Elezioni Campania 2025, quando si vota, candidati e sondaggi

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12 Novembre 2025 - 15:10

La guida alle elezioni regionali Campania 2025: la data del voto, la legge elettorale in vigore, chi sono i candidati e cosa dicono i sondaggi elettorali.

Elezioni Campania 2025, quando si vota, candidati e sondaggi

Ci siamo quasi. La Campania si prepara a diventare uno dei maggiori palcoscenici delle imminenti elezioni regionali. Dopo gli anni dominati dalla figura del presidente uscente Vincenzo De Luca, che lascia comunque una forte impronta sul territorio, quelle che stanno per arrivare si presentano davvero come le votazioni della svolta: nuovi candidati, nuove dinamiche, nuove alleanze e una legge elettorale aggiornata che può riscrivere gli equilibri.

Il tema non è più solo “chi vince”, ma “come si vince”: con quali coalizioni, con quali proposte e in che clima. Nel Sud e nella “terra di mezzo” della politica italiana, la Campania resta una regione simbolo. Ecco, allora, la guida completa tra gli elementi chiave delle elezioni regionali della Campania 2025: le date del voto, la normativa che regola l’appuntamento, i protagonisti principali della corsa alla Presidenza e i sondaggi più recenti che tracciano gli scenari più plausibili a pochi giorni dalla votazione.

Le date delle elezioni regionali Campania 2025: ecco quando si vota

Per le elezioni regionali nella Campania è stato definito il seguente calendario: i seggi resteranno aperti domenica 23 novembre 2025 e lunedì 24 novembre 2025.

Si tratta di una scelta che rientra in un più ampio “election-day” per diverse regioni a statuto ordinario, dato che nelle stesse date si voterà anche in Puglia e Veneto. Per quanto riguarda gli orari, di domenica si potrà votare dalle 7:00 alle 23:00, mentre il lunedì dalle 7:00 alle 15:00.

La finestra temporale era stata attesa con interesse: dopo la tornata del 2020, spostata in autunno a causa della pandemia, il 2025 conferma una tendenza del voto fuori dalla classica primavera.

Conoscere le date non basta però: è fondamentale essere consapevoli che l’affluenza, l’organizzazione dei seggi, la mobilitazione degli elettori e delle aree periferiche possono fare la differenza. E considerando che l’ultima tornata registrò un’affluenza intorno al 55% circa, è chiaro che la partecipazione sarà uno degli elementi determinanti della partita.

La legge elettorale delle elezioni regionali in Campania

Il sistema elettorale della Campania è articolato e dal 2025 presenta alcune novità importanti. Il testo di riferimento è la Legge Regionale n. 4 del 27 marzo 2009, aggiornata dalla Legge Regionale n. 17 dell’11 novembre 2024.

Il Consiglio regionale ha approvato modifiche che influenzano la composizione del Consiglio, il premio di maggioranza, la soglia per l’accesso alle liste e le modalità di voto.

Viene eletto governatore il candidato che riesce a ottenere anche un solo voto in più rispetto ai suoi avversari. Non vi è più, quindi, il ballottaggio. Inoltre, il meccanismo del premio di maggioranza è stato modificato: prima era previsto un tetto massimo che la coalizione del Presidente poteva ottenere (ad esempio il 65% dei seggi massimi). Con la nuova legge questo limite è stato eliminato, per cui qualora una coalizione ottenga una percentuale elevata di voti, potenzialmente potrebbe tradursi in una quota molto più consistente di seggi.

I seggi a disposizione sono 50 e vengono ripartiti su base provinciale.

  • Napoli - 27 seggi
  • Salerno - 9 seggi
  • Caserta - 8 seggi
  • Avellino - 4 seggi
  • Benevento - 2 seggi

Una novità chiave riguarda la soglia di sbarramento: le liste che non raggiungono il 2,5% dei voti validi regionali non partecipano alla ripartizione dei seggi.

