Esame avvocato 2016, tracce ufficiali atto giudiziario: civile, penale e amministrativo

Simone Micocci

15/12/2016

Esame avvocato 2016, redazione dell’atto: quali sono le tracce di civile, penale e amministrativo? Diretta e aggiornamenti in tempo reale sulla terza prova scritta dell’esame avvocato di oggi.

Esame avvocato 2016, tracce ufficiali atto giudiziario: civile, penale e amministrativo

Esame avvocato 2016: quali sono le tracce per l’atto giudiziario di oggi?
Di seguito trovate tutte le tracce ufficiali dell’atto giudiziario dell’ultima prova dell’esame avvocato di oggi. Atto giudiziario civile, penale o amministrativo: qual è la traccia migliore secondo voi?

Oggi, giovedì 15 dicembre, è il giorno della terza prova scritta dell’esame avvocato 2016, quella relativa all’atto giudiziario. Di seguito trovate le tracce dell’atto giudiziario, ma prima vediamo come funziona.

Solitamente la redazione dell’atto giudiziario è una prova meno temuta dai partecipanti all’esame avvocato, specialmente per chi ha prestato particolare attenzione a questo aspetto durante gli anni di praticantato.

Per l’esame avvocato di oggi i candidati possono scegliere tra tre materie su cui redigere l’atto: civile, penale e amministrativo. E mentre per scegliere la traccia del parere penale e civile ci vuole più tempo, solitamente per la redazione dell’atto la scelta è immediata. Infatti, si presume che all’esame avvocato in programma oggi i candidati sceglieranno la traccia del parere che più rispecchia la pratica svolta.

Vi consigliamo comunque di scegliere la traccia dell’atto penale, civile o amministrativo di cui siete più sicuri e di prestare particolare attenzione alla forma della redazione. Infatti questo aspetto sarà determinante per prendere un buon voto.

Di seguito trovate le tracce ufficiali dell’atto di oggi non appena verranno pubblicate: qual è la più semplice?

Esame avvocato 2016: tracce redazione atto civile, penale amministrativo

Aggiorna la pagina per le tracce ufficiali dell’atto

ORE 11:50- Abbiamo anche la traccia dell’atto amministrativo:

In data 23 aprile 2016, Tizio aliena a Caio un immobile di interesse storico artistico (ritualmente dichiarato) di sua proprietà. Al fine di ottemperare all’obbligo di legge, lo stesso trasmette alla competente Soprintendenza, con lettera raccomandata ricevuta in data 2 maggio 2016, copia autentica del contratto di compravendita.
Il Ministero per i beni e le attività culturali, senza comunicare l’avvio di procedimento agli interessati, esercita il diritto di prelazione sull’immobile con provvedimenti del 25 ottobre 2016, nel quale, dopo aver affermato la sussistenza dei presupposti di legge per l’applicazione del termine “lungo” di 180 giorni (non avendo Tizio effettuato la prescritta denuncia di alienazione), si limita a fare generico riferimento all’interesse storico-artistico dell’immobile stesso. Tale provvedimento viene consegnato all’ufficio notificatore il 26 ottobre 2016 e notificato alle parti del contratto in data 4 novembre 2016.
Caio, preoccupato di perdere la proprietà del predetto immobile, si reca dunque da un legale al quale, dopo aver esposto i fatti sopra detti, rappresenta che Tizio, nel trasmettere alla Soprintendenza copia del contratto di compravendita, aveva comunque indicato il domicilio in Italia di ciascuna delle parti contraenti.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Caio, rediga l’atto ritenuto più idoneo alla tutela delle ragioni del proprio assistito, illustrando le problematiche sottese alla fattispecie in esame.

ORE 11:40- Questa invece dovrebbe essere la traccia di penale:

Tizio e Caio si accordano per commettere una rapina ai danni del gioielliere Sempronio del quale hanno studiato le abitudini. Nel giorno prefissato, dopo aver atteso a volto coperto che quest’ultimo, chiuso il negozio, salga sulla propria autovettura, entrano in azione: mentre Tizio fa da palo all’angolo della strada, a circa duecento metri di distanza, Caio entra nell’auto di Sempronio e, dopo averlo colpito al viso con diversi pugni, si impossessa della sua valigetta per poi darsi alla fuga seguito da Tizio. Le indagini successive consentono di individuare in Tizio e Caio gli autori del fatto. Sottoposti a processo vengono entrambi condannati alla pena di anni 7 e mesi 6 di reclusione ed euro 2000,00 di multa per il reato di rapina aggravata in quanto commesso da più persone riunite e con il volto travisato, ritenuta la sussistenza della recidiva reiterata specifica ed infra quinquennale contestata dal pubblico ministero in considerazione dei precedenti a carico di entrambi risultanti dal certificato penale.
Nel determinare il trattamento sanzionatorio il Tribunale ha fissato la pena base in anni 4 e mesi 6 di reclusione ed euro 1200 di multa di cui all’art. 638, comma 3, n. 1 c.p. e su questo ha applicato l’aumento per la recidiva.
Tizio si reca immediatamente dal proprio legale e lo incarica di assumere immediatamente la propria difesa. In tale veste il candidato rediga l’atto ritenuto più opportuno evidenziando le problematiche sottese alla fattispecie in esame e soffermandosi anche, in particolare, sulla natura giuridica della recidiva di cui all’art. 99, comma 4, c.p. e sulle conseguenze in punto di pena.

