Il fondo statunitense Ares entra in Eni Plenitude con un investimento di €2 miliardi a fronte di un equity value pari a €10 miliardi, corrispondente a un enterprise value di oltre €12 miliardi.
Eni ha annunciato la cessione del 20% del capitale di Plenitude, la sua controllata attiva nelle rinnovabili e nella vendita di energia, al fondo americano Ares Management Corporation per un controvalore di circa 2 miliardi di euro.
La cessione si inserisce nella strategia di Eni di valorizzare le sue controllate attraverso il cosiddetto “modello satellitare”, che prevede l’ingresso di partner finanziari di primo piano per accelerare la crescita e la creazione di valore.
L’operazione, soggetta alle autorizzazioni delle autorità competenti, segue l’ingresso nel capitale sociale di Energy Infrastructure Partners (già detentore del 10% delle quote).
Intesa miliardaria tra Eni e Ares per accelerare la crescita di Plenitude
Plenitude, società nata dalla trasformazione di Eni Gas e Luce, integra produzione di energia da fonti rinnovabili, vendita di energia e servizi energetici a famiglie e imprese, a soluzioni di ricarica per la mobilità elettrica.
Con oltre 10 milioni di clienti, una presenza in più di 15 Paesi e una rete di 21.500 punti di ricarica per veicoli elettrici, la società punta a raggiungere entro il 2028 una capacità rinnovabile installata di 10 GW e a superare gli 11 milioni di clienti.
L’ingresso di Ares, uno dei principali gestori globali di investimenti alternativi con circa 546 miliardi di dollari di asset in gestione, rappresenta un riconoscimento della qualità e della solidità del modello di business di Plenitude.
Come sottolineato dall’amministratore delegato Stefano Goberti, l’operazione conferma la capacità della società di coniugare sostenibilità economica e ambientale, rafforzando la propria posizione nel settore energetico europeo e internazionale. Per Ares, Plenitude è “un’azienda leader nella transizione energetica, con uno straordinario track record di crescita e redditività”.
I vantaggi dell’accordo per Eni e Plenitude
L’accordo con Ares porta vantaggi concreti sia per Eni che per Plenitude. Per la casa madre, la cessione di una quota di minoranza consente di valorizzare la controllata, liberando risorse finanziarie senza perdere il controllo strategico e mantenendo la guida industriale. L’ingresso di un partner come Ares, già attivo a livello globale nei settori credito, real estate, private equity e infrastrutture, offre inoltre nuove opportunità di crescita, accesso a capitali e competenze internazionali.
Per Plenitude, la partnership rafforza la capacità di investimento in nuovi progetti rinnovabili, accelerando il percorso verso gli obiettivi di decarbonizzazione e transizione energetica. La presenza di investitori istituzionali di rilievo contribuisce anche a migliorare la reputazione e la credibilità della società sui mercati, facilitando eventuali future operazioni di finanza straordinaria, come una possibile quotazione in Borsa o ulteriori partnership strategiche.
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