Elon Musk crea un nuovo gestore telefonico. Un affare da 17 miliardi

P. F.

11 Settembre 2025 - 17:01

Elon Musk ha finalizzato un accordo da 17 miliardi per potenziare i satelliti della costellazione Starlink.

Elon Musk crea un nuovo gestore telefonico. Un affare da 17 miliardi

Il dominio di Starlink continua a espandersi. La divisione di SpaceX, azienda aerospaziale fondata da Elon Musk, ha finalizzato un accordo da 17 miliardi di dollari con l’azienda di telecomunicazioni statunitense EchoStar per l’acquisizione di 50 MHz di spettro delle frequenze in banda S negli Stati Uniti e di licenze globali per il Mobile Satellite Service (MSS).

L’obiettivo di questo accordo è quello di potenziare i satelliti della costellazione Starlink Direct-to-Cell che forniscono connettività ai telefoni cellulari. In questo modo, SpaceX diventerà a tutti gli effetti un rivale imponente per T-Mobile, AT&T e Verizon, i tre principali operatori telefonici statunitensi. Il giorno dopo l’annuncio, le azioni di T-Mobile hanno registrato un calo del 5%, mentre AT&T e Verizon hanno perso entrambe circa il 4%.

Per finalizzare il maxi accordo con EchoStar, SpaceX investirà 17 miliardi di dollari: 8,5 miliardi in contanti e il resto tramite emissione di azioni. A questi si aggiungono circa 2 miliardi di dollari forniti sotto forma di interessi legati al debito di EchoStar. L’intesa prevede anche una partnership commerciale con Boost Mobile, operatore controllato dall’azienda di telecomunicazioni statunitense, che potrà così usufruire dei servizi di Starlink.

Echostar è stato “salvato” dall’azienda di Musk in un periodo di grande criticità. L’аzіеndа аvеvа un dеbіtо dі оltrе 26,4 mіlіаrdі dі dоllаrі, con unа реrdіtа nеttа dі 306 mіlіоnі dі dоllаrі ѕоlо nеl ѕесоndо trіmеѕtrе dеl 2025.

Il pacchetto dell’offerta comprende le frequenze AWS-4 e H-block, asset strategici per lo sviluppo del Direct-to-Cell di Starlink, la tecnologia che permette agli smartphone tradizionali di connettersi direttamente alla rete satellitare senza bisogno di infrastrutture terrestri.

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Il servizio Direct-to-Cell di SpaceX è operativo dal 2024 e, nel giro di un anno e mezzo, ha raggiunto cinque continenti e oltre 6 milioni di utenti. La prima generazione della costellazione, composta da oltre 600 satelliti a 360 chilometri di quota, ha rivoluzionato il concetto di connettività.

I satelliti della prima generazione di SpaceX funzionano come vere e proprie torri cellulari nello spazio. Grazie a una combinazione di antenne phased array ed eNodeB integrate, i telefoni LTE riescono a inviare messaggi, fare videochiamate e usare applicazioni senza bisogno di modifiche hardware o software e senza appoggiarsi a reti mobili tradizionali.

La nuova costellazione, resa possibile dall’acquisizione delle frequenze di EchoStar, porta la tecnologia a un livello superiore. I satelliti di seconda generazione possono gestire migliaia di fasci contemporaneamente e trasmettere dati con una capacità fino a venti volte maggiore rispetto ai modelli precedenti, raggiungendo complessivamente prestazioni cento volte superiori rispetto alla prima versione. A consentire questo salto ci sono antenne al silicio di ultima generazione e protocolli 5G ottimizzati, in grado di offrire una copertura stabile e completa anche nelle aree più isolate del pianeta.

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