ORE 11:11- Ecco la prima traccia dell’atto civile:

Con accordo di separazione coniugale omologato nel marzo 2016, Caio, sul presupposto che il reddito familiare prima della separazione ammontasse ad euro 5000 mensili che quello suo personale ad euro 3.200 mensili si è impegnato a corrispondere a Sempronia un assegno mensile di euro 1.600 per il mantenimento del figlio della coppia, Caietto, nonché a trasferire a quest’ultimo senza ricevere alcun corrispettivo la piena ed intera proprietà dell’unico immobile di cui è proprietario. L’accordo tra i coniugi prevede, inoltre, che Caietto continui a vivere insieme alla madre presso altro appartamento di proprietà d quest’ultima che fino alla data della separazione aveva costituito l’abitazione coniugale. Tizio, che vanta nei confronti di Caio un ingente credito in forza di rapporti commerciali intercorsi con il predetto nell’anno 2015, venuto a conoscenza di tale trasferimento di proprietà avvenuto nel settembre 2016, e ritenendo che lo stesso possa pregiudicarlo si reca dal proprio legale di fiducia per conoscere se sono concretamente esperibili delle azioni a tutela del proprio credito. Il candidato, assunte le vesti d difensore di tizio rediga l’atto giudiziario ritenuto più utile alla difesa degli interessi di Tizio.


Esame avvocato 2016: tracce parere civile e sentenze di riferimento

Non appena saranno disponibili pubblicheremo le tracce ufficiali del parere civile e le sentenze a cui fare riferimento. Le tracce dovrebbero uscire intorno alle 10:00, ma vi consigliamo comunque di aggiornare la pagina per restare aggiornati in tempo reale con tutte le novità dell’esame avvocato 2016.

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ORE 14:00- Prime indiscrezioni raccolta online riguardo al come risolvere il parere civile uscito per la prima prova dell’esame avvocato. Secondo alcuni utenti, per la prima prova bisogna inquadrare la responsabilità del maneggio come ex contrattuale, “esercizio di pratiche sportive e responsabilità da custodia per il maneggio”. La seconda invece va affrontata facendo riferimento alle tematiche della donazione e successione.

ORE 12:15- Finalmente Controcampus.it ha pubblicato le tracce del parere civile. Di seguito potete scaricare il testo, mentre per le soluzioni e le sentenze di riferimento dovrete aspettare ancora un po’:

ORE 12:08- Secondo alcune indiscrezioni che circolano su Facebook, le tracce non sono state ancora pubblicate per problemi con la PEC. Bisognerà avere quindi ancora un po’ di pazienza.

ORE 11:17- Purtroppo non abbiamo ancora le tracce ufficiali per il parere civile. La pubblicazione, comunque, dovrebbe essere imminente.


Pensate di essere pronti per l’esame da avvocato? Il nostro consiglio è di riguardare prima queste sentenze, perché potrebbero essere molto utili in quest’ultima fase di ripasso in vista dell’esame da avvocato che comincia domani, martedì 13 dicembre 2016.

Esame avvocato 2016, tracce parere civile: le sentenze da ripassare

Masterlex.it ci dà una lista di 5 sentenze che potrebbero esservi utili in quest’ultima fase di ripasso. Non è detto che saranno oggetto della prova scritta di domani, ma trattano di argomenti che dovete assolutamente sapere se sperate di superare l’esame avvocato.

Ecco una lista delle 5 sentenze da ripassare per il parere civile di domani:

  • SS.UU. 13/09/2016 n° 17989- Luogo di adempimento delle obbligazioni pecuniarie illiquide: “portabili” o “chiedibili”?
  • SS.UU. 06/11/2014 n° 23676: Impresa familiare e forma societaria;
  • SS.UU. 10/05/2016, n. 9449: Infiltrazioni d’acqua da lastrico solare ad uso esclusivo;
  • SS.UU. 15/03/2016, n. 5068: Donazione di cosa altrui;
  • SS.UU. 29 settembre 2014, n. 20448: Comodato della casa coniugale e rilascio dell’immobile per sopravvenuto bisogno del comodante.

