Il colosso dell’occhialeria valuta di spostare la produzione negli Stati Uniti per aggirare i dazi, ma mantiene il silenzio sugli smart glasses con Meta.
EssilorLuxottica, gigante franco-italiano dell’occhialeria, si trova davanti a un vero e proprio “rompicapo”. Secondo quanto riportato da Le Figaro, il gruppo – che nel 2023 ha realizzato il 43% dei suoi ricavi proprio negli Stati Uniti – sta valutando di aumentare la produzione direttamente sul suolo americano per far fronte ai dazi imposti da Washington.
Le nuove tariffe sull’importazione, stanno infatti complicando la strategia dell’azienda, costringendola a ripensare la propria supply chain globale. Nel frattempo, i vertici mantengono il riserbo sull’attesissima collaborazione con Meta per i nuovi smart glasses, alimentando curiosità e speculazioni nel settore tech e finanziario.
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EssilorLuxottica valuta di spostare la produzione negli USA
Gli Stati Uniti rappresentano il mercato più importante per EssilorLuxottica, ma anche il più difficile da gestire. I dazi sulle importazioni dalla Cina derivati dalla guerra commerciale lanciata dall’amministrazione Trump stanno mettendo sotto pressione la redditività delle montature prodotte in Asia e poi spedite Oltreoceano.
Il gruppo starebbe infatti valutando di trasferire parte della produzione dagli stabilimenti messicani e thailandesi direttamente negli USA, per aggirare i costi doganali e rispondere più rapidamente alle esigenze del mercato locale.
L’amministratore delegato Francesco Milleri ha dichiarato che la decisione definitiva potrebbe arrivare nei prossimi tre o quattro mesi, una tempistica che lascia intendere quanto la situazione sia ancora incerta e soggetta a variabili geopolitiche. Il business model di EssilorLuxottica, basato su una filiera produttiva globale, rischia così di dover essere ripensato in chiave local for local, almeno per il mercato americano.
Smart glasses Meta: un “no comment” che fa rumore
Se sul fronte industriale EssilorLuxottica si mostra pragmatica e pronta a cambiare rotta, su quello dell’innovazione tecnologica il gruppo preferisce il silenzio stampa. Nonostante le aspettative altissime per la nuova generazione di smart glasses sviluppati in collaborazione con Meta (ex Facebook), l’azienda non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali né dettagli sulle tempistiche di lancio. Un “no comment” che alimenta il gossip finanziario e tiene alta l’attenzione degli investitori, sempre più interessati al potenziale della wearable technology.
Le prossime mosse di EssilorLuxottica saranno dunque decisive non solo per il gruppo, ma per l’intero comparto eyewear. Se la produzione “Made in USA” dovesse diventare realtà, potrebbe innescare una reazione a catena tra i concorrenti, ridefinendo gli equilibri globali del settore. Nel frattempo, il mistero sugli occhiali Meta lascia spazio a speculazioni su un possibile annuncio a sorpresa, magari proprio dagli States, per cavalcare sia la rivoluzione produttiva che quella tecnologica.
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