di sviluppo, con la volatilità dei prezzi dell’idrogeno e l’incertezza della domanda.
Inoltre, gli ETF sull’idrogeno possono essere soggetti a tasse, che potrebbero ridurre i guadagni degli investitori.

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