Anche easyius.it ci dà una lista delle sentenze da ripassare per il parere civile di domani. Ecco quali sono:

  • SS.UU. 22 luglio 2015: danno tanatologico;
  • Cassazione 25356/16: comodato a tempo indeterminato;
  • Cassazione 1376/16: intermediazione finanziaria;
  • Cassazione 4452/16: nullità testamento olografo;
  • Cassazione 5333/16: usucapione ed interversione nel possesso;
  • Cassazione 1075/16: vendita con patto di riscatto e patto commissorio.

Esame avvocato 2016, tracce parere penale: le sentenze da ripassare

Sempre easyius.it ci dà un’informativa riguardo alle sentenze da ripassare per il parere penale dell’esame avvocato, in programma per mercoledì 14 dicembre 2016. Anche qui ci preme sottolineare come non si tratta delle sentenze a cui fare riferimento per il parere, perché per quelle bisognerà attendere il giorno dell’esame quando vi terremo aggiornati in tempo reale anche sulle tracce ufficiali.

Ecco quali sono le sentenze da ripassare:

  • Informazioni provvisorie n. 4 del 2016 e 5 del 2016 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione: articolo 131 bis c.p e compatibilità con la guida in stato di ebbrezza;
  • Cassazione, sentenza n. 2618 del 21 gennaio 2016: coltivazione stupefacenti e principio di offensività in concreto;
  • Cassazione Penale, sentenza 35361/2016: intervista diffamatoria e articolo 51 c.p.
  • SS.UU. 29 settembre 2016, sentenza n°40516: compatibilità aggravante della crudeltà e dolo d’impeto;
  • Cassazione Penale, sentenza n°49318/2016: elemento soggettivo, dolo diretto ed eventuale reato di usura;
  • Cassazione Penale, sentenza 33074/2016: autoriciclaggio e post factum non punibile;
  • Cassazione Penale, sentenza 46170/2016: ambito applicativo per il reato di inquinamento ambientale.

Esame avvocato 2016: criteri di valutazione

Il primo consiglio che vi diamo è di non farvi prendere dal panico perché altrimenti rischiate di non superare l’esame avvocato 2016.

Riguardo alla stesura del parere civile e penale, e alla redazione dell’atto, vi consigliamo di approfondire i criteri che verranno utilizzati dalla commissione per la correzione degli scritti. In questo modo avete una panoramica dettagliata di cosa fare per superare l’esame avvocato e di cosa non fare.

I criteri di valutazione che trovate di seguito sono stati elaborati dalla Commissione Centrale e pubblicati il 1° dicembre dal Ministero della Giustizia:

  • correttezza della forma grammaticale, sintattica ed ortografica e padronanza del lessico italiano e giuridico;
  • chiarezza, pertinenza e completezza espositiva, capacità di sintesi, logicità e rigore metodologico delle argomentazioni giuridiche;
  • dimostrazione di concreta capacità di risolvere problemi giuridici anche attraverso riferimenti alla dottrina e l’utilizzo di giurisprudenza; il richiamo a massime giurisprudenziali riportate nei codici annotati è consentito; tuttavia, i relativi riferimenti testuali vanno adeguatamente virgolettati o comunque deve esserne indicata la fonte giurisprudenziale;
  • dimostrazione della conoscenza dei fondamenti teorici degli istituti giuridici trattati pertinenti al quesito da risolvere;
  • dimostrazione della capacità di cogliere gli eventuali profili di interdisciplinarietà;
  • coerenza dell’elaborato con la traccia assegnata ed esauriente indagine dell’impianto normativo relativo agli istituti giuridici di riferimento;
  • capacità di argomentare adeguatamente le conclusioni trattate, anche se difformi dal prevalente indirizzo giurisprudenziale e/o dottrinario;
  • dimostrazione della padronanza delle scelte difensive e delle tecniche di persuasione, per ciò che concerne, specificamente, l’atto giudiziario.

Fate molta attenzione a non copiare dagli altri candidati. Infatti, nel documento pubblicato dal Ministero della Giustizia viene specificato che nel caso in cui le sottocommissioni “rilevino la presenza di elaborati uguali per forma e sostanza, si procederà all’annullamento di idoneità di tutti i candidati per i quali si sia rilevata la predetta anomalia”.

Quindi, anche chi ha passato il compito rischia di essere escluso dalla prova. Tuttavia, qualora la sottocommissione riuscisse ad individuare il candidato che ha copiato, dovrà escludere dall’esame avvocato solamente quest’ultimo.

Vi ricordiamo infine che nella sede d’esame è vietato introdurre carta da scrivere, appunti, manoscritti, libri o pubblicazioni non autorizzati, cellulari, computer e agende elettroniche.

Gli unici strumenti ammessi sono i codici, anche se commentati esclusivamente con la giurisprudenza, e le leggi e decreti dello Stato.

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