Elkann investe nel colosso cinese delle batterie Catl, un nuovo rivale per Musk

Giorgia Paccione

26/05/2025

La holding Exor della famiglia Agnelli-Elkann punta su CATL, leader mondiale delle batterie per auto elettriche. Una scelta che punta a indebolire Tesla e a rafforzare la posizione dell’Europa.

Elkann investe nel colosso cinese delle batterie Catl, un nuovo rivale per Musk

John Elkann, presidente di Stellantis e figura di spicco della famiglia Agnelli, ha scelto di investire nel colosso cinese delle batterie CATL.

Attraverso la holding Exor e il fondo Lingotto, Elkann ha partecipato alla storica quotazione alla Borsa di Hong Kong di CATL, che rafforza così la propria posizione di leader a livello globale.

L’operazione accende infatti i riflettori su una sfida che coinvolge direttamente Elon Musk e il suo impero Tesla, aprendo scenari inediti per la competizione nel mercato delle batterie.

L’investimento strategico di Exor tra Europa e Asia

La partecipazione di Exor all’IPO di CATL rappresenta molto più di un semplice investimento finanziario: è la conferma di una strategia industriale che punta a rafforzare la filiera europea delle batterie e a consolidare i rapporti con uno dei principali player mondiali del settore.

La big cinese, con una quota di mercato globale del 38% nella produzione di batterie per veicoli elettrici, ha raccolto 4,6 miliardi di dollari con la quotazione a Hong Kong, la più importante del 2025. Exor, tramite il fondo Lingotto guidato da James Anderson, ha investito 30 milioni di dollari, affiancandosi a grandi fondi internazionali come Oaktree Capital.

La mossa si inserisce in un contesto di crescente collaborazione tra CATL e Stellantis, gruppo automobilistico europeo di cui Exor è azionista di controllo. È già stato siglato un accordo per la realizzazione di una gigafactory in Spagna, a Saragozza, con un investimento di 4,1 miliardi di euro e l’avvio della produzione previsto entro la fine del 2026.

L’obiettivo è alimentare la transizione elettrica dei marchi europei, sfruttando le tecnologie avanzate di CATL e la capacità produttiva di Stellantis. Come ha sottolineato John Elkann, questa joint venture rappresenta un tassello fondamentale nella strategia di decarbonizzazione e innovazione del gruppo, in linea con la crescente domanda di veicoli elettrici e batterie ad alte prestazioni.

CATL: numeri da primato e la sfida globale a Tesla

L’investimento di Exor arriva in un momento di grande fermento per CATL, che nel solo 2024 ha registrato un fatturato di circa 50 miliardi di dollari e utili netti per 7,6 miliardi, con una crescita prevista degli utili fino al 20% per l’anno in corso.

Il colosso cinese, oltre a dominare il mercato domestico, sta accelerando l’espansione internazionale: il 90% delle risorse raccolte con la quotazione a Hong Kong sarà destinato alla costruzione di nuovi stabilimenti in Europa, tra cui il più grande impianto di batterie del continente in Ungheria, con una capacità produttiva prevista di 100 GWh e un investimento di 7,6 miliardi di dollari.

Una tale espansione europea non solo rafforzerà i legami con clienti chiave come BMW, Volkswagen, Mercedes-Benz e Stellantis, ma rappresenterà anche una risposta diretta alla strategia di verticalizzazione di Tesla, che punta a produrre internamente le proprie batterie per ridurre i costi e aumentare l’efficienza delle sue gigafactory, posizionando CATL come il principale rivale globale di Musk nella corsa alla leadership tecnologica e industriale delle batterie per auto elettriche.

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