Inoltre, gli elettori campani possono effettuare un voto disgiunto (ovvero indicare un candidato governatore e poi volendo anche una lista che non lo appoggia), oltre alla possibilità di indicare fino a due preferenze per quanto riguarda i consiglieri. Nel caso di espressione di due preferenze, una deve riguardare un candidato di genere maschile e l’altra un candidato di genere femminile della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.

I candidati alle elezioni regionali Campania 2025

Entriamo nel vivo della tornata 2025: chi si candida, che coalizioni si sono formate, quali nomi emergono come protagonisti principali.

Sul fronte del centrosinistra e del campo progressista spicca la figura di Roberto Fico, esponente del Movimento 5 Stelle, già Presidente della Camera dei Deputati (2018-2022). Il 6 settembre 2025 è stato ufficializzato come candidato alla Presidenza per la coalizione «campo largo», che comprende M5S, Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra, PSI e altre liste civiche.

Sul fronte del centrodestra è invece il nome di Edmondo Cirielli, viceministro degli Affari Esteri, scelto alla fine dalla coalizione composta da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, UDC-DC, Noi Moderati e civiche. La candidatura è stata formalizzata all’inizio di ottobre 2025.

Accanto a questi due candidati principali si muovono altri aspiranti meno centrali ma comunque significativi: ad esempio, Giuliano Granato (sostenuto da Campania Popolare e Rifondazione), Nicola Campanile (lista civica PER) e Stefano Bandecchi (lista Dimensione Bandecchi) si sono fatti promotori di candidature alternative, che potrebbero intercettare quote di consenso e contribuire a influenzare la soglia degli “altri”.

La presenza di questi candidati più piccoli è importante perché la legge elettorale richiede alle liste un minor sbarramento e, sebbene non siano in competizione diretta per la Presidenza, possono giocare un ruolo chiave nella ripartizione dei seggi e nell’eventuale indecisione dell’elettorato.

In breve: questa tornata è una sfida tra Fico e Cirielli, ma la partita vera si gioca anche nelle liste e nelle alleanze territoriali.

Da segnalare inoltre che l’uscente, Vincenzo De Luca, non si ricandida per un terzo mandato, dato che la legge regionale modificata - che nel disegno iniziale avrebbe previsto questa possibilità - è stata impugnata dalla Corte Costituzionale.

I sondaggi delle elezioni in Campania nel 2025

I sondaggi più recenti tracciano i contorni della “battaglia”, evidenziando una candidatura (quella di Fico) attualmente favorita, ma non in modo totalmente schiacciante, e un’avanzata del centrodestra che potrebbe far pendere l’ago della bilancia, soprattutto in presenza di affluenza bassa o mobilitazione flessibile.

Una rilevazione pubblicata da YouTrend a inizio settembre porta il centrosinistra al 45% e il centrodestra al 21%, con un ampio 35% di elettori ancora indecisi.

Parlando, invece, di figure singole, appare evidente come la candidatura di Fico sia quella ad oggi più credibile come favorita da pronostico.

Un sondaggio più aggiornato, pubblicato il 7 novembre 2025 da Ipsos, assegna a Roberto Fico circa il 53,5% dei voti validi, contro il 42,5% per Edmondo Cirielli.

Questi dati mostrano due elementi chiave: primo, che la distanza tra i due principali candidati è significativa ma non incolmabile. Secondo, che il numero degli indecisi o degli elettori potenzialmente “fluttuanti” è elevato, e può decidere la partita.

In questo scenario, l’affluenza diventa variabile decisiva: se sarà alta, potrebbe penalizzare le coalizioni meno mobilitate; se bassa, potrebbe favorire blocchi compatti e organizzati. Le simulazioni basate su modelli di intelligenza artificiale segnalano che con affluenza bassa il centrodestra può recuperare punti, mentre con mobilitazione elevata il vantaggio del centrosinistra può consolidarsi.

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