Esenzione Imu 2024 con dichiarazione obbligatoria per questi immobili, i chiarimenti

Nadia Pascale

9 Maggio 2024 - 11:35

È necessario presentare obbligatoriamente la dichiarazione per non decadere dall’esenzione IMU? In alcuni casi occorre tale adempimento, ecco quali.

Esenzione Imu 2024 con dichiarazione obbligatoria per questi immobili, i chiarimenti

Per alcuni immobili, come gli immobili “merce”, vige l’esenzione IMU dal versamento, occorre però prestare attenzione: tale beneficio non si applica se non sono posti in essere i necessari adempimenti. Occorre la dichiarazione obbligatoria anche nel 2024.

Per alcune categorie di immobili è obbligatoria la dichiarazione IMU per poter fruire dell’esenzione dal pagamento dell’imposta. È quanto chiarito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze durante Telefisco 2023 in merito alla dichiarazione IMU per il diritto all’esenzione.

Il MEF con questo chiarimento, di fatto, si adegua alla recente sentenza della Corte di Cassazione andando a dare una necessaria conferma sulla dichiarazione IMU che diventa obbligatoria per poter godere del diritto all’esenzione dal pagamento.

Quanto viene affermato, riassumendo, è che un principio del diritto tributario sta proprio nell’onere della comunicazione. E proprio per questo la dichiarazione IMU è resa obbligatoria.

Dichiarazione IMU per il diritto all’esenzione

Nel dettaglio il MEF chiarisce che il diritto all’esenzione dal pagamento dell’IMU diventa subordinato alla dichiarazione, anche se questo non espressamente previsto, per i seguenti immobili:

  • i fabbricati “merce”, ovvero quelli costruiti dell’impresa costruttrice e destinati alla vendita;
  • gli alloggi sociali individuati dal decreto del 22 aprile 2008 dal ministro delle Infrastrutture;
  • le case militari, cioè alloggi appartenenti al personale in servizio nelle Forze armate, di polizia e militare.

I fabbricati “merce” e l’esenzione Imu

Gli immobili “merce” sono i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, finché permanga tale destinazione e non siano locati.

L’esenzione IMU per i fabbricati “merce” è stata introdotta con il comma 751 dell’art. 1 della legge n. 160 del 2019, ma con entrata in vigore dal 2022. In più di una sentenza la Corte di Cassazione si è pronunciata al riguardo dei fabbricati “merce”, affermando sempre che per l’esenzione IMU è necessaria la presentazione della dichiarazione. Questo perché, come evidenziato nella pronuncia 25774 del 2022, non basta indicare nel bilancio che un determinato fabbricato è destinato alla vendita, ma occorre la dichiarazione.

La disciplina della nuova IMU

La Corte di Cassazione con due decisioni (5190 e 5191 del 2022) ha sottolineato che la disciplina della nuova IMU non ha abrogato il Decreto legge 102 del 2013 che prevedeva la presentazione della dichiarazione per il diritto all’esenzione.

Proprio per questo si riapre il dibattito sull’obbligo della presentazione in mancanza del quale decade il diritto all’esenzione.

Nello specifico la nuova IMU prevede le tre tipologie sopra riportate per l’esenzione dal pagamento soggette all’obbligo di presentazione della dichiarazione, si dovrebbe subordinare l’agevolazione proprio alla presentazione della dichiarazione stessa.
Secondo la Corte di Cassazione alla dichiarazione per le tre tipologie di immobili (fabbricati merce, alloggi sociali e immobili forze armate e militari) deve essere attribuita efficacia costitutiva.

La decisione del Mef sull’esenzione Imu

Durante l’edizione di Telefisco 2023 il Mef ha preso atto delle sentenze della Corte di Cassazione disponendo che assolvere l’obbligo dichiarativo diventa una necessità per ottenere il beneficio fiscale dell’esenzione.

E proprio in tale ottica in assenza del compimento dell’onere di comunicazione il beneficio fiscale decade e quindi è necessario pagare il tributo. La presentazione della dichiarazione IMU è dunque un onere formale, espressamente previsto a pena decadenza, che non può essere sostituito da altre forme di denunce.

Ricordiamo che la dichiarazione IMU deve essere presentata entro il 30 giugno 2024, mentre si deve pagare l’IMU entro il 17 giugno 2024 (prima rata) e il 16 dicembre 2024 (seconda rata).

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